Giovanni De Falco

Sapevate che il Primo Guardasigilli del Regno d’Italia veniva da una piccola provincia di Salerno? Parliamo di Giovanni Raffaele Francesco De Falco e oggi vi raccontiamo la sua storia.

Giovanni De Falco, la vita

Giovanni De Falco nacque il 18 maggio 1818 a Bracigliano, un piccolo comune in provincia di Salerno noto soprattutto per i suoi prodotti alimentari, quali la Ciliegia di Bracigliano IGP e il Mascuotto braciglianese. Il padre Nicola era il signorotto del paese, mentre la madre Agnese apparteneva ad una famiglia facoltosa del luogo, gli Amato.

Nel 1818, anno dei natali di De Falco, la patria era il Regno di Napoli. In cuor suo, però, Giovanni desiderava l’avvento di un regno molto più vasto che unisse l’intero popolo italiano.

Giovanni De Falco

Da precoce studentello, Giovanni si trasferì a Napoli per completare gli studi umanistici e per laurearsi a soli 23 anni in giurisprudenza. La sua pacifica esistenza napoletana fu, tuttavia, infervorata dai grandi moti del 1848. Giovanni vi partecipò di persona giacché desiderava la nascita di un governo liberale che garantisse a tutti pieni diritti.

Giovanni De Falco e il suo sogno dell’Italia Unita

Nel 1860 fu nominato dapprima Procuratore Generale presso la Gran Corte Criminale di Santa Maria Capua Vetere e poi Procuratore Generale presso la Gran Corte Criminale di Napoli. In quello stesso anno Garibaldi entrò a Napoli e Giovanni vide il suo sogno di liberale napoletano diventare finalmente realtà.

Iniziò così una luminosa carriera che lo porterà a varcare la soglia del Ministero di Grazia e di Giustizia di Roma .

Anche re Vittorio Emanuele II rimase affascinato dalla personalità del giurista. Famosi sono gli episodi di pura convivialità tra i due; si ricordano le lunghe passeggiate nei corridoi di palazzo a discutere di argomenti pregevoli, quali la revoca della pena di morte ma anche di argomenti più goderecci come il decorso della produzione annuale della ciliegia.

A corte non mancarono voci sul suo conto che lo avrebbero visto ben disposto a chiedere la mano ad una delle nobildonne del tempo. Tuttavia, l’amore per la legalità fece sì che la Patria restasse l’unica donna della sua vita.

Rivestì la carica di Ministro Segretario di Stato di Grazia e Giustizia e dei Culti per ben due volte; la prima volta (1865-1866) si dimise per problemi di salute mentre la seconda volta, dal 1871 al 1873, si dimise per il voto di sfiducia al ministero Lanza.

Giovanni De Falco, Guardasigilli del Regno d’Italia

Sta di fatto che Giovanni De Falco fu il Primo Guardasigilli del Regno di Italia con capitale Roma.

Si recò in Inghilterra su richiesta del Re e, pur non conoscendo la lingua, diventò una personalità apprezzata anche oltremanica. Nel 1876 De Falco fu nominato Procuratore Generale presso la nuova Corte di Cassazione.

La nomina fu ben vista dal popolo in quanto nella sua persona la gente ravvisò motivo di riscatto. Partire da un paese di 3000 anime ed arrivare nella Capitale non era da tutti ma era un gesto che poteva aprire le porte a tanti.

Il carattere schietto e diretto gli consentì di essere ricevuto dalla Regina Margherita di Savoia alla quale Giovanni regalò copia di uno dei suoi discorsi tenuto all’assemblea generale.

Giovanni portatore di iella!

Purtroppo la sua esistenza non fu costellata solo dalla presenza di amici, anzi. Si dice che il Vaticano non vedesse di buon occhio il liberale De Falco. Alcuni prelati, al suo passaggio, preferivano cambiare strada a mo’ di iella.

Secondo i più Giovanni fu anticlericale, irreligioso e massone. I fatti in parte smentiscono questa situazione; fece costruire, invero, i campanili delle tre chiese parrocchiali e la gente ancora oggi ricorda il bellissimo rapporto che lo legava ai fraticelli francescani.

Il legame con la sua Bracigliano

Benché avesse trascorso gran parte della vita lontano da casa, il suo legame con Bracigliano non subì battute di arresto. Si interessò, anzi, ai problemi del paese, come l’apertura della strada provinciale Sarno-Bracigliano-Forino o la conservazione della comunità religiosa del convento di S. Francesco d’Assisi.

Il lascito più importante, però, resta senza dubbio la ricca biblioteca che su sua diretta richiesta doveva rimanere in perpetuum nelle disponibilità dei giovani braciglianesi.

Giovanni De Falco
La sua casa a Bracigliano – Giovanni De Falco

Morirà a Napoli nel 1886 e sarà sepolto nel cimitero di quella città. Nel 1889 verrà traslato nel cimitero di Bracigliano su espressa disposizione testamentaria.

Ancora oggi sulla facciata esterna di Casa De Falco è possibile leggere l’epigrafe che suo fratello Giuseppe volle dedicargli.

Giovanni De Falco
Epigrafe – Giovanni De Falco

Di seguito il messaggio inviato da Giacomo Durando, già Presidente del Senato, all’assemblea parlamentare in occasione della morte di De Falco:

Onorandi colleghi. Un recente telegramma da Napoli mi reca la dolorosa notizia che questa mattina stessa alle ore sette cessava di vivere colà il nostro collega Giovanni De Falco, procuratore generale della Corte di cassazione di Roma, nell’età di 67 anni circa, poiché egli era nato in Bracigliano Provincia di Salerno il 18 maggio 1818.

Son troppo noti a voi tutti i meriti segnalati dell’illustre uomo di cui oggi piangiamo la perdita. Il suo eletto ingegno e la sua vasta dottrina gli apersero il cammino ai più alti gradi della magistratura e al seggio che con tanto lustro occupava in questa eccelsa Assemblea fin dal 1865, dove si fece ammirare per la sua valentia scientifica e per l’eloquenza oratoria. Resse in due epoche il Dicastero di grazia e giustizia; la prima dal 31 dicembre 1865 al 20 giugno 1866, e l’altra dal 24 febbraio 1871 al 9 luglio 1873.

Lascia pregevoli scritti a testimonianza delle sue profonde cognizioni giuridiche e della sua operosità. Il Senato, la magistratura ed il paese sono colpiti da una grave perdita colla morte dell’illustre Giovanni De Falco.

Bibliografia e Sitografia:

Giordano T.M., Storia di Bracigliano, Cava de’ Tirreni, Arti grafiche Di Mauro, 1980

Senato della Repubblica: http://www.senato.it

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  1. Gianna Avatar
    Gianna

    Grandissima Mirella complimenti

  2. Antonietta Avatar
    Antonietta

    Complimenti Mirella, hai restituito un quadro esaustivo di questa illustre personalità.

  3. Sonia Grimaldi Avatar
    Sonia Grimaldi

    Complimenti Mirella hai illustrato con maestosa semplicità ma senza trascurare alcun dettaglio una illustre personalità del nostro paese.

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