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L’Amerigo Vespucci è un’eccellenza di origini campane, con i suoi 90 anni è la nave più antica ancora in servizio della Marina Militare Italiana. Grazie alle sue dimensioni e alla sua curata estetica è diventato non solo un vanto nazionale, ma è anche considerato uno dei velieri più belli del mondo. 

Una nave a vela in un mondo di nuove tecnologie

La grande imbarcazione della Marina Militare Italiana venne interamente costruita nel Regio Cantiere Navale di Castellammare di Stabia. Il veliero Amerigo Vespucci era destinato all’addestramento degli allievi dell’Accademia Navale.

Negli anni Venti le nuove tecnologie portavano a grandi progressi anche nell’ambito militare e marittimo: le imbarcazioni erano sempre più moderne ed attrezzate. Nonostante ciò lo Stato Maggiore ritenne più opportuno far sì che i nuovi allievi continuassero ad essere addestrati su barche a vela. L’impatto in mare aperto su queste navi era più autentico ed efficace rispetto a quello che si poteva avere con le nuove imbarcazioni. Iniziò così la costruzione di nuovi velieri sull’impronta delle precedenti tecnologie. La Cristoforo Colombo fu la prima ad essere costruita e tre anni dopo fu la volta dell’Amerigo Vespucci.

La nascita dell’Amerigo Vespucci

Il progetto della nave venne affidato al tenente colonnello Francesco Rotundi: il disegno era quello di un vascello di fine Settecento/ inizio Ottocento. Il veliero avrebbe preso il nome di Amerigo Vespucci, il primo a riconoscere che le terre esplorate da Cristoforo Colombo non erano parte dell’Asia ma di un “Nuovo Mondo”. Nel cuore di Castellammare venne così costruita la nuova nave a vela con motore. Lo scafo venne impostato il 12 maggio 1930 ed entrò in servizio nel luglio dell’anno successivo.

Da allora ha contribuito all’addestramento degli allievi della Marina Militare. L’Amerigo Vespucci è diventata scuola e maestra della vita in mare aperto. Non a caso, il motto assegnatole dal 1978 è: “Non chi comincia ma quel che persevera”.

Oggi l’Amerigo Vespucci porta alta la bandiera italiana in tutto il mondo con la sua presenza all’America’s Cup di vela in Nuova Zelanda e manifestazioni internazionali. 

foto e riferimenti: http://www.congedativespucci.it/ , https://www.marina.difesa.it/ , https://www.comune.napoli.it/home

Laura d’Avossa

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  1. antonio Avatar
    antonio

    quella “italiana” una bandiera abusiva. Il “Monarca” che nemmeno nomini, era la nave ammiraglia della flotta Duosiciliana. E questa nave non è l’orgoglio “campano” na NAPOILITANO E DUOSICILIANO.

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