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L’antica leggenda del drago di Montefusco narra di un mostro che infestava le campagne della zona dell’Irpinia ed era solito cibarsi dei viandanti, divorandoli in un sol boccone. Sembrerebbe l’incipit di una storia fantasy, in realtà è uno dei tantissimi racconti che un territorio favolistico e magico come l’Irpinia ci restituisce.

Il drago di Montefusco

Nell’immaginario collettivo e nel folklore del territorio dell’Irpinia ci sono tantissime leggende che narrano di creature straordinarie: spiriti, lupi, streghe. A questa scia di storie fantastiche si accoda quella del drago di Montefusco. Secondo la leggenda, durante il XV secolo, un enorme drago devastava la zona di Montefusco, divorando i viandanti di passaggio.

Montefusco

Un giorno però il drago di Montefusco, tra le stragi commesse, uccise anche il giovane cugino del signore di Montefusco, Antonello Castiglione, il quale colmo d’ira per l’accaduto decise di affrontare il mostro, come accade nelle più celebri fiabe cavalleresche.

Chi era Antonello Castiglione?

Antonello Castiglione fu il signore di Montefusco vissuto all’inizio del XV secolo. Di lui abbiamo pochissime informazioni, ma la sua persona fu così eroica da guadagnarsi il soprannome di ”ammazzadraghi”. Lo scontro arrivò nel 1421, quando il nobile uomo decise di attaccare, in groppa al suo cavallo e con la sua spada lucente, il drago mostruoso, da vero difensore del popolo e del suo territorio.

Fu anche grazie alla preghiera nei confronti dei santi che l’uomo riuscì nell’impresa. Infatti si rivolse soprattutto a San Vito durante una festa in suo onore. Preghiera e volontà gli fecero sconfiggere il drago mostruoso, mostrando la sua testa tagliata a tutti i cittadini. Ma i veleni che il drago di Montefusco emanava fecero morire il cavaliere valoroso poco dopo la sua grande impresa.

Cosa si cela dietro la leggenda

Nella zona, per tantissimo tempo la storia fu definita come fatto reale, tanto che la popolazione si riunisce in una processione cittadina il 15 giugno, il giorno della battaglia. Gli eredi della famiglia Castiglione continuarono a documentare per iscritto l’accaduto, creando un vero e proprio corpus di documenti che parlano del drago di Montefusco, conservati presso la Biblioteca Arcivescovile di Benevento.

Biblioteca Arcivescovile di Benevento

Bibliografia

Biblioteca Arcivescovile di Benevento

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