Quanti napoletani hanno giocato al gioco del Sinco senza conoscerne la storia e l’origine?
Per tanti giovani napoletani è ormai la normalità trovare il gioco in tavola durante le feste natalizie, tra un mercante in fiera e una tombola. Dopo più di 35 anni dalla prima uscita, si può affermare che il gioco sia diventato una tradizione natalizia già consolidata. Trovare il gioco sulle tavole dei napoletani è facile come trovare gli struffoli, i roccocò ed il panettone.
In realtà il gioco napoletano non ha affatto delle origini antiche: fu inventato appena 37 anni fa. Già dall’immagine di copertina del gioco, tra occhiali enormi e capelli cotonati, dovremmo immaginare gli anni in cui venne lanciato: indubbiamente gli anni ’80, precisamente nel 1983.
L’inventore di questo fantasioso e creativo gioco è il napoletano Salvatore Emilio, proprietario di una storica merceria nel centro storico di Napoli, al Corso Vittorio Emanuele, nella cui vetrina è possibile ammirare il Sinco conservato come una reliquia.
La nascita del Sinco
L’idea che portò alla nascita del gioco napoletano venne subito dopo aver vissuto una vacanza di famiglia su nave da crociera. Tra i vari intrattenimenti, tipici delle crociere, fu colpito particolarmente dal gioco del Bingo. Durante una delle sue partite, l’inventore del Sinco ebbe l’intuizione che il Bingo, gioco di tradizione americana, avesse delle radici proprio nella tombola napoletana. Proprio qui ebbe l’idea di unire i due giochi per inventarne uno che avrebbe rivoluzionato la tradizione napoletana dei giochi natalizi.
In effetti, il Sinco ha i caratteri di entrambi i giochi; quest’ultimo presenta come componenti del gioco dei tabelloni con sopra raffigurate le dieci carte napoletane, delle pedine e dei bicchieri in cui riporre le vincite. Per accumulare i premi è possibile realizzare cinque combinazioni di gioco, da cui deriva il nome “Sinco” la cui traduzione in spagnolo è proprio “cinque”.
Come si gioca al Sinco?
L a prima mossa del gioco è quella di scegliere tra i partecipanti colui che avrà il ruolo di condurre l’intera partita e raccogliere i soldi dei premi. Egli dovrà successivamente leggere di volta in volta la carta pescata casualmente dal mazzo: ogni carta che si possiede sul tabellone verrà segnata con i puntatori.
Abbiamo detto che per vincere al Sinco è possibile realizzare cinque combinazioni di gioco differenti:
- CENTRO : il giocatore che copre per primo il centro vince il premio “centro”
- ANGOLO: vince chi ricopre per primo i quattro angoli del tabellone
- POKER: il giocatore che ricopre per primo le prime quattro carte poste in alto
- ROMBO: premio vinto da colui che ricopre le carte che circondano il centro
- SINCO: termina il gioco quando il giocatore ricopre una delle quattro linee del quadrato esterno oppure una delle due diagonali.
Famiglia e tradizione
Inizialmente fu il gioco di Natale fra amici e parenti del Signor Emilio. Poi però piacque talmente tanto che decise di mettere in commercio il gioco, portando le poche scatole prodotte direttamente in alcuni negozi di giocattoli con poche pretese e senza veri accordi. Fu un grandissimo successo, tanto che negli anni seguenti la famiglia ha ricevuto anche svariate offerte da case di produzione di giochi da tavola per commercializzarlo su vasta scala ed anche all’estero, ma il Signor Emilio ha sempre rifiutato ogni offerta per il suo gioco.
Un gioco che per l’ideatore ha un notevole valore, e ne è la testimonianza proprio la celebre foto sulla scatola del gioco immortalata negli anni ‘80, che ritrae una famiglia che gioca divertita intorno ad un tavolo.
Quella in copertina, infatti, è proprio la famiglia del Signor Emilio, ormai nota a ogni buon napoletano che gioca al Sinco ogni natale con la propria famiglia.
Il Sinco nel 2020
Anche se il marchio del Sinco fu prontamente registrato da Emilio Salvatore, il gioco è stato più volte copiato, sia nelle regole che nella grafica. Un caro prezzo da pagare quando il successo bussa alla porta.
Oggi la produzione, dopo il 35esimo anniversario, si sta aggiornando per non permettere che il gioco venga col tempo dimenticato.
Finalmente il gioco è reperibile anche su Amazon!
-Dario Romaniello e Chiara Sarracino
Riferimenti:
sito ufficiale del gioco