Storia del Giffoni Film Festival: nato dall'amore per la propria città
Print Friendly, PDF & Email

Il Giffoni Film Festival (dal 2020 Giffoni Opportunity) è considerato il festival del cinema più innovativo e unico al mondo. Il cinema, in questo festival, diventa il mezzo di comunicazione più importante fra giovani di nazionalità diverse, creando un’unica famiglia che ha come valori di base il rispetto, l’ospitalità, ma soprattutto la libera condivisone e il confronto delle proprie opinioni e idee.

Il Giffoni Film Festival in tutto il mondo

La periferia quella che abbiamo dentro, è un luogo straordinario dove ti puoi mettere in relazione con te stesso“, così Claudio Gubitosi, fondatore del Giffoni Film Festival, racconta il suo concetto di periferia e di come negli anni gli abbia dato valore. Il Festival, infatti, nasce in periferia, in un paesino qual è Giffoni Valle Piana in provincia di Salerno, in cui vivono oggi quasi 12mila abitanti, ma che prima della costruzione della cittadella e l’istituzione della kermesse ne contava molti meno.

Il Giffoni Film Festival nasce da un’idea che Claudio Gubitosi coltivava fin da piccolo e che voleva a tutti i costi realizzare, lì nel paese dov’è nato e cresciuto. Fu la sua passione per il cinema e cortometraggi e la sua creatività, che in una giornata piovosa del novembre del 1970, mentre girava attorno alla fontana Vanvitelliana della piazzetta del paesino, a soli 18 anni, decise che era arrivato il momento di gettare le basi affinché il suo sogno si realizzasse.

Dal 1970 ad ora, con ben 52 anni di storia alle spalle, il Giffoni Film Festival è diventato un’istituzione non solo in Campania, ma in tutto il mondo. Le varie edizioni hanno visto varcare le porte della cittadella, che è stata pian piano costruita negli anni grazie alla determinazione del Gubitosi e della sua famiglia, da artisti di fama internazionale.

Uno tra questi fu il regista e autore francese François Roland Truffaut, che definì il Giffoni già nel 1982 “di tutti i festival del cinema quello più necessario“. Il più necessario perché è l’unico festival del cinema che rende protagonisti i bambini e i giovani di tutto il mondo, usando le arti visive come strumento di confronto.

Una settimana tra film, attori e discussioni

Il Giffoni Film Festival non è un programma, ma un progetto a cui tutti possono prendere parte. Il festival dura una settimana, solitamente l’ultima di luglio, ma le candidature e la scelta dei giurati avviene durante tutto l’anno. I giovani candidati, per poter partecipare al Festival, devono mandare una lettera motivazionale in cui spiegano le ragioni per cui sono interessati a voler vivere quest’esperienza. Selezionate le lettere di motivazione, i fortunati potranno partecipare al Festival e prenderanno le vesti di giurati.

Durante questa settimana l’intero paesino di Giffoni Valle Piana si mobilita affinché i piccoli giurati vivano un’esperienza unica, per coloro che provengono da altri luoghi d’Italia o del mondo i cittadini di Giffoni e i campani in generale, danno la loro disponibilità ospitando nelle loro case i ragazzi. Anche il concetto di ospitalità in questo caso diventa fondamentale per comprendere i valori su cui si basa questo Festival e i motivi per cui è raro.

I bambini dai 3 anni in su vi partecipano, possiamo considerare questa scelta non solo sociale ma anche politica, in quanto viene data la giusta considerazione ai più piccini, regalandogli l’opportunità di far sentire la propria voce, quella più sincera e ingenua.

Al Giffoni i film in gara sono selezionati secondo le categorie, divise in fasce d’età, dando importanza all’individualità e le problematiche di ciascuno. Alla fine della proiezione di ogni film si apre un dibattito in cui c’è un confronto tra i giurati delle tematiche toccate nel film, in seguito si procederà alla votazione dello stesso; la giornata prosegue tra eventi, workshop, incontri con personaggi del settore cinematografico e concerti.

Nemmeno la pandemia ha fermato il Giffoni Film Festival e il merito va tutta alla determinazione di Claudio Gubitosi, il titolo del Festival di quell’anno è stato “un grido di felicità“, proprio perché bisogna pensarlo così, seppur con misure di sicurezza talvolta stringenti, il festival c’è stato ed è stata una buona dose d’ottimismo per i giovani, dando un forte segnale all’Italia e al mondo.

Innovazione e opportunità

Come abbiamo potuto leggere finora, il Giffoni è composto da una parte sociale, umana e una ancor più strabiliante quella economica, pensando ad una grande azienda che si è sviluppata pian piano in un piccolo paesino dell’entroterra Salernitano.

Abbiamo parlato di giovani, ed è giovane anche il team di esperti che si occupa dell’amministrazione e dell’innovazione dell’azienda. Un team di dipendenti con un età media di 30 anni, che lavora tutto l’anno affinché il festival si realizzi.

Dal 2014 è stato fondato all’interno della cittadella un dipartimento di innovation, con partnership di grande prestigio come Google.

Il format “next generation” che nasce nel 2015 , totalmente incentrato su tematiche d’innovazione dedicato alle start up e ai ragazzi, ha aperto le porte della multimedia Valley, ancora in costruzione, ad eventi anche di stampo non cinematografico, ma innovativo ed economico.

Attraversare la storia di questa realtà campana fa riflettere su quanto si può andare lontano, con determinazione, impegno e quel senso di responsabilità verso il proprio paese che ci appartiene.

Bibliografia

https://www.giffonifilmfestival.it

Diventa un sostenitore!

Storie di Napoli è il più grande ed autorevole sito web di promozione della regione Campania. È gestito in totale autonomia da giovani professionisti del territorio: contribuisci anche tu alla crescita del progetto. Per te, con un piccolo contributo, ci saranno numerosissimi vantaggi: tessera di Storie Campane, libri e magazine gratis e inviti ad eventi esclusivi!

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *