Il Chiostro di San Gregorio Armeno
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Il chiostro di San Gregorio Armeno è un’oasi nel pieno centro storico. Situato nella famosa strada dei presepi, è un luogo di raccoglimento e di grandissima quiete per allontanarsi dalla frenesia della città.

Il Chiostro di San Gregorio Armeno, mistero e salvezza nel magnifico giardino

Se vi capita di andare nella famosa strada dei presepi, soprattutto nel periodo natalizio, e la folla sembra inghiottirvi, il chiostro di San Gregorio Armeno è una porta verso un’altra dimensione. Nonostante il rumore assordante delle strade, una volta entrati nel Chiostro, i rumori sembrano svanire.

Accesso al Chiostro

Si può udire solo il fruscio delle tante specie di piante e il cinguettio degli uccelli, come se si venisse proiettati un un nuovo mondo, lontano dal caos cittadino.

Il chiostro presenta dei grandi giardini ben curati e una bellissima fontana, di cui è ignoto il nome dell’autore. In più, ci sono tantissime statue di delfini e di ogni sorta.

Fontana del Chiostro

Una della curiosità di questo chiostro è che possiede un pozzo, un semplice pozzo, che però durante la seconda guerra mondiale salvò tante vite. Infatti, il pozzo comunica direttamente con la salvifica Napoli sotterranea e ha quindi dato la possibilità di rendere il chiostro non solo un paradiso, ma un guardiano in grado di proteggere la propria gente.

La Chiesa barocca di San Gregorio Armeno e la sua fondazione

La fondazione della Chiesa e dell’adiacente chiostro sono sconosciute, ma si ha notizia che il chiostro esistesse già prima del XI secolo. Si dice anche che il chiostro sia nato come piccolo orto adiacente al complesso, infatti ancora oggi le suore si dedicano al giardinaggio coltivando tantissimi frutti.

Secondo un’altra teoria la chiesa e il chiostro sorgono grazie all’intervento della madre dell’imperatore Costantino, che proprio in quel punto costruì la chiesa in onore di Sant’Elena, che fu poi modificata con l’arrivo della monache di San Basilio, sfuggite dall’Oriente. Le monache portarono con loro le spoglie di San Gregorio e per questo la chiesa fu dedicata al Santo.

Chiesa di San Gregorio Armeno

Passeggiando tra le strade nello stesso punto del Chiostro di San Gregorio Armeno si trova spesso la scritta “Chiesa di Santa Patrizia”, questo perché la struttura ospita anche le spoglie della Santa.

Organi presenti nella chiesa

All’interno della chiesa si può osservare una vera e propria esplosione dell’arte Barocca Napoletana, in più le opere che raffigurano le storie del Santo sono state dipinte da Luca Giordano.

Il chiostro fu sempre conservato e custodito dalle monache di clausura che ancora oggi curano il giardino, intrattengono i bambini e danno aiuto a chi ne ha bisogno.

È attualmente visitabile e si possono chiedere tantissime informazioni sulla vita delle monache che hanno permesso la sopravvivenza di questo chiostro e le sue curiosità, come la particolarità della produzione di un vino prodotto dalle suore in una cisterna del Chiostro. Il vino venne chiamato “tufello”, poiché viene fatto invecchiare sotto le pietre di tufo, la pietra che sorregge tutta la città di Napoli.

Bibliografia

Nicola Spinosa, Aldo Pinto e Adriana Valerio, San Gregorio Armeno: storia, architettura, arte e tradizioni, con fotografie di Luciano Pedicini, Napoli, Fridericiana Editrice Universitaria, 2013

Vincenzo Regina, Le chiese di Napoli. Viaggio indimenticabile attraverso la storia artistica, architettonica, letteraria, civile e spirituale della Napoli sacra, Roma, Newton Compton, 2004

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