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A Napoli c’è un vero e proprio culto di Maradona.

D’altronde, possiamo dire che Diego Armando Maradona è un uomo discusso (forse anche discutibile in alcuni aspetti). Ma è indiscussa la sua genialità sportiva tanto quanto è indiscussa la sua fama popolare nel cuore dei napoletani. Questa fama è cresciuta, si è gonfiata, elevata, eternizzata, e si è regolarmente costituita trasformandosi in un culto. Un culto extra-liturgico. Un culto come tanti nella tradizione popolare campana e meridionale.

Tutti i culti extra-liturgici hanno segmenti comuni, punti di contatto e di affinità. Banalizzando all’estremo consistono nella devozione verso un personaggio che – per i suoi meriti, i suoi poteri, la sua forza carismatica e dunque grazie ai suoi presunti miracoli o grazie agli eventi straordinari di cui è costellata la sua vita – merita di essere venerato. Così come si venerano i santi. Si costituisce una vera e propria liturgia che contempla preghiere, pellegrinaggi, ex-voto, stendardi, inni e processioni.

Al tempo della miseria, in quel grande ghetto che fu il Meridione prima che sopravvenisse la società dei consumi, esistevano tantissimi culti popolari prevalentemente nelle periferie e nei contadi. Ma anche nelle città, soprattutto a Napoli.

Culto di Maradona Quartieri Spagnoli
C’è un vero e proprio culto di Maradona ai Quartieri Spagnoli

Il culto di Maradona fra gli eroi popolari

Maradona è un grande esempio di culto e di idolatria popolare. Ma non è che l’estremo epigono di una tradizione millenaria che annovera esempi clamorosi. Per esempio Virgilio che divenne, per i napoletani, un mago straordinario in grado di reggere con la sua potenza le sorti della città. Tanto è vero che gli si attribuisce la collocazione del famoso uovo nelle fondamenta del Castello, che perciò è detto dell’Ovo, costruito sull’isolotto di Megaride: “quando l’uovo sarà distrutto Napoli sprofonderà“. A Virgilio furono dedicate addirittura delle litanie, sulla falsariga di quelle lauretane.

La grandezza di Maradona, nella Napoli degli anni Ottanta – protesa al nuovo ma ancora ancorata all’antico – è riuscita a riviltalizzare la tensione popolare. Dopo di lui più nessuno è stato in grado di assurgere al ruolo di dio. E per nessuno più si è eretto un altare popolare e religioso per esporre il capello riccio di un santo vivo che ha miracolato il calcio con un colpo di scarpetta.

culto di maradona
Il capello miracoloso: un esempio bellissimo del Culto di Maradona a Spaccanapoli

Ora pro nobbìs, tutt’a mme e nient’ a iss.

Diego glorioso
Diego potente
Diego degno di onore
Diego degno di amore
Specchio della forza
Porta dello stadio mistico
Torre azzurrissima
Rifugio dei tifosi
Re dei calciatori
Tempio della calcistica grazia

-Alessandro Basso

*A mio fratello Cipriano Basso, tifoso per eccellenza. Con pregi e difetti. Parolacce e volgarità comprese, come ai tempi del “Cin Cin Bar”.

Una tabella con tutti i gol di Maradona

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