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Teano è un comune situato nella provincia di Caserta, parte del Parco regionale di Roccamonfina-Foce Garigliano. Un territorio frequentato fin dall’ epoca protostorica, una cittadina fondata nel IV secolo a.C. da parte dei Sidicini.

Teano: storia del centro urbano

Il comune divenne un municipio romano (Teanum Sidicinum) con propria monetazione ed ebbe lo stato di “colonia” sotto Augusto. Ci fu un periodo di grande splendore durante il quale il territorio si estese dalla sommità del colle verso la pianura e sorsero molti edifici pubblici. A metà secolo divenne sede episcopale ma venne successivamente soppressa; nel 594 divenne sede di una contea longobarda e insediamento militare.

Nella curia comitale di Teano vennero redatti due dei primi documenti in lingua volgare: il “Placito di Teano” risalente al 963 ed il “Memoratorio“, conservati nell’archivio storico di Montecassino. L’ordine benedettino, infatti, ha fondato a Teano tre monasteri: uno di questi era il monastero di San Benedetto nel quale si rifugiarono per trent’anni i monaci dell’abbazia di Montecassino. Tuttavia venne distrutto da un incendio.

Dopo la sua incoronazione, Federico II rese demaniale la città ma fu conquistata dall’esercito papale mentre l’imperatore stava combattendo durante le crociate in Siria. Ma quando nel 1229 tornò in Italia, la riconquistò facendo capitolare le truppe papali. Successivamente divenne feudo di famiglie importanti come i Borgia.

Teano: il noto incontro

L’incontro di Teano” è il nome con cui è stato tramandato l’incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II. Secondo la tradizione è avvenuto presso il ponte Cajanello, attuale ponte San Nicola, nella frazione di Borgonuovo. L’evento è entrato nella storia d’Italia perché Garibaldi consegnò al re il Regno Meridionale che aveva quasi completamente conquistato, una sorta di adesione del generale alla politica di Casa Savoia.

Questa notizia è passata in numerosi libri di storia ma in assenza di una relazione ufficiale dalle autorità militari, molti storici l’hanno messa fortemente in dubbio considerando alcune testimonianze di personaggi che assistettero all’evento e che indicarono come punto d’incontro il quadrivio di Taverna della Catena nel comune di Vairano Patenora.

Piero Aldi – “L’incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II”. (1886) – Sala del Palazzo Pubblico di Siena

Teano: cattedrale di San Clemente

In piazza Duomo sorge la cattedrale di San Clemente, dedicata in origine a San Terenzio. Venne costruita per volontà del vescovo Guglielmo nel 1050, ma i lavori terminarono nel 116 ad opera del vescovo Pandulfo. Ha subito numerose trasformazioni: il presbiterio da parte di Goffredo Galluccio, la facciata da parte del vescovo Guevara nel 1603. Venne quasi distrutta durante l’ultima guerra e ricostruita sul progetto di Roberto Pane.

La struttura interna della basilica presentava all’origine tre navate, mentre una quarta è stata aggiunta durante l’ultima ricostruzione. Queste sono divise da colonne di granito bigio con capitelli corinzi di marmo bianco che reggono archi sopraelevati. Il soffitto presenta delle capriate, mentre il campanile è stato ricostruito dal vescovo Giordano, chiudendo alcuni finestroni e sostituì le monofore in bifore.

Teano – Cattedrale di San Clemente

Teano: il Teatro Romano

La costruzione del Teatro risale alla fine del II secolo a.C e venne modificato in età augustea, probabilmente con l’elezione di Teanum Sidicinum a colonia romana. Seguirono i principi dell’architettura teatrale romana, inserirono dei palchi d’onore, la tribunalia, e venne ricostruito il fondale verticale dell’orchestra, scaenae frons. La struttura si trovava all’interno di un complesso architettonico che presentava una grande terrazza artificiale sulla quale sorgeva anche un tempio dedicato ad Apollo.

Nel III secolo d.C. il teatro venne rinnovato per volere imperiale: la cavea raggiunse un diametro più largo e l’edificio scenico raggiunse i 26 metri di altezza, decorato con tre ordini di colonne, capitelli, architravi e sculture di marmi pregiati. In epoca tardo antica e medievale l’edificio crollò, probabilmente per un terremoto; in età moderna della costruzione originale ne restava un vago ricordo e a causa delle rovine la zona venne definita “le Grotte“. Dopo alcuni interventi di restauro e scavo, a partire dal 1998 fu eseguito un progetto di valorizzazione del sito.

Teano – Il Teatro Romano

Sitografia

treccani.it

beniculturali.it

provinciacaserta.com

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