Torre di Michelangelo, Torre di Guevara e Torre di Sant’Anna. Tre nomi per identificare lo stesso edificio a pochi passi dalla bellissima spiaggia di Cartaromana.

Si tratta di uno dei luoghi più suggestivi di Ischia, con un giardino incantevole e una vista mozzafiato che sembra quasi di far trovare lo spettatore davanti al Castello Aragonese. Proprio per questa ragione si diffuse, nel XIX secolo, la storia che lega la torre alla presenza di Michelangelo Buonarroti ad Ischia, per frequentare segretamente la sua amata Vittoria Colonna. In realtà si tratta di una storia che, entrata nell’immaginario collettivo, è riuscita addirittura a far cambiare il nome originario alla torre.

Non abbiamo prove certe della presenza dello straordinario artista proprio in quella torre.

Torre di Michelangelo notte
La Torre di Michelangelo in tutta la sua bellezza

Non dimentichiamo la Torre di Sant’Anna

Il suo nome più conosciuto presso la popolazione, prima della diffusione della leggenda di Michelangelo, fu “Torre di Sant’Anna”. Si riferisce alla presenza degli scogli omonimi, che hanno un valore storico importantissimo: ospitano infatti un parco archeologico che custodisce un insediamento romano sommerso, presumibilmente ricollegabile all’antica Aenaria.

L’amore inconfessato di Michelangelo

Il legame fra Michelangelo e Vittoria Colonna è una delle storie che più ha fatto appassionare gli studiosi. Nessuno capì mai se fu un amore carnale o solo platonico, ma è certo che i due erano in costante contatto sin dai primi tempi in cui, a Roma, si conobbero in circoli intellettuali e letterari.

Durante la permanenza ad Ischia della poetessa romana, Michelangelo rimase in strettissimo contatto con lei, ma non dichiarò mai il suo amore. Scrisse sonetti, poesie e realizzò opere d’arte immortali, senza mai menzionarla direttamente.

Sappiamo solo che, al momento della morte di Vittoria Colonna, l’artista pianse a dirotto esclamando: “nel passar di questa vita, non così le baciai il volto come le baciai le mani“.

Ed è così che nasce la leggenda della Torre di Michelangelo, che immagina proprio la presenza dell’artista in un luogo non troppo distante dal Castello Aragonese, dove viveva la poetessa, posto in un luogo privilegiato per poterlo guardare ogni notte, sognando di poter stare dall’altro lato della costa assieme a lei.

Torre di Michelangelo Panorama
Il panorama dal parco della Torre di Michelangelo

Poveri duchi di Bovino, dimenticati per una leggenda!

La torre fu probabilmente costruita nel XV secolo, sotto la dinastia aragonese. Fu infatti don Giovanni di Guevara, duca di Bovino, (proprietario anche dell’omonimo palazzo a Napoli) uno dei primi indiziati come padroni della torre. Ci sono diverse date immaginate dagli storici: la prima è il 1454, quando Alfonso d’Aragona nominò cavaliere il nobiluomo. C’è invece chi pensa all’epoca vicereale, non con poche ragioni: Carlo V impose alle sue colonie mediterranee la costruzione di un imponente sistema di difesa dalle aggressioni saracene: ancora oggi sulla costiera salernitana se ne trovano decine.

Nel caso di questa torre, però, probabilmente perse il suo scopo militare poco tempo dopo la sua costruzione: fu infatti sede di governatori dell’isola d’Ischia durante il periodo vicereale, poi rimase inutilizzata dopo l’Unità. A partire dal restauro avvenuto nei primi anni del 2000, è diventata sede di mostre d’arte, casa di matrimoni e luogo di innamorati che, ogni sera, vengono qui a godere di un panorama tanto riservato quanto suggestivo.

-Chiara Sarracino

Riferimenti:
https://www.ischia.it/torre-di-guevara-o-di-michelangelo
Augusto Galassi, Michelangelo e Vittoria Colonna, un amore nella Roma rinascimentale, Edizioni Universitarie Romane, Roma, 2011

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