Tutti conosciamo la Castel Volturno moderna. Un luogo di villeggiatura e di stabilimenti balneari. Questo piccolo comune della provincia di Caserta, sorge infatti sulla costa tirrenica e da anni è meta di chi vuole abbronzarsi per qualche ora o staccare o allontanarsi dalla città per qualche giorno. A 35 chilometri da Napoli, questo piccolo comune, il cui nome trae origine dal fiume Volturno che ne lambisce il territorio, era caratterizzato da un castello medievale che dominava e definiva l’orizzonte.

Ma Castel Volturno è molto di più che case vacanza e ombrelloni, ma è un vero e proprio tesoro di storia, cultura e emozioni che attraversano i secoli.

Castel Volturno: una storia millenaria

In quest’area ha sede un patrimonio culturale, e archeologico soprattutto, che sorvola i millenni: dalle prime testimonianze di vita che qui hanno prosperato tra onde e boschi costieri all’era contemporanea. Castel Volturno è stata, infatti, abitata sin dalle epoche preistoriche, di cui custodisce tracce del passato.

La rilevanza storica di Castel Volturno ha radici profonde: l’area fu originariamente abitata dagli Opici prima e poi dagli Etruschi, che fondarono la città di Volturnum. Successivamente divenne un insediamento per gli Osci, entrando a poco a poco nell’orbita greca e romana.

La città era un vero e proprio emporio, che comprendeva i beni prodotti dalla valle del Volturno. Durante la seconda guerra punica, i Romani rinforzarono le mura della città per proteggere la loro flotta in transito verso la città di Capua.

Castel Volturno nel Medioevo

Nel Medioevo, Castel Volturno vide la diffusione del Cristianesimo, grazie a San Castrese, che nel V secolo stabilì la città come sede vescovile.

Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, le invasioni barbariche e il crollo del Ponte Domiziano fecero perdere a Castel Volturno il prestigio acquisito. L’area soffrì di devastanti distruzioni per gli attacchi dei Saraceni nell’841 e gradualmente fu abbandonata.

Nel IX secolo, il vescovo longobardo Radiperto ricostruì un castello fortificato sui resti dell’originario Ponte Domiziano e restaurò una chiesa che ospitava le spoglie di San Castrese. Nel corso dei secoli, il castello era passato di famiglia in famiglia, ondeggiando tra il prestigio di famiglie nobili e il potere di quelle ecclesiastiche, tra le quali l’Arcidiocesi di Capua, l’Abbazia di Montecassino e lo stesso Regno di Napoli.

Castel Volturno Torre Patria
Torre Patria

La città nel XIX secolo

Castel Volturno rimase sotto il controllo della città di Capua fino all’abolizione del feudalesimo nel 1806.

Nel corso del XX secolo Castel Volturno subisce una significativa trasformazione: durante il regime fascista viene completata la Via Domiziana e ricostruito un nuovo ponte sul fiume Volturno. La città assistette così ad un rapido sviluppo urbano, che vide nel corso del Novecento il sorgere di resort turistici come Pinetamare e Baia Verde, grazie ai 25 chilometri di spiaggia protette dai 10 chilometri di boschi costieri.

Castel Volturno Scipione l'Africano
Scipione l’Africano libera Massiva, Giambattista Tiepolo (Walters Art Museum, Baltimora)

Patria di Scipione l’Africano

Qui, secondo alcune testimonianze storiche, avrebbe vissuto persino Scipione l’Africano, il celebre generale romano noto per aver sconfitto Annibale nella seconda guerra punica. Dopo aver rifiutato gli onori di Roma, accusato di essersi appropriato di somme enormi ricevute da Antioco il Grande senza fornire rendiconti all’Erario della Repubblica, Scipione si sarebbe ritirato proprio a Liternum, e qui avrebbe trascorso il resto dei suoi giorni fino alla morte, avvenuta nel 183 a.C.

La sua tomba sarebbe posta su di una collina che si affacciava sul mare. Celebre diventerà la sua frase “Ingrata patria, non possidebis ossa mea”, ovvero “Patria ingrata, non avrai le mie ossa”. E qui, infatti, ci sarebbe anche la tomba del valoroso condottiero, composta da una colonna e un’epigrafe, distrutta in seguito da un terremoto del XV secolo. Ma il sito, ancora oggi, è noto come “Colonna di Scipione”, luogo che evoca il coraggio ma anche l’indipendenza del generale che aveva combattuto per quella stessa Roma cui avrebbe rinunciato.

Castel Volturno oggi

Oggi l’area vive un momento storico difficile, legato alle attività criminali, ma è anche uno dei luoghi del calcio italiano, e partenopeo in particolare: è qui, infatti, che ha sede il Konami Training Center, centro sportivo di proprietà privata dato in concessione alla società calcistica italiana SSC Napoli.

Ma Castel Volturno non è privo di luoghi di interesse da un punto di vista architettonico: dalla Chiesa dell’Annunziata, nel centro storico, edificio religioso del XVI secolo, alla Cappella di San Castrese, patrono della cittadina, passando per la Cappella di San Rocco, costruita nel 1766 il cui culto è legato alla protezione contro le epidemie.

La storia di Castel Volturno è ricca di bellezza ed è un luogo che meriterebbe maggiore attenzione: dalle radici romane ai castelli medievali, passando per l’epoca razionalista, questa cittadina offre una stratificata storia che ha attraversato anche Napoli. Nonostante le difficoltà e le piccole grandi sfide quotidiane da affrontare, Castel Volturno rimane un’area di grande interesse storico e culturale.

Bibliografia

Castel Volturno: la storia, la cultura, i monumenti, le famiglie, Alfonso Caprio

Storia di Roma. 1. Dalle origini ad Azio, Giovanni Brizzi

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