Quando arriva la fine dell’anno inevitabilmente si va incontro ai classici bilanci di fine dicembre, quando inizia a scorrere davanti agli occhi il filmino del passato recente. In un anno pazzo come il 2020, Storie di Napoli ha registrato numeri straordinari.
Un piccolo sorriso per una regione che ha pagato tanto in un anno drammatico: la missione di Storie di Napoli è raccontare la storia di tutto il territorio della Regione Campania in modo completo, documentato, originale e moderno, con l’intento di trasmettere il senso di orgoglio verso il proprio territorio e la voglia di diffondere un’educazione positiva e inclusiva verso l’amore della Storia. Tutto con un linguaggio semplice e dinamico e con una costante comunicazione con i nostri lettori, con i quali ingaggiamo appassionanti discussioni fra i commenti e che, ancora più spesso, ci inviano straordinari contributi.
Nasce con questo spirito la più grande community italiana che unisce divulgazione storica alla promozione territoriale, tutta gestita in completa autonomia da un collettivo di 20 giovani studenti e laureati, tutti under-30. Ognuno è responsabile di un progetto, che rappresenta e che guida in prima persona. Scopriamo le nostre attività.
Un assembramento di 240.000 fan!
Ci sembra ieri quando, a Marzo, abbiamo fatto una festa virtuale per i nostri 100.000 iscritti sulla pagina di Facebook. Siamo raddoppiati alla fine dell’anno: incredibile!
La pagina Facebook, cuore del nostro progetto, chiude infatti i bilanci con 160.000 follower, mentre Instagram, aperto in colpevole ritardo a gennaio 2020, ha registrato 19.000 follower in un anno.
Youtube chiude l’anno con 800 iscritti e la nostra pagina associata, Vieni a Napoli gestita da Dario Romaniello, ha 44.000 iscritti.
Il merito va alla sinergia che si è creata fra i nuovi acquisti del gruppo, ben 10 studenti universitari fra storia, lettere, archeologia e architettura, e alla fantasia della nostra giovanissima social media manager, la ventenne Chiara Sarracino.
Tutti i nostri risultati sono strettamente organici: non abbiamo speso un euro di promozione.
La qualità, associata a un lavoro duro, paga.
Un sito web da 10 milioni di lettori
Letteralmente ogni paese del mondo, in questo 2020, ha aperto almeno un articolo di Storie di Napoli. Inutile dire che la Campania è regina nella classifica della lettura, con Milano e Roma come prevedibili seconde e terze.
I nostri dati si dividono in accessi unici organici dal sito web, storienapoli.it, che conta 5.000.000 di letture, e dai dati ricavati dagli Instant Articles di Facebook, che è il nostro supporto privilegiato per la fruibilità dei contenuti sui social, che conta altri 5.000.000 di aperture. Non dimentichiamo infatti la nostra natura di progetto dinamico di comunicazione: abbiamo privilegiato il nostro matrimonio con i servizi forniti dal social di Zuckerberg, senza dimenticare una attenta scrittura in chiave seo delle nostre produzioni.
Tutti i nostri articoli sono riccamente documentati, originali e inediti.
Il sito web, a giugno, è stato completamente rinnovato nella grafica e nelle funzionalità, con le Mappe Interattive realizzate dall’abilissimo Nicola De Innocentis, una nuova veste grafica realizzata grazie alle abilità di Roberta Montesano e una nuova identità visiva nella stesura degli articoli.
Il Regno Incantato: il nostro libro
Un libro per bambini è un sogno coltivato per anni dal gruppo di Storie di Napoli. Nato dall’idea di Federica Russo e di Beatrice Morra, quest’ultima responsabile e coordinatrice del progetto editoriale, il nostro terzo libro ha fatto registrare ben quattro ristampe in un solo mese.
Superate le 270 prenotazioni in un solo giorno al momento del lancio, abbiamo registrato la vendita di 1000 libri in una sola settimana, rendendo introvabili i nostri libri rapidamente. Abbiamo inoltre presentato il nostro libro anche su Radio RTL 102.5 e in interviste televisive come Mattino9.
Il libro nasce come lettura per bambini, ma si tratta di un prodotto liberamente fruibile anche per i più grandi: è una raccolta di 25 storie illustrate da disegnatori professionisti e storici artisti che fanno parte di Storie di Napoli. Le presentazioni sono state a cura di Luca Iavarone e di Marco Perillo.
In Vespa tutto è più bello: un nuovo modo di raccontare la città
Le nostre videostorie del venerdì si sono arricchite con una nuova protagonista: la Vespa GTR del 1972 e il nostro fenomenale montatore video, Davide Scognamiglio – Into The While.
