Il Pepella è un vitigno tipico della Costiera Amalfitana. Lo si può infatti trovare a Tramonti, Ravello e Scala, tra i Monti Lattari. Deve al suo nome alle caratteristiche del grappolo, formato da alcuni acini di dimensioni normali e da tanti altri molto piccoli, delle dimensioni di un granello di pepe.

Caratteristiche del Pepella

Il vitigno è molto raro. Si trova soltanto in antichi vigneti ed è solitamente piantato con altre varietà autoctone della Costiera Amalfitana, in aree scoscese, dove si è storicamente cercato di utilizzare con saggezza il poco spazio coltivabile. Si presume che la sua introduzione nella Divina risalga alla fine dell’Ottocento.

Far vino, qui, sulle balze dei Lattari, e in quei piccoli squarci di terra strappati alla roccia, ha sempre significato raggiungere un sapiente dosaggio tra le uve allevate: una composizione che non aveva regole fisse, ma che di volta in volta venivano suggerite dai diversi esiti della vendemmia.

(Nino D’Antonio; Costa d’Amalfi, borghi di vini; 2005)

Il grappolo d’uva è mediamente lungo, formato da acini di grandezza non uniforme. La difformità nella dimensione negli acini è dovuta all’acinellatura, fenomeno per il quale alcuni acini in un grappolo rimangono piccoli, mentre altri crescono regolarmente. La buccia è di colore verde gialllo.

Il suo grappolo è inoltre spargolo, cioè aperto, con acini radi. Manca quindi di densità e compattezza. Il “distanziamento sociale” degli acini, insieme allo spessore delle bucce, ha reso il Pepella particolarmente resistente alla botrite, pericolosa malattia della vite. È stato comunque abbandonato da molti viticoltori, poiché sensibile ad altre malattie e per i modesti risultati in termini di produzione.

pepella vitigno tramonti
Pepella coltivato dall’Azienda Agricola Biologica Monte di Grazia, a Tramonti.

Un viaggio sensoriale attraverso il vino

Il Pepella è un vitigno complementare. Insieme ad altre varietà locali, come Biancatenera, Biancazita e Ripolo, contribuisce alla DOC Costa d’Amalfi Bianco, sottozone Tramonti e Ravello. Il vino è di un colore giallo paglierino, con riflessi verdolini. Risulta inoltre fruttato al naso, con note di miele, albicocca e frutta esotica.

Il vitigno riesce a comunicare emozioni sensoriali che vanno poi anche oltre la degustazione del vino a cui concorre. Osservarlo è infatti un viaggio nel tempo, ammirando la resistenza di un vitigno anomalo che non si arrende alle difficoltà, ma che anzi prova a farne il proprio punto di forza. Una piccola opera d’arte realizzata dalla natura attraverso gli eroici vignaioli dei Monti Lattari.

Assaggiare il vino prodotto attraverso il Pepella ci proietta nella bellezza vivida della Costiera Amalfitana. I sapori conquistano il palato e l’olfatto, mentre noi ci troviamo senza difese di fronte allo spettacolo della natura.

Panorama di Tramonti, con il mare della Costiera Amalfitana in lontananza.

Tra i tanti granelli dei Monti Lattari

Il Pepella non fa altro che raccontare il territorio attraverso i suoi acini sparsi. I Monti Lattari racchiudono infatti decine di gemme nascoste in angoli remoti, tra coltivazioni evolutesi nei posti più impervi e borghi costieri rampicanti tra terra e mare.

La catena montuosa della penisola sorrentina ha inoltre impedito che si generasse un’elevata densità abitativa nell’area, come invece successo nei territori limitrofi, da Castellammare di Stabia a Cava de’ Tirreni. Le località montane e la Costiera Amalfitana sono infatti un territorio di difficile accesso, caratterizzata da numerose cime e dalle maestose rocce che si immergono a strapiombo nel mare.

Tra le curve delle strade che attraversano i Monti Lattari si nascondono bellezza e diversità. Tante realtà distanti nella loro simbiosi: Amalfi, un tempo potente repubblica marinara, la mondana Positano, villaggi di pescatori come Cetara, i sentieri mitici e i nuclei montani di Tramonti e Scala dalla tradizione contadina, tra caseifici, agrumeti e vigneti. Numerosi granelli, piccolissimi, piccoli e grandi, tutti lì in unico grappolo da ammirare in quei rari momenti che permettono di intuirne l’insieme.

Riferimenti:

Si ringrazia l’Azienda Agricola Biologica Monte di Grazia (Tramonti) per le immagini del Pepella.

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