“… portami a ballare, portami a ballare, uno di quei balli antichi …“: sì, portami a Barra e regalami un Giglio.

Tutto comincia a Nola, con la festa dei Gigli danzanti, ricordate?

Porto di Napoli, primissimi anni del 1800: dalla cittadina di Barra arrivano le maestranze che muovono le merci ed i carichi, uomini che fanno della fatica la loro quotidianità. Sanno muoversi compatti e all’unisono, per ridurre al minimo lo sforzo che, a lungo andare, li consumerà.

Festa dei gigli di barra

Dai Gigli di Nola ai Gigli di Barra: la ballata delle guglie contagia tutti

Così i nolani, per la loro festa dei Gigli danzanti, cominciano ad assoldare i portuali barresi per portare a spalla gli obelischi: lo faranno, ma a modo proprio, introducendo quelle figure e quei movimenti che fanno di una processione una vera e propria ballata.

Impara l’arte e mettila da parte, dice il proverbio. E questo fanno i barresi. Coinvolti dai nolani nell’omaggio a San Paolino, a loro si ispirano e tra Sant’Anna, prima e san Antonio da Padova, poi, gli abitanti di Barra, da un paio di centinaia di anni, mettono in scena lo loro ballata dei Gigli, ricambiando l’ospitalità dei nolani ogni volta che è possibile.

Cambiano i tempi ed anche i Gigli

Originariamente più bassi e più tozzi, gli obelischi crescono e si
affusolano in totale sinergia: oggi le guglie – quelle di Barra, come quelle di
Nola e di Brusciano – sono spettacolari torri alte 25 metri di legno e
cartapesta, che vengono assemblate sulla pubblica via, pezzo su pezzo, fino ad
arrivare alla cima.

Sospeso per tre anni – causa pandemia – l’evento è tornato ad animare il quartiere di Napoli, trascinando lungo la strada migliaia e migliaia di persone, ad ammirare la sfilata dei Gigli. Sono barresi, ma non solo: da un quartiere all’altro della città di Napoli, turisti, visitatori dalle zone vicine…

‘a Festa nasce a Nola, continua a Brusciano e more a Barra

Città che vai, festa dei gigli che trovi: si comincia, come detto, a Nola; poi è la volta di Brusciano e, infine, tutti a Barra, l’ultima domenica di settembre: “ ‘a Festa nasce a Nola, continua a Brusciano e more a Barra “.

Nel tempo la festa perde di intensità puramente religiosa e si mischia al rito popolare: diventa conviviale, a tratti irriverente, in una gara tra le diverse paranze per il giglio più bello, i movimenti più audaci, le musiche più coinvolgenti, in una sorta di disciplinare che risale al 1912.

Festa dei gigli di barra

Alzata, girata e marcia: i momenti fissi della danza dei Gigli di Barra

Scelto il tema dell’anno (l’ultima volta è stato l’Autismo), si comincia con la preparazione delle “canzoni d’occasione“: sono tre e sovrintendono i momenti fissi della ballata, “l’alzata“, “la girata” e “la marcia“.

Il ritmo serve a dare il tempo ai 128 uomini che, a spalla, portano a spasso il proprio giglio su cui trovano posto i musicisti (da 6 a 7), due cantanti, altri ospiti illustri (5, più o meno), un paio di generatori di energia per alimentare l’amplificazione degli strumenti: loro non sono “dondolanti“, come accade a Nola. Sono dei veri e propri danzatori.

Anche per capire questo aspetto, bisogna scavare nel passato: il comune di Barra arruolava la più imponente banda musicale del territorio: 55 elementi perfettamente coordinati. La banda, ora, non esiste più ma ogni giglio ha la propria e se la porta a spalla, lungo di 2 chilometri di percorso, su un castelletto che ospita tutti i componenti e che è stato “esportato” in tutte le altre feste dei Gigli danzanti .

