La città di Salerno ha alle spalle secoli di storia e arte che, lasciando manifesta traccia nel tessuto urbano e nel suo patrimonio artistico e monumentale, l’hanno resa una meta turistica frequentata e ambita dai viaggiatori. Questo piccolo articolo può fungere, senza pretese di esaustività, da bussola per un turista che, visitando per la prima volta la città, vuole conoscere le principali attrazioni culturali presenti a Salerno.
Cosa vedere a Salerno: il castello Arechi
Ubicato leggermente fuori mano rispetto la città, il castello Arechi rappresenta uno degli elementi più evocativi e distinguibili del paesaggio salernitano. Il castello, oltre ad essere un ottimo punto panoramico, è uno degli edifici di maggiore interesse storico presenti a Salerno. Di fondazione longobarda, esso fu utilizzato con una certa continuità da tutte le dinastie che si susseguirono nel Mezzogiorno, le quali vi apportarono varie modifiche assecondando il gusto estetico e le necessità difensive delle varie epoche.
L’edificio, dopo un’importante campagna di scavo e di restauro, è oggi visitabile assieme al museo allestito in esso, ove sono presenti i vari reperti rinvenuti nel corso degli scavi: un tuffo nella quotidianità di soldati e signori medievali.
Cosa vedere a Salerno: Il Duomo e la cripta di san Matteo
Nello spazio propriamente urbano il Duomo è forse uno degli ultimi edifici che presenta, sopravvissuti alle spoliazioni, ai cataclismi e ai cambiamenti di gusto artistico, elementi architettonici e decorativi tipicamente medievali. Esistente sin dalla tarda antichità la Cattedrale di Salerno costituisce, nella sedimentazione di stili architettonici e decorativi diversi, un importante specchio della storia cittadina.
Vi si accede passando per un porticato sorretto da colonne romane riutilizzate a attorniato da sarcofagi, sempre di periodo romano, adoperati nel corso del medioevo per le sepolture di numerose famiglie nobili salernitane. Le meravigliose porte bronzee in stile bizantino son di periodo altomedievale, rarissime per ottimo stato di conservazione e antichità.
L’interno della chiesa, seppur molto rimaneggiato (specialmente a causa di continui danneggiamenti dovuti ad eventi sismici) presenta numerosissimi punti di interesse: dai resti di pitture parietali sino alle sculture, sepolcrali e religiose, che ne attorniano pareti e spazi devozionali.
Degno di nota, tra le varie opere, è la cappella absidale con mosaico ritraente san Michele, tra le pochissime mosaicature in stile bizantino conservatesi nel mezzogiorno, nonché opera raffinata e dal forte valore evocativo. In una città come Salerno, centro importantissimo per la storia del Mezzogiorno, un importante luogo di devozione per san Michele non poteva, del resto, mancare.
Imperdibile, nella visita della cattedrale, è la cripta dedicata a san Matteo, patrono della città, decorata con meravigliosi stucchi e pitture di stile barocco. Essa contiene le reliquie del santo, ed è forse il luogo di culto più importante di Salerno.
Cosa vedere a Salerno: Museo diocesano e Avori Salernitani
Ubicato a pochi passi dal Duomo il museo diocesano si trova nell’antico seminario diocesano della città. In esso sono ammirabili alcuni tra i più importanti manufatti della storia dell’arte meridionale. Innanzitutto degni di nota sono gli Avori Salernitani, una collezione di tavolette eburnee probabilmente risalenti al X secolo, uniche per stato di conservazione, stile e bellezza.
Il museo possiede una fornitissima pinacoteca e una collezione di epigrafi, suppellettili sacre e preziosi oggetti devozionali di grande importanza, che permette di ripercorrere la storia della città e del Mezzogiorno a partire dal medioevo sino a giungere ai nostri giorno.
Cosa vedere a Salerno: il complesso di Santa Sofia
Il complesso di Santa Sofia, di bellissima architettura barocca, è oggi adibito come polo museale per mostre periodiche, principalmente legate all’arte contemporanea. Spesso la struttura viene anche utilizzata per le feste comunali, o nell’organizzazione di eventi e convegni.
Cosa vedere a Salerno: i giardini della Minerva
Proseguendo da Santa Sofia su via Torquato Tasso è possibile giungere presso i giardini della Minerva, antico orto botanico (risalente circa al secolo XII) legato alla Scuola Medica Salernitana e alla nobile famiglia Silvatico. Esso era infatti, in origine, un orto legato alla produzione di piante medicinali divenendo, nel corso dei secoli, un importante spazio verde della città.
La pianta del giardino è principalmente afferibile al Seicento, tuttavia rimangono non pochi elementi dell’originale disegno medievale.
Cosa vedere a Salerno: la pinacoteca provinciale
Seppur di dimensioni più modeste rispetto alla pinacoteca del museo Diocesano, anche la Pinacoteca Provinciale merita una visita durante il soggiorno in città. Essa è ubicata nell’antico palazzo Pinto, il cui nome è legato ad una delle più antiche famiglie nobili salernitane, che si trova a sua volta nella famosa via dei Mercanti, che ospita alcuni tra i palazzi più antichi e belli della città.
Le sue ricche collezioni, costituite nel corso della prima metà del Novecento, ospitano opere sia sacre che profane. La collezione comprende un’importante serie di quadri di pittori sia salernitani che stranieri, nonché varie sculture di grande valore artistico.
Cosa vedere a Salerno: il museo archeologico
Ubicato in parte nell’antico complesso monastico di San Benedetto, il Museo Archeologico Provinciale di Salerno presenta numerosissimi reperti provenienti dall’intero territorio salernitano. Ideale per gli amanti dell’archeologia o dell‘arte classica, nonché, in generale, per chiunque si interessi di storia.
–Silvio Sannino
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