Una striscia di verdi montagne che unisce la Penisola Sorrentina a quella Amalfitana.. e tanto altro!
I Monti Lattari sono il cuore pulsante della Campania, una catena montuosa che è l’emblema della ricchezza del nostro territorio. Cultura, storia, natura, eno-gastronomia: le loro pendici custodiscono gelosamente il germe dell’autenticità nostrana. Scopriamoli insieme! Ma prima di iniziare… sai perchè si chiamano così?
Monti Lattari: origini del nome e caratteristiche
Nel III secolo a.C. i Picentini, i primi abitanti di questi monti, erano un popolo dedito alla pastorizia e alla produzione casearia e fu proprio per le eccezionali produzioni e la qualità del latte dei loro armenti che i monti furono denominati «Lactaria Montes». Secondo un’altra teoria, invece, il termine deriverebbe da “latta”, che significa “superficie piatta e regolare”, facendo riferimento ai ripiani orizzontali e dolcemente inclinati che si ritrovano spesso lungo il corso dei Monti Lattari.
Costituiscono il prolungamento occidentale del massiccio dei Picentini allungandosi in direzione nordest-sudovest fino a dividere in due il golfo di Napoli con quello di Salerno. Il territorio di estensione dei Monti Lattari interessa infatti le province di Napoli e di Salerno. Le rocce sono di origine calcarea e le vette più alte sono costituite da Sant’Angelo a Tre Pizzi e dal celebre Monte Faito.
La variabilità dei suoli e il clima favorevole permette una grande varietà di flora e fauna, distribuita su territori anche molto vicini tra di loro.
Il Parco Regionale dei Monti Lattari
L’Ente del Parco Regionale dei Monti Lattari gestisce l’omonimo Parco Regionale ed interessa ben 27 comuni delle due province campane (tra i quali non compaiono Sorrento e Nocera Superiore, sebbene questi due importanti comuni siano molto legati alle montagne). Fu istituito il 13 novembre del 2003 ed è preposto alla tutela del patrimonio dei valori e delle vocazioni dei Monti Lattari.
Storia, tradizioni e curiosità
Un punto di forza del territorio dei Monti Lattari è l’autenticità: in alcune località sono ancora tramandate tradizioni secolari che interessano diversi ambiti: la gastronomia, l’enologia, l’arte. Sulle sue pendici è nato il “Provolone del Monaco“, la “Pizza di Tramonti” e si susseguono meravigliose località, dalle più note alle più segrete. E poi la coltivazione dei limoni, i vitigni… e chi più ne ha più ne metta!
Ma sarebbe riduttivo descrivere la ricchezza dei Monti Lattari solo dal punto di vista eno-gastronomico e paesaggistico (sebbene, ad essere sinceri, siano gli argomenti che più infiammano i cuori del turista). Sono stati infatti anche il teatro di importanti episodi della storia locale e mondiale. Ad esempio, quanti di voi sono a conoscenza che sulle sue pendici si è tenuta la battaglia più sanguinosa dell’Alto Medioevo, per l’appunto denominata “La Battaglia dei Monti Lattari”?.
Per non parlare poi delle usanze e delle leggende che abbondando nel territorio: a volta è davvero complicato scindere la realtà storica dalla suggestione popolare, così come spesso avviene nei luoghi dalla grande tradizione storica. E quanti edifici storici di enorme prestigio costellano i rilievi dei Monti Lattari!
É un’ardua impresa raccontare ogni sfaccettatura di un territorio così ricco, esteso e profondamente identitario come è quello dei Monti Lattari. Il segreto per comprenderlo a pieno è quello di gustarlo un passo alla volta, panorama dopo panorama, tra un morso e un sorso, respirando a pieni polmoni un’aria che profuma di storia.
Foto di copertina di Gerardo Russo.
Bibliografia
- La Repubblica. Le Guide, Parco dei Monti Lattari. Costiera sorrentina e amalfitana. Le guide ai sapori e piaceri, Gedi 2021.
Sitografia
https://www.parcoregionaledeimontilattari.it/
https://www.treccani.it/enciclopedia/monti-lattari_%28Enciclopedia-Italiana%29/
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