vitellio nocera

Aulo Vitellio Germanico Augusto. È il nome dell’ottavo imperatore di Roma, predecessore di Vespasiano. Era originario di Nuceria Alfaterna, la grande città romana corrispondente all’incirca alle attuali Nocera Inferiore e Superiore, in provincia di Salerno. Fu barbaramente sgozzato per le strade di Roma dopo solo otto mesi d’impero, ma per comprenderne le ragioni bisogna fare un passo indietro.

vitellio imperatore nocera
Filippo Parodi, busto di Vitellio, sec. XVII

Le origini di Vitellio: nobile o figlio di ciabattino?

Sull’origine della famiglia dei Vitellii le opinioni sono discordanti. Alcune tentano di esaltare l’origine di questa gens, altri di denigrarla. Lo stesso Svetonio, autore di una biografia su Vitellio (Vite dei Cesari, Libro VII) sostiene la poca affidabilità delle varie teorie, influenzate da cieche faziosità.

Se infatti alcune fonti sostengono l’origine nobile della famiglia, persa a ritroso nei meandri del mito, altre la ridimensionano notevolmente. Secondo quest’ultimi il capostipite dei Vitelli era un ciabattino che riparava calzari. Il casato dei Vitellii si trasferì poi a Nuceria Alfaterna. Proprio qui nacque Vitellio, il 24 settembre del 15 d.C. circa.

“…egli aveva, in realtà, una statura smisurata, il viso per lo più rosso a causa del troppo bere, un ventre prominente, una coscia un po’ debole, da quando era stata urtata da una quadriga, al tempo in cui si esibiva come servitore di Gaio nelle corse dei carri…”

Con queste parole Svetonio presenta Vitellio, noto per la sua ingordigia e per la passione per i banchetti fastosi. Ma come riuscì a diventare imperatore?

vitellio imperatore nocera

69 d.C. L’anno dei quattro imperatori

Il 69 d.C. non fu affatto un periodo tranquillo per l’impero romano. Dopo la morte di Nerone, infatti, le varie regioni periferiche dell’impero entrarono in conflitto con il governo centrale di Roma e con l’esercito. Ognuno sostenne un successore al ruolo d’imperatore cosicché in un breve lasso di tempo si susseguirono ben quattro imperatori (Galba, Otone, Vitellio, Vespasiano). Il tutto si concluse con l’ascesa di Vespasiano il quale garantì finalmente una stabilità. Ma a farne le spese fu proprio Vitellio.

Vitellio divenne imperatore con il sostegno delle truppe romane in Germania, dove aveva combattuto in veste di comandante. Fu incoronato il 16 aprile del 69 e inizialmente fu sostenuto anche dal senato romano. Ma ben presto entrò in conflitto con Vespasiano, a sua volta promosso dalle regioni orientali.

George Antoine Rochegrosse, Vitellio trascinato dal popolo per le strade di Roma, 1882, Musées de Sens

La cruenta uccisione di Vitellio

Lo scontro si acuì verso la fine dell’anno, quando le truppe di Vespasiano premevano verso Roma. I vitelliani tentarono una strenua difesa, ma alla fine l’imperatore originario di Nuceria dovette arrendersi. Tentò prima un accordo con il fratello di Vespasiano, Flavio Sabino, poi provò a nascondersi. Fu trovato dalle truppe di Vespasiano e seviziato fino alla cruenta morte, il 24 dicembre del 69 d.C.

“…alla fine gli furono legate le mani dietro la schiena, gli fu messa una corda al collo, gli furono strappate le vesti e, seminudo, venne trascinato nel foro, in mezzo ad oltraggi e maltrattamenti di ogni genere, che si ripetevano per tutto il percorso della Via Sacra; la testa gli fu rovesciata indietro, prendendolo per i capelli, come si fa con i criminali e per di più con la punta di una spada gli si tenne sollevato il mento, perché facesse vedere la faccia e non potesse abbassare la testa: alcuni gli gettavano immondizie e lo bersagliavano con lo sterco, altri urlavano le accuse di incendiario e di ghiottone […] fu scorticato a piccoli colpi, e di là venne trascinato nel Tevere…”

Ancora una volta ci serviamo delle parole di Svetonio per restituire la cruenta esecuzione che fu eseguita nei confronti di Vitellio. Anche Tacito e Dione Cassio dedicarono alcune pagine a questi fatti. L’impero del nocerino durò solamente otto mesi, conseguenza di una fase di forte instabilità politica e culturale. Ma di certo l’aver dato i natali a un imperatore di Roma rappresenta un vanto per l’Agro Nocerino Sarnese, erede della gloriosa città di Nuceria Alfaterna.

Fonti

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