Tenetevi sempre liberi per i primi week end di luglio: la meta in cui andare è Cava dei Tirreni, approfittandone anche per gettare uno sguardo alla costiera amalfitana, di cui Cava è considerata la “porta verde”.

Vi aspetta una duegiorni che vi porterà dritti dritti nel 1460, con la Disfida dei Trombonieri, una sorta di palio che schiera i colori di otto casali, (Santissimo SacramentoFilangieriBorgo Scacciaventi-CroceMonte CastelloSanta Maria del RovoSant’AnnaSant’Anna all’Oliveto, Senatore) suddivisi in 4 distretti.

La Disfida dei Trombonieri, rievocazione storica e gara di sparo

La battaglia di Sarno ed il debito di Re Ferrante

Vedrete gli Sbandieratori, i Cavalieri della Pergamena Bianca e, infine, i Trombonieri che daranno vita ad una gara di sparo a cronometro, imbracciando gli storici tromboni, rivisitazione locale dei più famosi archibugi o spingarde.

Ma andiamo per ordine: cosa accadde nel 1460 di così importante da meritare addirittura due giorni di festeggiamenti, nel primo fine settimana di luglio? Una battaglia, ovviamente: il 7 luglio 1460 è la data della “rotta di Sarno”. Nella selva di Longola, lungo il fiume Sarno, appunto, si scontrarono, da un lato, le truppe di re Ferrante, al secolo Ferdinando I d’Aragona, re di Napoli, dall’altro quelle del duca Giovanni d’Angiò, le cui brame sul trono partenopeo erano caldeggiate dai baroni napoletani che avevano visto ridimensionare – e di parecchio – le loro pretese proprio da re Ferrante.

Dopo lo sbarco a Castellammare, l’angioino duca Giovanni si accampò vicino al Castello di Sarno, mentre Ferdinando era piazzato strategicamente nella selva di Longola, assediando il nemico impedendogli di procurarsi il cibo per i cavalli (e anche per i cavalieri).

Una versione storicamente poco accreditata

Il duca sperava di conquistare il Castello ma, nonostante alcuni successi iniziali, fu costretto a battere in ritirata quando cinquecento cittadini, provenienti dalla città di Cava, intervennero in favore di re Ferrante, cambiando il corso della battaglia. Ovviamente erano armati, si presume, di tromboni, un’arma da fuoco ad avancarica che si rifà all’ancora più antico archibugio.

Per sdebitarsi re Ferdinando premiò la città, consegnando al primo cittadino una “pergamena bianca” come ringraziamento per l’aiuto ricevuto e dichiarandosi disposto ad esaudire qualunque richiesta provenisse da Città della Cava. Nessuno, però, nei secoli dei secoli, vi iscrisse mai richiesta alcuna. E la pergamena, da allora, riposa intonsa in una sala speciale del Palazzo di Città di Cava dei Tirreni.

Qualche purista storico avrà certo da ridire, in merito agli avvenimenti fin qui raccontati: che Cava de’ Tirreni non aveva 500 uomini in armi da inviare in soccorso di nessuno, per esempio; o che la pergamena non reca né l’intestazione con le insegne regali, né altro di preciso che ne motivi la donazione. Ma come sia andata veramente conta ben poco, davanti allo spettacolo che, ogni anno, dal 1974, riporta la città a quel favoloso medioevo, fatto di diavoli, bisatti, cavalieri di ventura e invasioni un giorni sì e l’altro pure.

Otto casali per quattro distretti – scopriamo La Disfida dei Trombonieri

Per celebrare questi straordinari eventi, ogni anno ecco che la città si trasforma in un borgo del XV secolo: velluti e broccati sono indossati da un migliaio di figuranti in costumi d’epoca, superbi cavalieri sfilano in parata su magnifici animali, sbandieratori esibiscono le insegne che indosseranno i trombonieri delle quattro contrade (distretti) aragonesi cittadine –  Pasculanum, Mitilianum, Sant’Adiutore e Corpo di Cava – sfidandosi in una gara di sparo per accaparrarsi la contesa Pergamena bianca.

Disfida dei Trombonieri 2023

Il corteo e domenica la Disfida dei Trombonieri, la gara di sparo

L’appuntamento comincia il sabato, solitamente verso le 19:00 – quando il sole non è più rovente e rende sopportabili perfino gli abiti di foggia medievale – con il corteo storico, lungo il corso “porticato”. Trascorsa la notte in uno dei tantissimi “ricoveri per viandanti”, oggi hotel pluristellati e prestigiosi B&B, sempre intorno alle 19:00 della domenica, allo stadio comunale Simonetta Lamberti, ecco andare in scena il momento clou di questo evento: la disfida dei Trombonieri. “Gara di sparo tra archibugieri”, recita il claim del manifesto di questa ultima edizione. In palio, si diceva, niente dei meno che una copia della ambita pergamena.

Otto casali corsero in aiuto di re Ferrante ed otto casali si sfidano ogni anno: Santa Maria del Rovo e Senatore per il distretto Pasculanum; Santissimo Sacramento e Filangieri per quello di  Corpo di Cava; Borgo Scacciaventi-Croce e Monte Castello per la contrada (distretto) Mitilianum; Sant’Anna e Sant’Anna all’Oliveto, infine, per il distretto Sant’Adiutore.  Sotto esame, la maestria dei trombonieri cavesi – 36 per ciascun casale – su un fronte di battaglia virtuale.

Velocità, precisione nei movimenti, perizia nel maneggiare un’arma caduta in disuso da più di 500 anni: la vittoria arride al casale che esegue la batteria di sparo nell’intervallo di tempo predefinito e sorteggiato, caricando l’arma nel minor tempo utile a disposizione e, infine, incorrendo il meno possibile nelle penalità sanzionatorie previste dal complicatissimo regolamento.

Il casale vincitore riceverà una copia in argento della Pergamena ed avrà l’onore di introdurre l’evento l’anno successivo, ormai entrato, di diritto, a far parte Settimana Rinascimentale.

Fotografie gentilmente offerte dall’associazione che organizza Trombonieri, Sbandieratori e Cavalieri che, non a caso, organizza la Disfida dei Trombonieri

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