Alfonso Negro ha avuto una vita che ha dell’incredibile: famoso calciatore e ginecologo, ha svolto con grande dedizione entrambe le professioni per tutta la vita e ha perfino vinto un oro olimpico! Italoamericano d’origine, ma sempre legato alla Campania, terra di provenienza dei suoi genitori, ha giocato per varie squadre, tra cui l’S.S.C. Napoli ed è stato anche l’organizzatore di una partita tra dei membri del Regio Esercito e la Wermacht ad Atene.
Le origini ed il successo
Italoamericano per caso, i suoi genitori erano entrambi di Angri, in provincia di Salerno e facevano parte di quelle numerosissime famiglie di tutta Italia ed Europa che, all’inizio del XX secolo, decisero di migrare verso la “terra delle opportunità“: New York. Proprio lì, più precisamente a Brooklyn, nacque Alfonso Negro, il 5 luglio 1915.
Dopo appena una breve parentesi statunitense, la famiglia Negro ritornò in Italia, dove il giovane Alfonso scoprì la prima delle sue grandi passioni: il calcio. Fu infatti preso nella squadra della città d’origine dei suoi genitori, l’Angri, per poi fare un salto di carriera in Serie B, con il Catanzaro. Infine, nel 1935, finalmente la Serie A: la Fiorentina lo volle tra le sue fila.
Durante il suo soggiorno a Firenze, decise di iscriversi all’università, scegliendo la facoltà di medicina, conclusa la quale, si sarebbe specializzato in ginecologia.
Dato il suo talento, già nel 1936 fu selezionato dal GUF, Gruppi Universitari Fascisti per partecipare alle Olimpiadi di Berlino, per giocare nella Nazionale Italiana. La vittoria della squadra contro la Norvegia gli valse la medaglia d’oro, uno dei punti più alti della sua carriera.
Due anni dopo, nel 1938, decise di trasferirsi a Napoli e fu ingaggiato dall’SSC Napoli, in cui giocò fino al 1941. Il campionato fu interrotto per via della guerra e, prima che si potesse giocare nuovamente a calcio, si dovette attendere il 1945. Alfonso partecipò agli eventi bellici in prima persona, come ufficiale medico in Grecia.
Perfino al fronte non riuscì a mettere da parte il suo spirito sportivo: la sua passione per il calcio, infatti, gli fece prendere parte ad una partita tra alcuni soldati dell’esercito italiano e i soldati tedeschi della Wermacht, in uno scenario d’eccezione: lo stadio panatenaico di Atene.
Da calciatore a medico a tempo pieno
Dopo la sua permanenza nel Napoli, l’ultima parte della carriera calcistica di Alfonso Negro si svolse presso l’Ercolanese, in cui rimase per ben dieci anni. Dopodichè, decise di dedicarsi completamente alla sua carriera alternativa: quella del ginecologo, che praticò presso Ercolano per diversi anni, finchè non decise di ritornare nel luogo dove la sua prima carriera, quella del calciatore. Così prese il volo per Firenze.
Alfonso Negro visse e lavorò lì fino alla morte, avvenuta nel 1984, dopo una vita dedicata ad inseguire e realizzare i suoi sogni.
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