E’ decisamente in voga portare una piccola campanella come ciondolo del bracciale o della collana o magari dell’anello. Vi siete mai chiesti il perché? Si tratta della Campana di San Michele da cui è nata la famosissima Campanella di Capri.
Un tempo sull’isola di Capri viveva un pastorello poverissimo che possedeva solo una pecorella a cui era particolarmente affezionato. Una sera si attardò per raccogliere dei fiori e smarrì l’animale, così disperato iniziò ad urlare : “Ho perduto la pecorella, come farò adesso?”.
Improvvisamente da lontano udì il suono di una campanella e pensando che fosse quella della sua adorata pecorella, iniziò a correre scalzo verso quel tintinnio sempre più flebile e preso dalla foga arrivò quasi al ciglio di un precipizio, per un pelo non cadde perché salvato da un bagliore.
Gli apparì San Michele con il suo bellissimo cavallo bianco, gli porse una catenina con una piccola campanella e gli disse : “Piccola creatura prendi questa e seguine sempre il suono, ti salverà da ogni percolo” . In men che non si dica, il pastorello trovò la sua pecorella e tremante per l’emozione, ritornò a casa. Da quel giorno in poi tutti i suoi desideri vennero realizzati. Nacque così la Campanella di Capri, un ciondolo apotropaico.
Nel luogo dell’apparizione oggi sorge un edificio bellissimo: Villa San Michele.
Curiosità sulla campanella di Capri
La Campanella di Capri è un accessorio portafortuna e al finire della Seconda Guerra Mondiale, l’isola di Capri donò questo prezioso oggetto al presidente americano Roosevelt. Dopo un po’ il conflitto cessò, solo un caso?
Anna Barone
Ringrazio Fortuna Romano per lo scatto in copertina.
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