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La Reggia di Portici è un capolavoro di architettura settecentesca. Nata come residenza estiva della famiglia reale, oggi è divenuta sede della Facoltà di Agraria dell’Università Federico II.

La storia della Reggia di Portici

La Reggia di Portici venne costruita nel 1738 per volere di Carlo di Borbone e Maria Amalia di Sassonia. Si dice che i sovrani del Regno di Napoli visatorono la villa d’Elboeuf, una preziosa dimora settecentesca di Portici e rimasero così affascinati dal luogo che decisero di costruirvi una residenza estiva. Il progetto venne commissionato all’architetto Antonio Canevari. Gli affreschi realizzati nella villa furono opera di Giuseppe Bonito e le statue in marmo di Carrara, vennero realizzate da Canart. La sua costruzione terminò nel 1742, precedendo l’iconica Reggia di Caserta.

In quel periodo molti aristocratici seguirono il re, così acquistarono terreni e costruirono ville nei distorni della Reggia di Portici, costituendo il complesso architettonico oggi patrimonio dell’UNESCO delle Ville Vesuviane.

Con la dominazione francese tra il 1806 e il 1815 la Reggia di Portici venne arredata secondo il gusto francese. Il nuovo mobilio venne scelto da Gioacchino Murat, il lusso dei nuovi interni rispecchiava l’imponenza e la ricchezza dell’impero governante.

La Reggia di Portici acquisì poi importanza internazionale con la costruzione della prima ferrovia italiana: fu inaugurata il 3 ottobre 1839 e collegava Napoli e Portici.

Dopo l’Unità d’Italia il Palazzo e i suoi giardini vennero assegnati alla Provincia di Napoli per destinarla alla Reale Scuola Superiore di Agricoltura.

Reggia di Portici
Facciata Reggia di Portici – foto dal sito https://www.centromusa.it/it/

I ritrovamenti archeologici

Nel 1758 negli interni della Reggia di Portici venne inaugurato Herculanense Museummeta, un museo in cui vennero conservati i reperti archeologici provenienti da Pompei, Ercolano e Stabia. A Portici, infatti, con gli scavi vennero riscoperti i tesori delle antiche città seppellite dall’eruzione del Vesuvio. Il museo era unico in Europa e costituiva anche un centro di studio e restauro. Ben presto divenne così una tappa obbligata del Grand Tour, un viaggio generalmente intrapreso dagli aristocratici a partire dal XVII secolo, volto all’accrescimento della propria conoscenza.

quadri esposti al Herculanense Museummeta – foto dal sito https://www.centromusa.it/it/

A partire dal 1799 la preziosa collezione custodita al museo della Reggia venne dispersa, ma la maggior parte dei tesori sono oggi conservati al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Dal 2006 grazie a delle proiezioni multimediali è possibile rivedere alla Reggia parte della collezione dell’antico Herculanense Museummeta e osservare quali antiche attività di ricerca si svolgevano in queste sale.

Gli esterni della Reggia di Portici

La Reggia di Portici è ricca di terrazze e balaustre. Al suo esterno degli ampi viali attraversano il giardino inglese e il parco, intitolato al botanico napoletano Giovanni Gussone, conducendo fino al mare. Il Sito reale comprende inoltre due boschi, originariamente destinati alla caccia.

Gran parte dei giardini costituiscono l’Orto Botanico, istituito nel 1872 insieme alla Reale Scuola Superiore di Agricoltura. Una superficie di ben 7400 mq venne riadattata dal primo professore di botanica della scuola, Nicola Antonio Pedicino, per scopi didattici e scientifici. Con la scuola la collezione di piante si accrebbe, vennero raccolti anche materiali botanici e mineralogici, si istituirono laboratori. Del giardino originario attualmente restano gli elementi architettonici, statue e fontane mentre le piante.

Durante la Seconda Guerra Mondiale il sito reale venne utilizzato come base militare e buona parte delle collezioni presenti nell’orto botanico andarono inevitabilmente danneggiate o distrutte. Nel 1948 grazie alla direzione di Valeria Mezzetti Bambacioni vennero riparati i danni causati dallo stazionamento dei mezzi pesanti e la struttura venne rilanciata con un considerevole ampliamento delle collezioni.

orto botanico – foto dal sito https://www.centromusa.it/it/

Oggi l’orto botanico conserva ben 1000 specie di piante e 4000 esemplari, tra le più importanti ci sono le 600 specie di piante del deserto, ma anche esemplari provenienti dal Sud Africa e dal Madagascar.

Con i suoi musei e i suoi ampi giardini la Reggia di Portici è un connubio di arte, storia e natura, un luogo in cui la cultura è sempre stata protagonista.

Laura d’Avossa

Fonti: https://www.centromusa.it/it/real-sito-di-portici.html , http://www.agraria.unina.it/

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