La stazione Toledo, progettata dall’architetto catalano Oscar Tousques Blanca, è stata inaugurata nel 2012 ed è stata subito eletta dal quotidiano inglese The Daily Telegraph come la più bella stazione metropolitana d’Europa. L’ingegnere e presidente della Metropolitana di Napoli Giannegidio Silva e l’architetto Alessandro Mendini hanno avuto l’idea di investire in cultura e turismo, per poi interpellare il critico d’arte Achille Bonito Oliva.
Lo scopo delle stazioni dell’Arte
La persona che è obbligata, per lavoro, studio o altro, a spostarsi in metropolitana incontra le varie opere d’arte con cui crea rapporti di familiarità. Quest’idea è alla base di una strategia pianificata nel 1995 dall’Ufficio pianificazione della rete dei trasporti di Napoli, per trasformare quelli che sono dei luoghi di transito, alienanti e deprimenti, in luoghi belli, raffinati, accoglienti e in cui si può ammirare l’arte.
In particolare, nella stazione Toledo si è realizzato, oltre a un grande obiettivo nell’ambito dei trasporti su ferro, anche un nuovo modo di concepire l’arte, la mobilità e l’urbanistica, rendendola un museo, con opere di pittura, scultura e immagini dei vari linguaggi espressivi tipici dell’arte dei nostri giorni.
L’idea alla base della Stazione Toledo è il tema della discesa nel sottosuolo, infatti il progettista Tousques Blanca ha usato il colore nero per alludere all’asfato della Napoli dei nostri giorni, il colore giallo che allude al tufo e alla terra e l’azzurro del mare.
Nella stazione Toledo, l’attualità e la memoria del passato si mescolano, arrivando anche ad integrarsi. Infatti, nell’atrio della stazione Toledo, i resti dell’antica cinta muraria aragonese del XV secolo, in tufo, tornati alla luce durante gli scavi della metropolitana, si integrano molto bene con il mosaico parietale realizzato dall’artista concettuale sudafricano William Kentridge.
Prima di entrare nella stazione Toledo: Il Cavaliere di Toledo
Prima di fare il nostro ingresso nella stazione Toledo, all’incrocio tra via Toledo e via Diaz, proprio sopra la stazione Toledo, Kentridge ha realizzato la famosa statua de Il Cavaliere di Toledo, in acciaio Corten, un materiale particolarmente resistente agli agenti atmosferici. La statua è stata anche protagonista di molte polemiche a causa dei suoi numerosi rimandi storici negativi.
Naples Procession
Appena scendiamo le scale per entrare nella stazione Toledo, nell’atrio, vicino alla biglietteria e ai tornelli, proprio di fronte ai resti delle mura aragonesi, notiamo un lungo mosaico, realizzato da Kentridge, intitolato “Ferrovia centrale per la città di Napoli, 1906 (Naples Procession)” e che celebra la storia e la cultura napoletana, molto apprezzate dall’artista sudafricano.
San Gennaro apre una processione composta da sedici figure più il Vesuvio. In questo mosaico, i colori, i temi e i materiali di realizzazione ci ricordano i pavimenti in mosaico provenienti dagli scavi archologici di Pompei, Ercolano, Stabia e Oplontis. I colori dominanti sono il nero, il bianco e il grigio, i materiali delle tessere sono pietra e pasta vitrea.
Anche alcune figure sono riproduzioni di antiche scene dell’arte romana, ad esempio il Musico con cimbali, il Musico con tammorra, l’Uomo con volatile da Pompei. Altre figure invece appartengono alla tradizione napoletana, altre alla cultura sudafricana.
Dopo il Vesuvio e San Gennaro, troviamo l’Uomo albero/Atlante, la Donna con la testa a croce suprematista, la Donna lampione della Coscienza di Zeno, la Donna sudafricana che trasporta la brace, l’Uomo compasso da carteggio, la Figura di donna da ceramica di Capodimonte, la Personificazione di strumento per rilevazioni geodetiche, il Venditore di tammorre, l’Uomo con volatile da Pompei, L’artista e il suo doppio, il Mondo su “zampe”, il Musico con la tammorra da Pompei, Figura dal “Mulino di J. Kounellis”, Uomo con cimbali da Pompei, l’Uomo megafono.
Tutte queste figure sono unite da un filo rosso.
Scendendo con le scale mobili verso le banchine per prendere il treno, troviamo un altro mosaico di Kentridge, Bonifica dei quartieri bassi di Napoli in relazione alla ferrovia metropolitana, 1884 (Naples Procession). Anche in questo mosaico troviamo riferimenti all’arte romana e alla storia della città di Napoli.
Stazione Toledo: Crater de luz e By the Sea…You and Me
Scendendo al livello intermedio della stazione Toledo troviamo una maestosa sala sotterranea dominata dal Crater de luz, un cono in mosaico realizzato da Tousques Blanca con tessere azzurre, bianche e blu, come i colori del mare, che attraversa per 40 metri in profondità i vari livelli della stazione Toledo e al cui interno è possibile osservare un suggestivo ed emozionante gioco di luci led di vari colori guidate dal software Relative light, programmato dal poliedrico artista statunitense Robert Wilson.
Quando prendiamo il treno in direzione Piscinola, o quando scendiamo dal treno proveniente da Garibaldi, passiamo attraverso un’altra opera d’arte, ovvero “By the Sea…You and Me“, realizzata tramite stampa digitale su pannello lenticolare retroilluminato con sistema a led da Robert Wilson ed installata nel 2012. Quest’opera raffigura il mare increspato dalle onde e trasmette calma e tranquillità ai frettolosi pendolari.
Razza Umana
Ai lati del lungo corridoio con scale mobili che ci porta all’uscita Montecalvario, troviamo l’affresco fotografico “Razza Umana“, realizzato dal fotografo milanese Oliviero Toscani, che ha riunito in un’unica opera d’arte volti famosi e volti di persone comuni.
Si tratta di un’opera che fa parte di uno studio fotografico condotto dallo stesso fotografo sulla morfologia degli esseri umani.
Finisce qui il nostro viaggio nella stazione Toledo, non ci resta che avviarci verso la banchina, prendere il treno e scendere alla prossima fermata.
Bibliografia
Bliss, M. Resta, G. AWM#3 Napoli, Youcanprint, 2016
AA VV, Convegno internazionale Architettura e città: problemi di conservazione e valorizzazione, Altralinea edizioni, Firenze, 2015
Palumbo, A. I love Napoli: storie insolite, grandi personaggi, luoghi magici e leggende popolari, Newton Compton, Roma, 2018
Colleoni, M., Guerisoli, F., La città attraente: luoghi urbani e arte contemporanea, Egea, 2014
AA. VV., Il futuro del contemporaneo, conservazione e restauro del design: The future of the contemporary, conservation and restoration of design, Gangemi Editore, Roma, 2016
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