Il Cilento, la terra della dieta mediterranea, è anche tra le zone con più alta concentrazione di centenari al mondo. Un’università americana ha condotto diversi studi nella subregione campana per comprendere e analizzare i segreti alla base della longevità cilentana basata, oltre che sull’alimentazione, anche su uno speciale stile di vita.
L’elevato tasso di centenari
Il tasso di centenari nel Cilento è più del doppio che nel resto d’Italia e d’Europa, con la subregione che si candida a essere la sesta “blue zone” del mondo, ossia zone dove si è scoperto che si vive a lungo (l’isola di Okinawa in Giappone, l’isola greca di Ikaria, Loma Linda in California, Nicoya in Costa Rica e l’Ogliastra in Sardegna). Si registra inoltre un’aspettativa di vita tra le più alte in Italia: 92 anni per le donne e 85 per gli uomini, a fronte di un’aspettativa media di 85 anni per le donne e 80 per gli uomini in Italia.
La longevità cilentana era già nota ad Ancel Keys, il fisiologo americano scopritore della dieta mediterranea, che si trasferì a Pioppi nel Cilento, dove rimase per quarant’anni. Il professor Keys è scomparso nel 2004, dopo aver compiuto cento anni.
Keyes nella dieta non considerava il cibo solo come valore nutrizionale, ma anche come espressione della storia e della cultura del luogo. L’alimentazione del Cilento presenta infatti una dimensione anche psicologica, sociale e affettiva.
Il cibo e lo stile di vita
Particolare attenzione merita lo stile di vita del cilentano, come fattore di longevità. Importante è considerare l’impatto che le componenti psichiche e sociali hanno sulla salute, oltre agli effetti positivi derivanti da comportamenti dove si riscontrano creatività, ottimismo, gentilezza, resilienza, gratitudine e perseveranza. Nel considerare l’alimentazione va in special modo considerata l’attitudine alla convivialità, ossia il rito della tavola.
Alla base della longevità cilentana vi sono quindi sia sane abitudini alimentari, come la predilezione per verdure e cereali o la scelta di prodotti freschi, ma anche l’attività fisica, le relazioni sociali al di fuori dell’ambito lavorativo, l’empatia e l’ascolto del prossimo. Una quotidianità quindi lontana dallo stress, vissuta lentamente, dove si preferisce camminare al muoversi in automobile e si rinuncia a un’esistenza frenetica.
Secondo il gastronomo Luciano Pignataro, i 5 segreti del metodo cilentano per la longevità sarebbero:
- Alimentazione
- Attività fisica regolare
- Adeguato riposo
- Essere parte di una comunità
- Spiritualità
Gli studi scientifici sui cilentani
Sono state condotte diverse ricerche sulla longevità cilentana. L’Università di San Diego negli Stati Uniti si è concentrata, fin dal 2016, sullo studio dei centenari di Acciaroli, frazione di Pollica, un luogo dove si percorrono abitualmente lunghe distanze a piedi e dove le escursioni in montagne fanno parte della quotidianità della popolazione. Il gruppo studiato presentava tassi molto bassi di malattie cardiache e Alzheimer. Nelle ricerche l’università americana ha collaborato con l’università de La Sapienza di Roma.
Tra gli studi più particolari vi è quello del 2017 che ha riguardato il benessere mentale dei cittadini cilentani di età superiore ai 90 anni. Nella ricerca è emerso che i partecipanti di età compresa tra 90 e 101 anni godessero di un maggior benessere mentale rispetto ai loro familiari più giovani, di età compresa tra 51 e 75 anni.
Secondo lo studio, la migliore salute mentale sarebbe da associare a caratteristiche della popolazione quali la positività, l’etica del lavoro, la caparbietà, oltre a un forte legame con la famiglia, la religione e la terra. Una ricercatrice spiega come l’amore per la terra sia un tema importante, in quanto dà uno scopo nella vita. La maggior parte degli anziani intervistati infatti lavora la propria terra. Una sorte di paradosso dell’invecchiamento, in cui, anche se la salute fisica diminuisce, aumenta il benessere e la saggezza.
“Se devo dirla tutta, mi sento più giovane ora di quando ero giovane”.
Un altro studio, pubblicato nel 2020, condotto esaminando adulti di mezza età e anziani di San Diego e del Cilento ha riscontrato come la solitudine, ossia il non avere un numero adeguato di legami personali significativi, sia associata a un invecchiamento non sano, ed è identificata come uno dei principali fattori di rischio per la salute.
Si è riscontrata, nella ricerca, in primo luogo una correlazione inversa tra solitudine e saggezza in tutti e quattro i gruppi, dove per saggezza si intendono componenti come l’empatia, la sensibilità, l’autoriflessione e la capacità di gestire le proprie emozioni. La solitudine inoltre è costantemente associata a una cattiva salute generale, a una peggiore qualità del sonno e a una minore felicità, mentre il contrario è generalmente vero per la saggezza.
Un ulteriore studio, condotto comparando la popolazione di mezza età cilentana e quella della città svedese di Malmö, ha invece riscontrato un più basso rischio di malattie cardiovascolari e di cancro nel campione cilentano.
A lezione di longevità
Continuano così le ricerche sull’elisir di lunga vita che si custodirebbe nel Cilento, regione ricchissima di prodotti agricoli oltre che ittici, dove si coltivano baccelli speciali come il Maracuoccio di Lentiscosa, piccolo legume della zona di Camerota, e dove, secondo un aneddoto raccontato dai locali, Hemingway avrebbe trovato l’ispirazione per Il vecchio e il mare.
Non sorprenderebbe però se i ricercatori, intenti a studiare l’inconsapevole metodo scientifico dei cilentani, decidessero di trasferirsi definitivamente in Cilento, seguendo l’esempio di Ancel Keys, testando su loro stessi la formula magica degli ultracentenari.
Bibliografia:
Patrizia Del Verme; A lezione dai longevi – Una ricerca sugli anziani del Cilento; 2022
Luciano Pignataro; Giancarlo Vecchio; Il metodo Cilento. I cinque segreti dei centenari; 2021
Olle Melander, Paola Antonini, Filip Ottosson, Louise Brunkwall, Widet Gallo, Peter M. Nilsson, Marju Orho‑Melander, Gaetano Pacente, Giovanni D’Arena, Salvatore Di Somma; Comparison of cardiovascular disease and cancer prevalence between Mediterranean and north European middle‑aged populations (The Cilento on Ageing Outcomes Study and The Malmö Offspring Study); 2021
Sitografia:
https://napoli.repubblica.it/cronaca/2022/07/12/news/ciltento_terra_centenari-357500274/
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