Periodo di Natale e di cosa parliamo? Di un culto tipico del periodo pasquale. Ma poco importa! Il culto della Madonna dell’Arco possiamo definirlo come un “culto sempreverde”.
Questi ha un’origine molto originale, che probabilmente nessuno, o quasi nessuno, conosce.
Catapultiamoci nel XV secolo. Campo di bocce. Un gruppo di ragazzini.
Il lunedì di Pasquetta, un allegro ed irruento gruppo di ragazzini giocava tranquillamente a bocce nel campetto dell’oratorio, sotto lo sguardo vigile della Madonna ritratta con Bambin Gesù e posta in un’edicola al di sotto dell’arco di un acquedotto (da qui il nome Madonna dell’Arco).
I ragazzi giocavano proprio lì e cercavano tutti quanti di avvicinarsi il più possibile ad un albero posto nelle loro vicinanze, per decretare il vincitore della gara di bocce. Vi era uno di loro in particolare che, dopo essersi a lungo vantato delle sue capacità di ottimo giocatore, finì col perdere rovinosamente. Tutti lo deridevano, ma egli non poteva e non voleva in alcun modo accettare quella imbarazzante sconfitta.
Preso dalla rabbia e dallo sconforto sferrò, con tutte le forze che gli erano rimaste, la boccia in aria, proprio quella boccia che aveva decretato la sua sconfitta.
Ma proprio in quel momento accadde qualcosa di inaspettato: la boccia scagliata dal giovane contro la parete, in realtà, andò a colpire proprio l’effige della Madonna, le colpì la guancia e quella miracolosamente iniziò a sanguinare!
Ma le voci girano in fretta e ben presto tutti seppero di quel miracolo, provocato dal lancio di un ragazzino arrabbiato.
La notizia del miracolo, però, ebbe risvolti negativi per il giovane: egli, infatti, fu additato come un sacrilego e venne immediatamente impiccato proprio all’albero usato fino a poco prima come traguardo per le loro bocce. E lì vi fu un altro evento strano: quell’albero si rinsecchì immediatamente, con il corpo ancora penzolante. Questo, però, non fermò le folle di fedeli che accorrevano sempre più numerosi ad ammirare la “loro” Madonna. Tant’è che, a causa delle innumerevoli genti, l’effige della Madonna fu posta in una teca per proteggerla e lì tutti pregavano.
Fu così, da quella Madonna sanguinante, che ebbe origine il culto della Madonna dell’Arco e la tradizione dei fujenti ancor’oggi molto sentita.
–Cristina Bianco
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