Chiusa con un cancello e una transenna, alle spalle di un edificio fatiscente di epoca recente. Questo è il quadro attorno alla strada romana della Mostra d’Oltremare, un pezzetto che si ritiene sia parte dell’antica Via Puteolana, la strada che collegava Napoli con Pozzuoli.
La strada romana della Mostra d’Oltremare
Se non fosse stata costruita la Mostra d’Oltremare, con un po’ di malignità, potremmo dire che molto probabilmente questa strada sarebbe stata persa irrimediabilmente. Fu infatti una scoperta casuale avvenuta nel 1939, mentre si ponevano in essere i lavori di sistemazione dei giardini monumentali dell’impianto fieristico. Durante le attività di scavo, infatti, cominciarono ad emergere alcuni basoli in pietra lavica dalla forma troppo regolare e ben sistemata per essere lì casualmente. Poi fu trovato un pezzo di acquedotto. E infine un mausoleo romano in pessime condizioni, che si trovava al fianco della strada. Questo avvalorò immediatamente l’ipotesi che si trattasse di un asse viario importante dell’epoca romana, dato che era usanza antica quella di mettere i monumenti funerari ai lati delle strade principali. Un esempio lo abbiamo con lo Scudillo e la Conocchia, che oggi non esiste più.
Oltretutto la scoperta della strada romana della Mostra d’Oltremare era perfettamente compatibile anche con i vari reperti romani trovati in zona, come le terme di Via Terracina, non molto lontane da lì.
Modifiche al progetto
Vincenzo Tecchio, il commissario della Mostra d’Oltremare, decise subito di richiedere una modificazione al piano iniziale: chiese infatti di restaurare e porre in essere una piccola area museale che, nell’ottica della propaganda fascista, cadde proprio a fagiolo per sottolineare ancora di più il valore della “romanità” che doveva rappresentare la futura Mostra coloniale delle terre d’Oltremare.
In realtà, però, l’ente fieristico durò pochissimo: durante la II Guerra Mondiale fu occupato dagli Americani e diventò un accampamento militare, poi fu occupata dagli sfollati dei bombardamenti.
Infine, dopo cinque anni di abbandono e devastazioni, l’archeologo Amedeo Maiuri si occupò personalmente della ricostruzione e del restauro della strada e del monumento romano.
La Via Puteolana, da Chiaia a Pozzuoli
Stando agli studi di Amedeo Maiuri, con buona probabilità quella strada romana della Mostra d’Oltremare era in realtà un pezzo della Via Puteolana, l’asse viario romano che collegava Neapolis con la più importante e famosa Puteoli. La strada cominciava con l’attuale Via Chiaia, che era il letto di un fiume sparito, e proseguiva costeggiando la spiaggia dell’omonimo quartiere. Poi attraversava la Crypta Neapolitana, si dirigeva verso Pozzuoli passando per le campagne di Fuorigrotta. C’è anche una particolarità: sul basolato sono ancora presenti i segni delle ruote dei carri che percorrevano la strada.
Ben diversa era l’altra strada, la Puteolis Neapolim per Colles, che invece passava per il casale di Antignano e Capodimonte e oggi sopravvive in piccolissimi tratti come Via Belvedere o Via Cifariello.
Ed oggi è lì, un piccolo tracciato di strada tutt’altro che muto: ci racconta con la sua presenza una civiltà straordinaria che ha urbanizzato il nostro territorio più di duemila anni fa.
-Chiara Sarracino
Riferimenti
Alfredo Buccaro, Giancarlo Alisio, Napoli Millenovecento, Electa, 2000
Mostra D’Oltremare Napoli – Congressi, fiere e spettacoli (mostradoltremare.it)
Leave a Reply