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Giurisprudenza è una facoltà ricchissima di storia. L’Università di Napoli ha prodotto alcuni dei nomi più illustri della tradizione italiana, da De Nicola a Rocco, passando per Pisanelli e il codice civile, i presidenti della Cassazione ad altri avvocati illustri. Ma quanto ne sappiamo dei personaggi che hanno dato i nomi alle aule?

Aula Cicala: Dedicata all’ Illustre Francesco Bernardino Cicala, nel 1910 ottenne presso il nostro ateneo la libera docenza in Istituzioni di Diritto Romano , trasferitosi successivamente a Siena , continuò la sua carriera ed ottenne la libera docenza di Filosofia del diritto . Nella sua vita ottenne alcune onorificenze tra cui: commendatore dell’Ordine pontificio di S. Gregorio Magno diploma di cavaliere poi di ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia. Ritiratosi, avendo pressoché perduta la vista, pur sempre circondato da periodici riconoscimenti di stima e di affetto da parte del mondo accademico, morì più che nonagenario in Firenze il 31 dic. 1970.

Enrico Pessina busto Giurisprudenza
Il busto di Pessina nell’aula di Giurisprudenza

Aula Pessina: Dedicata alla memoria di Enrico Pessina (Ne parlammo anche qui), nato a Napoli nel 1828. A questo illustre giurista vengono attribuiti innumerevoli meriti e grazie alla  genialità della sua mente, ebbe davanti a sé orizzonti più vasti di quello del diritto, e così fu non soltanto grandissimo giurista, ma filosofo, letterato e storico. Appena ventenne, prese parte ai moti rivoluzionari del 1848, attirando le persecuzioni della polizia borbonica per le idee liberali ivi professate. Più tardi, arrestato, rimase in carcere per quattro mesi, cui seguirono due anni di domicilio forzoso. Fu più volte deputato al parlamento, senatore , vicepresidente del senato, ministro di Agricoltura, Industria e Commercio, morì nel 1916 .

Aula Fadda: Carlo Fadda, nato a Cagliari nel 1853, rappresenta un personaggio non di poco spessore a cui viene attribuito da gran parte degli studiosi il merito di aver contribuito alla rinascita degli studi italiani di diritto romano,  fu nominato senatore il 17 marzo 1912. Ancora oggi famoso per le sue lezioni , resta vivo nel tempo il suo ricordo e i suoi studi che ancora oggi rappresentano una pietra miliare del nostro patrimonio culturale.

Aula Arcoleo: Giurista e uomo politico , Giorgio Arcoleo nasce a Caltagirone nel 1850. Acuto discepolo di Francesco De Sanctis  , frequentò contemporaneamente anche la facoltà di lettere.Affascinato da quest’ultima condusse studi di carattere letterario ,non si distaccò mai dalle tesi del suo Maestro. Ricoprì il ruolo di professore di diritto costituzionale presso università di Napoli , quest’ultimo lo portò a sostenere l’importanza dell’analisi delle formule giuridiche mediante l’aiuto di uno schema di indagine storico-politica.  Deputato al parlamento, morì a Napoli nel 1914.

Aula De Sanctis: Uomo di grandissimo spessore, Francesco De Sanctis nacque nel 1817 in un paese in provincia di Avellino. Nonostante abbia vissuto li solo pochi anni, porterà sempre con se quest’esperienza , tanto da rappresentare un punto di non poca importanza per lo sviluppo del sue tesi riguardo allo sviluppo morale , culturale e civile. Durante i suoi studi imparò ad apprezzare i codici napoleonici, aprendosi cosi alla dialettica giuridico liberale.  Questo spirito lo portò ad analizzare le cose da diverse prospettive, distaccandosi da alcuni principi dell’epoca. De Sanctis si ritrovò nel bel mezzo dell’intellettualità progressista napoletana, compromettendosi non poco a causa di idee estremistiche talvolta. Fatto sta che molti giovani della sua scuola si schierarono a combattere sulle barricate del maggio 1848  e che dopo quella data il De Sanctis fu in qualche modo implicato in una setta segreta rivoluzionaria di ascendenza mussoliniana, l’Unità italiana, e in un attentato per il quale, tra gli altri, furono condannati a morte L. Settembrini e C. Poerio. Arrestato e trasferito a Napoli e rinchiuso in Castel dell’Ovo, subì due anni e mezzo di “carcere duro”, e fu infine giudicato politicamente molto pericoloso (“attendibilissimo”) e perciò bandito dal Regno. Eletto deputato al primo Parlamento nazionale unitario, fu ministro della Istruzione pubblica con Cavour e con Ricasoli .  Muore nel 1883, ma sua visione ,geniale e innovativa, ci ha donato opere di inestimabile valore vive tutt’oggi.

Aula Coviello: Giurista nato nel 1867, laureatosi a Napoli , fu professore di diritto civile all’università di Catania , le sue eccezionali doti di acutezza e di chiarezza lo hanno reso uno dei giuristi italiani più apprezzati. Cresciuto in un clima di forte fervore sociale , fu uno dei primi sostenitori di una legislazione sociale fortemente progressista in grado di regolare anche i rapporti fra industriali e classi lavoratrici , contrapponendo la sua idea a coloro legati ancora ad uno schema anticoncettualistico, tipico della civilistica italiana, e all’indirizzo esegetico proprio della scuola francese. Affrontando il tema della responsabilità degli imprenditori per gli infortuni sul lavoro, invitò appunto a “valicare gli angusti confini della colpa per trovare il rimedio che con tant’ansia si cerca” sulla nuova “teoria del rischio industriale”, secondo cui “l’imprenditore come gode i vantaggi della propria industria, così ne sopporta le conseguenze dannose”. Morì a Napoli nel 1913.

-Rosa Coppola

Questa è storia è nata grazie all’amcizia con StudentiGiurisprudenza.it

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