L’Istituto Leonardo Da Vinci è una scuola nata a Napoli per decisione dell’allora ministro dell’agricoltura, industria e commercio, con lo scopo di creare un centro in grado di formare in maniera completa dei lavoratori, essenziali per la ripresa economica della città.
La Reale scuola di tessitura
All’inizio del ‘900, con l’Italia unita da pochi decenni, le industrie di Napoli versavano in uno stato tale da non essere in grado di risollevare l’economia locale, a giudizio di una commissione parlamentare guidata dall’onorevole Francesco Saverio Nitti. Al seguito di attente analisi in parlamento e dei drammatici riscontri che ebbe l’inchiesta di Giuseppe Saredo, venne approvata una legge creata appositamente per lo sviluppo industriale di Napoli.
Sulla scia della legge per Napoli, datata 1904, fu inaugurata, l’anno successivo, la Reale scuola di tessitura, con sede a via Tarsia. Lo statuto della scuola prevedeva di fornire “una conveniente preparazione teorico pratica ai giovani, i quali vogliono dedicarsi alla fabbricazione dei tessuti” e tra gli insegnamenti impartiti vi erano la filatura, il disegno e la tintura delle stoffe. Comprendeva perfino un corso serale.
Il primo direttore dell’istituto fu Gaetano Alzati, successivamente ricordato per l’invenzione della ratiera universale, una macchina per la tessitura che riscosse grande successo.
Tra il 1916 e il 1919, l’ istituto assunse una nuova denominazione: prima “Regio istituto professionale per le industrie tessili” e poi “Regio istituto nazionale per le industrie tessili“.
Con il termine della prima guerra mondiale, la scuola attirò alunni di diverse età da ogni parte d’Italia, dimostrandosi un’eccellenza nel settore. Fu perfino istituito, su richiesta dell’Opera Nazionale Combattenti, nel 1920, un corso di perfezionamento per militari.
Ma i locali di via Tarsia, in breve tempo, si dimostrarono inadeguati: freddi, umidi, poco capienti; inoltre, quattro alunni avevano segnalato al direttore di avere dolori articolari. Quest’ultimo non esitò a richiedere al più presto che fossero forniti dei luoghi adeguati per la scuola.
La nuova sede
Si attese fino al 1925 perchè l’Istituto avesse una nuova sede: fu selezionato un ex edificio industriale, che ospitava l’opificio Mira, in via Foggia, nel quartiere Poggioreale, tutt’oggi in uso. Le attività nella nuova sede iniziarono a gennaio 1926.
La struttura era molto più grande e lasciava al personale della scuola la possibilità di organizzare molti corsi diversi e di ospitare molti più alunni. Infatti, furono istituiti dei corsi nuovi, che, tuttavia, tenevano fede all’indirizzo con cui nacque l’Istituto:
• Corso di cinque anni per Periti Chimici industriali e coloristi
• Corso di cinque anni per periti tessitori e filatori
• Corso di cinque anni per periti disegnatori tessili
• Laboratorio – scuola per operai Tessitori con sezione maschile e sezione femminile
• Scuola secondaria di Avviamento al Lavoro
• Scuola serale e festiva per maestranze tessili
Non molti anni dopo, visto il successo che aveva riscosso il Regio istituto nazionale per le industrie tessili, anche i vasti spazi dell’ex opificio cominciarono a risultare inadeguati per il numero di alunni e di attività da svolgere. Fu necessario, quindi, costruire un nuovo edificio sul lato corso Malta, tra il 1933 ed il 1934, tutt’oggi presente.
Il 1933 non portò solo un nuovo fabbricato come novità: ci fu, infatti, l’ennesima rinominazione dell’istituto. Questa sarebbe stata l’ultima. Si decise di chiamare la scuola “Regio istituto tecnico industriale Leonardo da Vinci“. L’unica modifica che questo nome avrebbe subito, nel secondo dopoguerra, è la rimozione della parola “regio”.
Seguì, inoltre, l’aggiunta di ulteriori corsi, diurni e serali, per ampliare la proposta formativa al massimo, affiancata dall’aggiunta di nuovi macchinari.
L’istituto oggi
Con la seconda guerra mondiale, l’Istituto da Vinci subì grossi danni agli edifici ed ai macchinari, che comportarono grosse spese per riportare la struttura alla condizione precedente. Tuttavia, dato il buon nome che aveva acquisito nel corso del tempo, fu in breve reso nuovamente utilizzabile e vide l’iscrizione di molti nuovi allievi, arrivando, col tempo, ad inaugurare diverse succursali.
Oggi, all’interno dell’istituto, è ospitato il Museo tessile, che mette in mostra una serie di foto d’epoca, antichi telai, macchinari e strumenti di tessitura risalenti all’ ‘800 e ‘900, perfettamente funzionanti, che raccontano la storia della scuola e dell’industria tessile napoletana ed europea.
-Leonardo Quagliuolo
Grazie all’Istituto Leonardo da Vinci per le foto
Per approfondire:
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