Il mignolo del piede che sbatte contro l’angolo di un mobile, un vestito nuovo macchiato irrimediabilmente, una ruota bucata, un avvenimento particolarmente sfortunato; quante volte ci ritroviamo ad essere vittime di piccole disgrazie quotidiane, e in un momento di rabbia e frustrazione ci scappa una frase sentita e risentita da migliaia di generazioni: “Mannaggia ô Pataturco!”
Ma chi è questo Pataturco contro il quale tutti sbuffano e imprecano?
Innanzitutto va fatta una precisazione: lontano da ciò che può sembrare a primo impatto, ‘mannaggia’ non chiama in causa nessuna divinità religiosa. Molti associano il termine “mannaggia” ad una corruzione di “Madonnaccia”, di conseguenza l’esclamazione di rabbia non sarebbe altro che una terribile bestemmia. Invece non è altro che un’espressione di stizza o di rabbia nei confronti di qualcuno/qualcosa e sta per “maledizione a…”: etimologicamente, infatti, il termine è la deformazione della frase “ma(le) n(e) aggia” (=male ne abbia), avvenuta attraverso una sorta di sincope e fusione interna con raddoppiamento espressivo popolare della consonante nasale N.
Quindi la frase “mannaggia o Pataturco!” letteralmente significa “male ne abbia il Pataturco!“. Ma il chiamato in causa, il cosiddetto pate de’ turche, non è coloro che tutti pensano. Infatti molti sono convinti che ci si riferisca a Mustafa Kemal, chiamato Atatürk (padre dei turchi) dagli stessi ex ottomani, fondatore e primo presidente della Repubblica Turca, nata nel 1921.
Ma l’origine è ben altra: sebbene l’espressione sia giunta a noi dopo la Grande Guerra, è anche vero che questa non ha niente a che fare col presidente della Repubblica Turca. Nel 1915 l’espressione in epigrafe non era “mannaggia o’ Pataturco” ma “mannaggia o’ patatucco”, portata a Napoli dai reduci di guerra che avevano combattuto al fronte. Il ‘patatucco’ è la fusione di due termini, “patata” e “crucco”, e il patatucco non era altro che un appellativo dato dai soldati italiani per prendere in giro i nemici austro-tedeschi, considerati sciocchi e adusi mangiatori di patate. “Crucco” è un adattamento italiano del croato “kruh“, che significa “pane”, e inizialmente i soldati italiani lo utilizzarono per soprannominare i prigionieri austriaci di nazionalità croata, i quali rinchiusi nelle celle chiedevano “kruh”, cioè il pane, ai loro carcerieri. Solo successivamente il termine indicherà più genericamente i tedeschi.
Quindi, ricapitolando: mannaggia, ossia “male ne abbia”, o’ patatucco, “il tedesco mangiatore di patate”. Mannaggia o’ Pataturco!
Camilla Ruffo
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