La Chiesa dei Cristallini ha riaperto nell’agosto del 2023 nel Rione Sanità, arricchita da bellissimi murales e dipinta con varie tonalità d’azzurro grazie ad alcuni grandi artisti e ai ragazzi del quartiere. Ora la “chiesa azzurra” è aperta al pubblico dopo 40 anni di chiusura.
Chiesa dei Cristallini: la riapertura dell’edificio
La costruzione originale della chiesa risale al 1851 per la Casa d’Asilo di Santa Maria Maddalena, impiegando strutture preesistenti di proprietà del ritiro delle Pentite di San Raffaele a Materdei. Tale recupero è reso possibile grazie alle donazioni private e agli spettacoli di beneficenza tenuti al Teatro San Carlo ed il Teatro del Fondo. Il luogo di culto si trova nel quartiere Sanità, amministrato dalla III Municipalità del comune di Napoli.
La facciata presenta un timpano triangolare, il portale è sormontato da un timpano orizzontale con volte, l’interno è dotato di una navata unica con volta a botte, con l’altare che ritrae la Maddalena.
La struttura fu danneggiata da un bombardamento nel 1943. Dopo anni, la Parrocchia di San Severo ha deciso di farsi carico della gestione della chiesa, riprendendo gli spazi ormai oggetto di ingiustizie sociali, al fine di dare vita ad un progetto di rivalutazione urbana.
Chiesa dei Cristallini: la rinascita nel 2023
Il restauro fa parte di un progetto chiamato “Luce al Rione Sanità“, avviato nel 2021 dalla cooperativa La Paranza, insieme ad altre realtà come la Catacombe di San Gennaro, quelle di San Gaudioso e la Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi (oggi ospita lo Jago Museum). L’altare della chiesa è adornato con la prua di una barca di migranti, opera del coinvolgimento di due detenuti del carcere di Secondigliano.
Questa cooperativa ha attivato dei workshop artistici rivolti a 60 ragazzi presentando attività teoriche, laboratori condotti da artisti e rappresentanti di alcuni ambiti come pittura, cinematografia, fotografia e conoscenza del territorio. La chiesa, tra l’altro, è protagonista anche del progetto “Metamorfosi“. Alcuni obiettivi di questo progetto sono il contrasto alle diseguaglianze, l’inserimento nel mondo lavorativo di giovani in situazioni di fragilità, la valorizzazione dei beni culturali grazie all’intervento del terzo settore e la rigenerazione urbana di contesti marginalizzati.
Gli artisti per il Rione
Gli artisti che hanno preso parte ai lavori e che hanno ridipinto gli interni sono Tono Cruz, Mono Gonzàlez e Giuliana Conte, oltre all’enorme aiuto da parte dei ragazzi del quartiere. I murales sono accompagnati anche da un‘opera sonora di Ennio Morricone, “La voce dei sommersi”, un dono da parte della fondazione Casa dello Spirito e delle Arti. Morricone restò profondamente scosso dal naufragio avvenuto nell’ottobre del 2013 sulle coste di Lampedusa, nel quale persero la vita molti migranti. Compone allora una partitura di cinque minuti che unisce il rumore delle onde minacciose alla sua voce, che si immedesima in un migrante in fuga.
Tono Cruz è in realtà un pedagogista che si dedica anche all’arte (particolarmente ai murales) ed originario di Gran Canaria. Mono Gonzàlez, chiamato anche El Mono, è un artista e scenografo cileno e i suoi murales sociali sono noti in tutto il mondo. Di grande bellezza è il contributo di Giuliana Conte, creatrice dei ritratti ondeggianti che accompagnano la navata della chiesa. Le decorazioni interne rappresentano i volti della gente del quartiere che raccontano in che modo, col tempo, sono riuscite a trasformare le loro paure in coraggio.
Il progetto “Metamorfosi”
Un progetto culturale e di conoscenza fondato in partenariato con la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti dell’amico Arnaldo Mosca Mondadori. Nato col l’intento di trasformare il dolore in una speranza, come il legno delle barche proveniente da Lampedusa che diventa parte di nuovi strumenti musicali. Questi hanno prodotto dei suoni estremamente limpidi, il progetto ha l’obiettivo di far suonare gli strumenti ad orchestre straniere e italiane, fondando “L’orchestra del Mare“.
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