Duecento anni ma non li dimostra

La festa cresce e si impossessa degli entusiasmi dei barresi, mantenendone inalterati lo smalto e l’appeal. E, proprio da quest’anno, il comune di Napoli ha deciso di avviare l’iter per la costituzione di una Fondazione Festa dei Gigli di Barra: che ha già ottenuto il riconoscimento di “Patrimonio Culturale Immateriale della Regione Campania”. 

Così, per la prima volta, l’amministrazione municipale partenopea ha dato all’evento il proprio patrocinio, assicurando servizi diretti ed uno sgravio di oboli e tasse che hanno sollevato le paranze dalla raccolta dei fondi necessari, ogni anno, per mettere in scena la ballata.

festa dei Gigli di Barra

Le Paranze, l’anima della Festa dei Gigli di Barra

Anche le Paranze sono cambiate nel corso della storia: prima erano quelle capi paranza, che le tramandavano di padre in figlio, oggi sono più aperte ai cambiamenti ed anche i loro nomi si sono modificati.

Così ecco la Paranza Insuperabile Barrese, la Paranza Formidabile Barrese, la Paranza Mondiale Barrese, la Paranza Papera Amici miei, cui si aggiungono, di volta in volta, le associazioni più o meno locali che, attraverso le paranze, sfilano con i loro gigli: da una quarantina d’anni circa, i gruppi hanno perso questa vocazione dinastica, aprendosi a nuovi innesti.

E, alla Festa dei Gigli di Barra, c’è sempre posto per i vecchi amici e compagni di sfilata: le paranze di Nola e di Brusciano sono sempre le benvenute.

I Gigli di Barra, ” ‘A festa nasce quando more”

Giovani e meno giovani, danno vita ad una festa che “nasce quando more“, ovvero il giorno dopo la sua conclusione, perché già si comincia a pensare alla prossima edizione. Maestri artigiani, musicisti, cantanti, tecnici, ricominciano instancabili a lavorare per realizzare gli obelischi dell’anno dopo.

Assemblato l’ultimo pezzo del Giglio, a 25 metri d’altezza, si è pronti per sfilare, tutti in competizione con tutti ma senza animosità: è la festa di tutti i barresi e di coloro che vogliono partecipare o, anche solo, guardare. E, in quest’ultima domenica di settembre, erano 180 mila, tutti in mezzo alla strada, con il naso all’insù…

… portami a ballare, portami a ballare, uno di quei balli antichi che nessuno sa fare, nessuno sa fare più”.

Diventa un sostenitore!

Storie di Napoli è il più grande ed autorevole sito web di promozione della regione Campania. È gestito in totale autonomia da giovani professionisti del territorio: contribuisci anche tu alla crescita del progetto. Per te, con un piccolo contributo, ci saranno numerosissimi vantaggi: tessera di Storie Campane, libri e magazine gratis e inviti ad eventi esclusivi!

  1. Lucy Avatar
    Lucy

    Un bellissimo articolo, anche se in alcune notizie è estremamente non corretto. Sono le Associazioni che organizzano le proprie giornate di Festa nella Festa stessa. Loro sono quelle che con grossi sacrifici portano alla complessa organizzazione di tutto, e le Paranze, ovviamente attori anch’esse principali, vengono ingaggiate dalle suddette Associazioni.
    Capita a volte che le stesse Paranze, creano L’Associazioni, organizzandosi in un unico corpo, ma nei casi più comuni, sono le Associazioni coloro che organizzano, ed investono economicamente nella Festa.

  2. Giuseppe Avatar
    Giuseppe

    Forse non è spiegato in modo chiaro, ma è scritto, a seguito delle varie Paranze “a cui aggiungono, di volta in volta, le associazioni che, attraverso le paranze, sfilano con i loro gigli…”

    Comunque la tua è un’ ottima precisazione, che chiarifica al meglio tale punto.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

wpChatIcon
wpChatIcon