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Castel Sant’Elmo, quasi come il Vesuvio, è un simbolo della città che sempre accompagna gli abitanti di Napoli, camminando per le sue strade è spesso possibile ammirarlo mentre si staglia maestoso dall’alto. La bellezza del castello è infatti intrinsecamente fusa con quella della città, anche perchè vanta un panorama mozzafiato sul golfo di Napoli.

E anche se la veduta sulla città rappresenta uno dei suoi grandi pregi non è l’unico motivo per visitare Castel Sant’Elmo: quarto in ordine di costruzione tra i castelli napoletani, è l’unica fortificazione al mondo a distinguersi per la sua caratteristica forma a sei punte. Fu infatti ultimato nel 1343 con lo scopo di difendere la città, ancora oggi attraversarne i passaggi bui porta in un ambiente non tanto “regale” quanto estremamente suggestivo, soprattutto pensando che è stato protagonista di alcuni degli eventi storici più importanti della città nel corso dei secoli, da guerre a rivolte popolari.
I napoletani hanno però continuato a vivere questo luogo anche negli ultimi decenni, è infatti sede della Direzione regionale musei Campania e del museo del Novecento, ha poi ospitato per 14 anni il Napoli Comicon.
Il tempo ha sicuramente trasformato il castello, cambiamenti anche difficili da notare che però possono nascondere significati e storie molto profonde. In questo caso infatti la storia può raccontarcela uno dei corrimano installati sulla terrazza del castello.

Follow the Shape, l’installazione artistica a Castel Sant’Elmo

Quello di cui parliamo non è un semplice corrimano ovviamente, ma una installazione artistica, realizzata dall’artista napoletano Paolo Puddu vincitore della VII edizione del premio “Un’opera per il Castello“. Il titolo dell’opera è “Follow the Shape”, in italiano “segui la forma”, e ben descrive la geniale idea dell’autore: un testo in braille sul corrimano che descrivesse il magnifico panorama di Napoli e che permettesse anche ai non vedenti di godere della bellezza di quell’immagine.

L’artista stesso ha sottolineato che l’installazione non è pensata unicamente per i non vedenti, ma può significare qualcosa per tutti. Invita sicuramente a riflettere sulla fortuna di poter godere di un panorama come quello che si può ammirare alzando lo sguardo oltre l’opera e ribalta il limite della cecità: infatti, a meno che non si conosca il braille, non si sarà in grado di “vedere” l’immagine che il testo descrive. Allo stesso tempo apre a nuovi modi di viverne la bellezza, dato che essere in grado di leggere il testo scelto per l’installazione permette di vivere in un modo particolare e unico lo skyline di Napoli, potremmo dire “guardandolo” tramite le proprie mani. Immaginate come deve essere emozionante percorrere l’intera opera con le proprie dita ad occhi chiusi, figurandosi il panorama, per poi aprirli alla fine!

Sorge una domanda: da dove è tratto il testo che in “Follow the Shape” descrive il panorama di Napoli?

Follow the Shape a Castel Sant'Elmo, paorama in braille per non vedenti
(Foto di Francesco Forte)

“La terra e l’uomo” di Giuseppe De Lorenzo

Le parole scelte da Paolo Puddu per la sua opera sono state tratte da “La terra e l’uomo” di Giuseppe De Lorenzo, uno dei più importanti intellettuali napoletani del secolo scorso. Geologo e geografo, fu infatti professore dell’Università Federico II e senatore durante il fascismo, carica decaduta in seguito alla caduta del regime. I suoi interessi non si limitarono alle scienze naturali, fu infatti un grande studioso di filosofia e si avvicinò in particolare alle filosofie orientali e al Buddhismo.

Fu tuttavia la “terra” la più grande passione di De Lorenzo, che nel 1989 ricevette il premio reale dei Lincei per la geologia “per la sintesi poderosa delle conoscenze sulla geologia della penisola a Sud del Garigliano”, numerosissime le sue ricerche nei territori dell’Italia meridionale.

Conoscere la storia dell’autore delle parole scelte per “Follow the Shape” da in qualche modo un’ulteriore nota di fascino all’installazione: l’amore per quella terra che De Lorenzo ha tanto studiato è diventata un opera d’arte che oggi permette di vedere il panorama di Napoli forse addirittura con maggiore meraviglia.

Fonti:
http://www.polonapoli-projects.beniculturali.it/index.php/edizione-v
https://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-de-lorenzo_(Dizionario-Biografico)/

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