Nella zona di Mergellina, dove lussuosi palazzi e nobili passeggiate contemplano il mare, c’è una fontana. Quest’ultima, oggi conosciuta come “la fontana del Leone“, possiede una storia piuttosto frastagliata come la creatura che la sormonta.
Un imbroglio sotto la fontana del Leone
Francesco Alvino ci racconta, nel 1845, che proprio a Mergellina c’era una fonte con l’acqua più miracolosa della città. Ed è proprio quest’acqua che nel 1785, venne destinata a sgorgare da una fontana per volere di Ferdinando IV che all’epoca stava facendo ristrutturare un vecchio casino di pesca.
Diverse fonti attestano la presenza del leone già all’epoca, mentre per gli osservatori più attenti, una scritta trae in inganno. Infatti sul fianco della statua è riporta la scritta “G. Pirolli 1860“. Da lì si incominciò a riportare la falsa storia che all’epoca di Ferdinando IV, c’era sì un leone, ma che nel 1860 fu “rifatto“.
Ed è qui che si amplifica il misfatto: perchè il leone è stato rifatto? e la vecchia statua dove si trova? inoltre, chi era Giuseppe Pirolli?
Dando un primo sguardo si nota che le caratteristiche del leone sono ben lontane dalla linea scultorea dell’800 e inoltre tale Pirolli fu sì riportato nell’elenco di artisti negli “Annali civili del Regno delle due Sicilie“, ma testi dell’epoca affermano che egli proprio scultore non era. Si racconta infatti di questo nostro Pirolli come un imbroglione, che lavorava nel mondo della scultura, ma si occupava semplicemente di preparare il blocco per lo scultore vero e proprio! Egli assisteva alla lavorazione delle opere e quando queste erano complete di nascosto incideva il proprio nome, proprio come fece per questo leone!
La leggenda della Fontana del Leone
Non potendo accedere a documenti ormai dimenticati non potremmo mai accertare le storia di questa creatura così nobile, nobile come un’altra scrittrice che in una versione più romantica sembra rivolgersi proprio a questa statua. Fu proprio Matilde Serao a scrivere, riferendosi alla fontana:
“quella del Leone è il pianto di un principe napoletano, cui unico e buon amico era rimasto un leone che gli morì miseramente”
Non si riportano storie certe riguardo a questa versione, ma c’è una leggenda che parla di un principe che proprio nel luogo dove sorge oggi la fontana andava a trovare la sua amata con il suo fidato leone, che come un docile cucciolo lo attendeva. Un disgraziato giorno, il principe venne a conoscenza della morte dell’amata e pianse talmente tanto da morire di crepacuore. E’ proprio da quelle lacrime che nacque la famosa sorgente che fu eternamente sorvegliata dal leone, in attesa del suo padrone.
-Roberta Montesano
Foto di Federico Quagliuolo
Riferimenti:
https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/arte_e_cultura/15_gennaio_07/vera-storia-leone-mergellinae-scultore-che-se-attribui-39f16d32-965e-11e4-bc3e-7560f396a78a.shtml
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