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Il Postino è un film del 1994 diretto da Michael Radford in collaborazione con Massimo Troisi. Fu girato in parte a Procida, che in seguito fu soprannominata “L’isola del Postino”.

È stata l’ultima pellicola a essere interpretata da Troisi. L’attore napoletano morì poche ore dopo la fine delle riprese e ricevette una candidatura postuma per l’Oscar al miglior attore. La storia del film si ispira al periodo vissuto da Pablo Neruda tra Capri e Ischia nel 1952, oltre che al romanzo Il postino di Neruda di Antonio Skármeta del 1986, ambientato su un’isola cilena nel 1969. 

Marina di Corricella

Tra le location del film c’è La Corricella, contrada di Procida nonché caratteristico borgo di pescatori. Si accede all’antico insediamento solo attraverso ripide gradinate, tipiche scale rampanti appoggiate su archi, e il mare.

La Corricella è essenzialmente un porto a disposizione dei pescatori isolani, in cui ci si muove soltanto a piedi o in barca. Fanno da sfondo al borgo numerose case color pastello che degradano man mano, rispondendo al bisogno di edificare su un pendio a ridosso della costa e formando nella loro disposizione un variopinto anfiteatro sul mare. Romanticamente si racconta che i diversi colori delle abitazioni derivino dal desiderio dei pescatori di riconoscere la propria casa dal mare.

L’assenza totale di autoveicoli e le tante reti da pesca disposte sulla banchina permettono facilmente di viaggiare nel tempo. L’arredo urbano della Corricella è infatti costituito, oltre che da panchine moderne, anche dalle sedie impagliate utilizzate dai pescatori per riparare le reti, sparse qua e là a ridosso delle barche.

Marina di Corricella.

Alla Corricella è ambientata l’osteria presso cui Mario Ruoppolo (Massimo Troisi) conosce Beatrice Russo, interpretata da Maria Grazia Cucinotta. Il porticciolo genuino fu scelto per fare da sfondo alla vita di Mario, disoccupato figlio di pescatori. Il protagonista scoprirà poi la poesia consegnando la posta a Neruda. Nel 2010 nel borgo è stata intitolata una piazzetta a Massimo Troisi, in ricordo del film.

Spiaggia del Pozzovecchio e Piazza dei Martiri

Alcune delle scene in riva al mare sono invece ambientate a Pozzovecchio, oggi ribattezzata spiaggia del Postino.

La spiaggia è situata sul versante occidentale dell’isola, sotto il cimitero, e si può raggiungere attraverso la stradina rinominata “Via della spiaggia del Postino”. Il luogo è da vivere nei mesi invernali passeggiando sulla battigia, per poter godere appieno del senso di pace che riesce a trasmettere il paesaggio naturale incontaminato. Qui un altro colore arricchisce la tavolozza dell’isola del Postino: il grigio vulcanico della sabbia, che fa da contrasto all’azzurro delle acque.

Spiaggia del Postino

Altra location è invece Piazza dei Martiri, sede dell’ufficio postale nel film e dove sono girate alcune scene in esterna, tra cui una processione con la Chiesa della Madonna delle Grazie.

Vivere oggi l’isola del Postino

Il Postino, oltre a raccontare la poesia e la storia d’amore che ne deriva, è anche un film politico, con la Democrazia Cristiana e le ideologie comuniste che fanno da sfondo alle vicende.

Procida, Capitale Italiana della Cultura 2022, punta sullo sviluppo turistico e sulla fruizione del suo patrimonio culturale e immateriale, tra cui c’è anche il film dell’artista nativo di San Giorgio a Cremano. A quasi trent’anni dall’uscita nelle sale, Il Postino contribuisce alla visione politica di Procida, raccontando la poesia di un’isola che mette al centro la cultura per il futuro.

La bicicletta poi, resa celebre dal postino che la utilizzava per raggiungere Don Pablo, sta diventando il mezzo ideale per spostarsi sull’isola, dopo anni di eccessivo traffico veicolare, soprattutto nei mesi estivi. La superficie dell’isola del Postino è pari a circa 4 km² e ben si presta a essere collegata attraverso le due ruote. L’utilizzo della bici è stato incentivato e sono attualmente molto diffusi i modelli a pedalata assistita. Cultura quindi, ma anche sostenibilità ambientale, per mostrare il vero volto dell’isola.

Se la poesia non è di chi la scrive ma di chi gli serve, l’incanto di Procida è lì, al largo delle coste flegree, pronto per ispirare tutti coloro che vorranno viverne la magia in libertà.

Riferimenti:

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