Marco Nonio Balbo fu uno dei personaggi più celebrati e noti dell’antica città romana di Ercolano. E passeggiando tra le suggestive rovine dell’antica città, è facilmente intuibile l’influenza che questo personaggio, originario dell’antica Nuceria, ebbe al suo tempo.
Nuceria: terra di uomini d’onore
Marco Nonio Balbo, secondo le fonti, nacque nella romana Nuceria, appartenente a una famiglia di cavalieri entrata in Senato. Una città dalla grande storia, che per un certo periodo contese con Pompei il primato di egemonia nella zona.
Nuceria, per intenderci, diede i natali anche a un imperatore romano: Vitellio. Ma le vicende a lui legate non sono propriamente felici. Clicca qui per approfondire!
La terrazza sul mare
Nonostante le sue origini nocerine, Marco Nonio Balbo visse gran parte della sua vita ad Ercolano. Accedendo agli scavi dell’antica città attraverso la passerella principale, si può scorgere alla propria destra una terrazza artificiale che affaccia direttamente sul porto antico. Questa terrazza fu dedicata dagli ercolanesi proprio a Marco Nonio Balbo, che in questo luogo viene in un certo senso “eroizzato”. Un’altra terrazza, al suo fianco, accoglieva il Santuario di Venere.
La statua che si trova attualmente posizionata è una copia di un originale installato dal liberto Marco Nonio Volusiano. Il soggetto indossa gli abiti del condottiero ed assume una postura fiera e autoritaria. Davanti a lui, un monumento funerario con dei geni alati (con le fiaccole rivolte verso il basso in segno di lutto) custodiva al suo interno i resti cinerei (ma è stato ritrovato anche un pezzo del suo dito!) di Marco Nonio Balbo, con tanto di iscrizione marmorea celebrativa.
Una posizione più che privilegiata, verrebbe da dire. La terrazza veniva subito scorta dalle navi che attraccavano al porto di Ercolano. Un privilegio che di certo non veniva concesso a molti! Ma perché Marco Nonio Balbo era così tanto osannato?
Marco Nonio Balbo ed Ercolano
Marco Nonio Balbo ricoprì diversi incarichi: pretore, proconsole della Provincia di Creta e Cirene e tribuno della plebe nel 32 a. C., oltre che partigiano di Ottaviano. Fu proprio il suo aperto sostegno alla politica imperiale di Augusto a garantirgli una serie di onori, favorendo il progetto dell’imperatore di sopprimere definitivamente il preesistente ordinamento repubblicano di Roma.
Ebbe un ruolo importante nella monumentalizzazione della città di Ercolano, restaurando a proprie spese le mura e le porte e costruendo la basilica, in alcuni scritti ricordata proprio come Basilica Noniana.
L’importanza che assunse Marco Nonio Balbo è testimoniata anche dall’alto numero di statue che furono eresse in suo onore. Le fonti ne citano una decina, collocate nei luoghi più rappresentativi dell’antica Ercolano, tra cui il teatro. La stessa iscrizione incisa sulla facciata dell’altare funerario rivolta verso il mare ne è una prova tangibile. Attualmente, alcune di queste statue si trovano all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Insomma, un trattamento di tutto rispetto per un uomo che di certo ha fatto la storia della città di Ercolano!
Fonti
https://www.pompei.it/scavi-ercolano/terrazza-marco-nonio-balbo.htm
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