I peperoncini verdi di fiume, detti in dialetto napoletano “puparunciell ‘e ciumme“, ma conosciuti in altre zone della Campania come “friggitelli” perché tipicamente vengono cucinati fritti, sono una vera e propria prelibatezza della nostra cucina locale. Hanno una forma allungata che richiama il classico peperoncino rosso, un bel colore verde acceso e un sapore dolce ed inconfondibile.
La storia dei peperoncini verdi
Secondo fonti accertate, a portare i peperoncini verdi nell’agro campano sarebbero stati i monaci cistercensi, arrivati a Napoli dalla Francia per volere di Carlo d’Angiò, al fine di istituire due abbazie nelle campagne vaste di Eboli, attraversate dal fiume Sarno.
Questi religiosi però, erano anche abili coltivatori e iniziarono a seminare gli ortaggi portati dalle loro zone, facendo crescere rigogliose anche le piantine di peperoncini verdi, divenuti celebri come “puparunciell ‘e ciumme” perché crescevano in prossimità del fiume.
Il grande dilemma tra friarielli e friggitelli
A Napoli quando si parla di friarielli, ci si riferisce alla classica infiorescenza delle cime di rapa che, per intenderci, vengono utilizzati per un’altra leccornia: “salsiccia e friarielli”.
Non bisogna dunque confondersi con i peperoncini verdi che hanno tutt’altra forma e gusto! I friarielli infatti, hanno uno stelo molto sottile che ricorda quello di un asparago e dei fiorellini gialli molto carini (che non vanno però cucinati).
Ad ogni modo, sia la morte dei friarielli che quella dei peperoncini verdi è il soffritto!
La ricetta tradizionale dei peperoncini verdi
Per prima cosa, bisogna lavare bene i peperoncini verdi ed asciugarli, volendo si puliscono e si eliminano i semini gialli. Attenzione però: la ricetta tradizionale prevede il loro utilizzo, senza togliere i semi e picciolo (in modo da poterli gustare anche con le mani!).
Adesso viene la parte interessante: in padella si mette abbondante olio, aglio e peperoncino e si lascia soffriggere per circa dieci minuti, coprendo con un coperchio. Di solito, a metà cottura si aggiungono dei pomodorini freschi e tanto basilico.
Buon appetito!
Per approfondire:
http://www.agricoltura.regione.campania.it/tipici/tradizionali/peperonciniverdi.htm
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