La ciliegia di Bracigliano è un frutto dal sapore inconfondibile, coltivato prevalentemente nella provincia di Salerno. La sua consistenza, il colore e la sua storia sono tutti elementi fondamentali che la rendono unica. Non è affatto un caso che è stata insignita del marchio di Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.).
Scopriamo le sue origini e le sue principali caratteristiche!
La storia della ciliegia di Bracigliano
La zona di produzione della ciliegia di Bracigliano comprende l’intero territorio di diversi comuni nella provincia di Salerno (Baronissi, Bracigliano, Calvanico, Castel San Giorgio, Cava de’ Tirreni, Fisciano, Mercato San Severino, Pellezzano, Roccapiemonte, Siano) e Avellino (Contrada, Forino, Montoro, Moschiano).
La coltivazione del ciliegio in queste zone risale a molti secoli fa. Diversi atti notarili ne parlano già a partire dal 1556. In questi documenti si attesta l’importanza che assumeva nella società la fase di raccolta della ciliegia di Bracigliano. Nel 1714, il notaio Matteo Milone testimonia indiscutibilmente la coltivazione intensiva del ciliegio e, in anni più recenti, la reputazione della ciliegia di Bracigliano è dimostrata da tutta una serie di materiale, pubblicitario, storico, video, cartaceo. Un legame che perdura da secoli.
La cerasicoltura appare quindi una realtà consolidata nel territorio, con ampie coltivazioni in grado di fornire importanti redditi agricoli.
Ma quali sono le caratteristiche della ciliegia di Bracigliano? E come si distingue da tutte le altre?
Come riconoscerla?!
La ciliegia di Bracigliano appartiene alla varietà locale “Spernocchia“, che matura intorno alla seconda decade di giugno. Nello stesso territorio viene coltivata anche quella “di Siano“, dall’omonimo comune, detta anche “Pagliaccia” o “pazzaccia“. Le due varietà rappresentano il contributo della provincia di Salerno al ricco e variegato mondo della cerasicoltura.
La buccia della ciliegia di Bracigliano ha un colore brillante, con sfumature che vanno dal rosso scuro all’amaranto. La polpa, invece, è di colore rosso vivo e intenso. Si tratta di un frutto medio-grosso, dal calibro minimo ammesso di 20 mm.
Il sapore dolce-acidulo fruttato, delicato e gradevole, la polpa succosa e la resistenza rendono la ciliegia di Bracigliano un prodotto immediatamente identificabile. Il maestro pasticciere Sal De Riso ne spiega il suo utilizzo all’interno della preparazione dei suoi famosi dolci. Video della pagina “Gal Terra è Vita“.
Il successo di un prodotto di qualità
L’importanza che ricopre la ciliegia di Bracigliano nel suo territorio è chiara ed inequivocabile. Non solo sotto il punto di vista economico e commerciale, ma anche sotto quello identitario. Da anni, infatti, si tengono numerose fiere e sagre con cadenza annuale.
Basta prendere in considerazione un solo dato: nel Salernitano, negli anni ’50, si produceva un terzo delle ciliegie della Campania che, all’epoca, era di gran lunga la prima regione cerasicola italiana.
Proprio dal comune di Bracigliano è partita la proposta per il riconoscimento della ciliegia di Bracigliano come prodotto I.G.P. Il Comitato promotore, infatti, ha avanzato la candidatura, resa effettiva con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – Serie Generale n. 14 del 19 gennaio 2021. E così, nel mese di gennaio 2023, la ciliegia di Bracigliano è stata inserita nel registro delle Indicazioni Geografiche Protette (I.G.P.).
La ciliegia di Bracigliano è un valore aggiunto del territorio salernitano e avellinese. Una bontà dalla grande storie da assaporare… una dopo l’altra!
Bibliografia
- G.U. Serie Generale – martedì 19 gennaio 2021 – anno 162 n. 14
- G. ALFANO – I frutti dell’Agro: alla scoperta delle Ciliegie di Bracigliano – in “Terra Mia” n. 56
Sitografia
http://www.agricoltura.regione.campania.it/tipici/tradizionali/ciliegia-bracigliano.html
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