La rinascita dei monumenti napoletani
Nei primissimi anni dell’ultimo decennio del XX sec., è iniziata a Napoli quello che poi è diventato un appuntamento fisso della primavera napoletana: la manifestazione del Maggio dei Monumenti.
Il “Maggio dei Monumenti” nasce nel 1994, da una costola di Porte Aperte, manifestazione culturale che, giungendo quest’anno alla sua XXIX edizione, a partire dal mese di maggio, apriva al grande pubblico le porte, appunto, di monumenti cittadini generalmente chiusi o sconosciuti.
Le edizioni si sono sempre rivelate un gran successo, tanto da riportare la città di Partenope nell’Olimpo delle città d’arte: proprio recentemente il Times ha incoronato la città tra le mete d’Europa da considerarsi capitali della bellezza, consacrandola ad una vera e propria rinascita.
Tutti gli eventi: il Maggio dei monumenti
Gli eventi del “Maggio del Monumenti” hanno una calendarizzazione ben precisa: s’incomincia l’ultimo fine settimana di aprile, fino ad arrivare al primo weekend di giugno, per l’anno 2023, la calendarizzazione è dal 12 maggio al 4 giugno e, la tematica che farà da filo conduttore è ‘l’aria’, intesa come dimensione dello spazio, anche immaginario, della luce, del movimento e l’aria del mare e del cielo di Napoli.
Agli eventi in calendario, ogni anno ed indipendentemente dalla tematica degli eventi, bisogna segnalare il “Miracolo di maggio” ovvero il prodigio dello scioglimento del Sangue di San Gennaro e la processione delle Statue bronzee del Tesoro della Real Cappella che – dal Duomo – insieme alle ampolle si dirigono verso la monumentale Basilica di Santa Chiara e che avviene il pomeriggio del sabato che precede la prima domenica di maggio.
Maggio dei monumenti e i percorsi turistici tradizionali
Il percorso tradizionalmente consigliato è quello di Spaccanapoli, sebbene tantissime aree cittadine siano intrise di monumenti e momenti di storia patria, anche se spesso si trovano fuori dai circuiti turistici ufficiali.
La lunga passeggiata che inizia dall’obelisco dell’Immacolata in Piazza del Gesù Nuovo e attraversa l’intera strada di Spaccanapoli, immerge il turista in un percorso che lo costringe ad un lungo viaggio nel tempo, attraverso i secoli passeggiando tra chiese e palazzi nobiliari.
Dalla Basilica del Gesù Nuovo, accanto alla cui facciata è esposta la targa che ricorda che il centro storico è Patrimonio Unesco, alla Chiesa di Santa Chiara col grande chiostro maiolicato, proseguendo lungo la strada dei pastori del Natale permanente, lo sguardo si perde su entrambi i lati, poiché è là che sorgono i maggiori monumenti storici ed i maggiori conventi cittadini, custodi di bellezze artistiche ed architettoniche.
Come il complesso monumentale di San Gregorio Armeno custode, secondo fonti orali, delle origini della pastiera e che conserva le spoglie di Santa Patrizia, compatrona della città, alla quale è legato un altro miracolo di liquefazione del sangue, oltre quello già citato del più famoso San Gennaro.
La passeggiata è lunga poco meno di un paio di chilometri e lungo il percorso storia e storia dell’arte si incontrano e s’incrociano con le botteghe artigiane dei maestri presepiali, la cui arte è oramai riconosciuta in tutto il mondo, fino a giungere in piazza San Gaetano.
Maggio dei monumenti: percorsi alternativi
In queste vie si trova la storia plurisecolare della città, scritta sui muri, sulle facciate delle chiese, sui volti delle persone che quotidianamente attraversano queste strade, calcando percorsi che erano state quelli dell’agorà greca prima e dei decumani romani dopo, ciononostante la storia plurisecolare della città permette e consente itinerari che sono spesso fuori o lontani dai circuiti convenzionali e che raccontano pagine di storia cittadina, attraverso monumenti spesso sconosciuti o poco noti e che nascondono scrigni e opere d’arte, come ad esempio Piazza Mercato e la chiesa del Carmine, o le vie dello shopping del Vomero, od anche il piccolo polmone verde dei parchi della collina di Posillipo.
Monumenti e vita di Partenope
La passeggiata lungo le vie e attraverso i monumenti cittadini che ne fanno un vero e proprio “museo a cielo aperto” spesso è intervallata da momenti e abitudini di vita partenopea che coinvolgono anche il turista più attento ed esigente: la poliedricità che caratterizza la città di Napoli, non lascia nessuno indifferente. Diventa per tanto quasi obbligatorio un caffè nei bar cittadini, magari accompagnato da un dolce della tradizione, che delizia palato e passeggiata.
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