Piedimonte Matese è una tranquilla cittadina in provincia di Caserta. Il suo nome fa proprio riferimento alla sua ubicazione ai piedi del Monte Matese, molto vicina al confine con la regione Molise. L’origine del suo nome deriva dal latino, infatti, pedes de monte, ai piedi del monte, anche se in passato il nome era “Piedimonte d’Alife”.
Oggi, fa parte del territorio del Parco regionale del Metese e questa sua posizione strategica in una grande area naturale fa in modo che sia il punto di partenza non solo per lunghi trekking nella natura, ma anche per passeggiate cittadine alla scoperta di tesori artistici che non si possono ignorare.
Non è raro vedere, sopratuttto in estate, scout e turisti lungo i sentieri e le stradine di Piedimonte Matese.
Prima di iniziare il nostro viaggio, consigliamo di arrivare a Piedimonte Matese con il trenino dell’ex Ferrovia Alifana, sarà come ritornare indietro nel tempo e riassaporare un passato che a volte ritorna e che bisogna valorizzare.
Arrivati al capolinea, iniziamo la nostra passeggiata per Piedimonte Matese.
1. Museo Civico “Raffaele Marrocco”: arte a Piedimonte Matese
Il Museo Civico “Raffaele Marrocco” è ospitato nel complesso domenicano dell’ex Convento di San Tommaso D’Aquino e in esso è possibile ammirare i preziosissimi reperti archeologici rinvenuti nel territorio di Piedimonte Matese. In esso possiamo vedere reperti di origine preistorica, sannitica, romana, medievale, barocca e ottocentesca, quadri, maioliche e una natività.
La maggior parte dei reperti sannitici sono stati rinvenuti nell’area del Monte Cila, dove sono ancora presenti resti di mura megalitiche, altri invece nelle zone dall’antica Allifae a Telesae. Si tratta principalmente di ex voto in terracotta che rappresentano parti del corpo umano, oggetti della vita quotidiana, statuette di animali e tanto vasellame, che veniva sepolto insieme al defunto.
E’ stato rinvenuto nella zona del Monte Cila una statuetta di bronzo di Ercole, protettore delle greggi. Altri reperti sono fibule, anelli, braccialetti e orecchini.
Al primo piano invece troviamo reperti di epoca risorgimentale e relativi alle due guerre mondiali, mentre le bambole indossano i costumi tipici di alcuni paesi del Massiccio del Matese e furono commissionate dal fondatore del museo, Raffaele Marrocco.
2. Chiesa di San Biagio
La Chiesa di San Biagio è una chiesa in stile tardo-gotico, venne edificata tra la fine del XIV secolo e l’inizio del XV secolo, per volere della famiglia Iacobucci e dal 1926 è diventata Monumento nazionale.
La chiesa di San Biagio presenta un’unica navata e possiede eleganti affreschi che rappresentano la vita del giovane Gesù e i Miracoli di San Biagio, realizzati da un pittore ancora ignoto che era seguace del pittore romano Pietro Cavallini. Purtroppo, una parte dei due cicli pittorici è andata persa in quanto nelle pareti sono state aperte alcune finestre.
3. Palazzo Ducale di Piedimonte Matese
Un tempo cuore pulsante della vita politica di Piedimonte Matese e appertenuto alla famiglia Gaetani, una delle famiglie più potenti e ricche non solo del Regno di Napoli, ma anche dello Stato della Chiesa, e che è stata feudataria anche di Piedimonte Matese, dal 1383 fino all’eversione della feudalità, avvenuta nel 1808 per volere del re di Napoli Gioacchino Murat, oggi il loro palazzo è in parte di proprietà della provincia di Caserta ma è purtroppo visitabile solo dall’esterno.
Il palazzo ducale è stato rimodernato tra il 1700 e il 1714 ma preserva ancora alcuni elementi della precedente costruzione, come alcune finestre ogivali, un portale e gli stucchi seicenteschi mentre un altro portale risale al quattrocento ed è in stile durazzesco.
All’interno del palazzo, è presente un cortile con un teatro e una fontana in travertino.
Bibliografia
A.A.V.V., MUCIRAMA, Museo Civico Raffaele Marrocco, Piedimonte Matese, Effatà, 2015
A.A.V.V., Piedimonte Matese, guida turistica, Piedimonte Matese, Effatà, 2015
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