Abbiamo infatti inaugurato un nuovo format di video in cui abbiamo esplorato la città nei suoi posti più insoliti in sella alla vespa di Federico Quagliuolo, il nostro fondatore. Abbiamo esplorato le salite della Sanità e siamo giunti al Cavone, passando per quartieri più periferici. I video sulla vespa hanno avuto 2.000.000 di spettatori complessivi, con una media di 250.000 spettatori per video.
I video, nel 2020, hanno registrato 5.080.394 minuti di visualizzazione, pari a circa 83mila ore solo sulla piattaforma Facebook.
Responsabile dei video e delle relazioni con le autorità per realizzare le nostre clip è Laura d’Avossa che, con Uà Che Storia! Ha permesso la sponsorizzazione di attività come la Casina Vanvitelliana.
Le targhe di Storie di Napoli: un successo europeo
Un’emozione senza pari l’idea di poter lasciare la nostra firma sui muri della città, cambiando finalmente il territorio e restituendo ai napoletani l’orgoglio di potersi definire figli di una terra ricchissima di Storia.
Ogni strada ha infatti un racconto nascosto dietro il nome o dietro un edificio e noi lo abbiamo messo per iscritto.
Il progetto, guidato da Federico Quagliuolo, è stato realizzato con il supporto di tutto il gruppo. In particolare Lidia Vitale, che ha coordinato l’impaginazione e i rapporti con i fornitori, e Giuliano Maschio, voce di tutti i testi che abbiamo montato sui muri delle case. Non dimentichiamo le traduttrici: Michela Curcio, Cristiana Orlando e Fiorella Formicola. E infine Laura Noviello e Giovanni Postiglione, qualificatissimi autori esterni delle nostre targhe.
Per le targhe di Storie di Napoli c’è un sito in cui abbiamo raccontato tutta la cronaca: qui il link.
L’iniziativa ha raccolto un tale gradimento che ha spinto spontaneamente un gruppo di cittadini del Corso Amedeo a raccogliere fondi per inaugurare una targa “personalizzata”, dedicata alla storia dell’antica Birreria Peroni che si trovava a Capodimonte.
Storie in Diretta: ospiti d’eccellenza
Condotto da Francesco Li Volti, giornalista e membro storico di Storie di Napoli, abbiamo sperimentato . Diciamocelo: aprile è stato il “mese delle dirette” e noi abbiamo voluto valorizzare il vasto mondo della cultura napoletana, dando voce a tantissimi protagonisti sulle nostre pagine.
L’idea è stata quasi naturale: sfruttare la grande risonanza della nostra piattaforma per creare un punto d’incontro fra persone di spicco della cultura napoletana. Ed ecco che hanno parlato a una platea di 200 spettatori fissi per diretta nomi del calibro di Fabrizio Masucci, direttore del Museo di Cappella Sansevero, Oreste Orvitti, direttore del Museo Ferroviario di Pietrarsa, Paolo Jorio, Direttore del Museo Civico Filangieri. Abbiamo anche discusso con persone importanti del mondo culturale napoletano: lo storico Paolo De Marco, l’artista Gianfranco Gallo, il giornalista Leandro Del Gaudio.
A dicembre abbiamo voluto osare di più: ogni martedì e giovedì sono presenti due sessioni di “just chat”, in cui si discute con gli iscritti alla pagina Facebook di argomenti culturali. Il martedì è dedicato a Federico Quagliuolo e Yuri Buono, mentre il giovedì sono online Francesco Li Volti e Gianpasquale Greco.
Uà, Che storia! La pubblicità secondo Storie di Napoli
A febbraio 2020 abbiamo lanciato le attività della nostra startup di pubblicità digitale, Uà Che storia!
In un anno che ha dimostrato la fondamentale necessità di essere presenti online, Storie di Napoli, con il suo bacino di utenti all’85% campano, ha offerto a diversi imprenditori locali la possibilità di promuovere le proprie attività o lanciare prodotti attraverso i nostri video e i nostri articoli, distribuiti nel nostro newsfeed.
I nostri progetti più apprezzati sono stati quelli con Officina del Gusto, il locale di Nola che ha avuto un’estate di pienoni dopo il nostro video, e la collaborazione appassionante con l’Ordine Costantiniano di San Giorgio, che ha dato origine ad un’intensa amicizia culturale.
Abbiamo collaborato anche con comunità locali, come il Comune di San Lorenzello (BN), per promuovere le eccellenze locali con un ciclo di video e storie: dal Tarallo laurentino alle particolarità del territorio.
Escursioni con Indiana Jones Napoletano
Sentiero dei Limoni, Capo Miseno, Valle delle Ferriere, Sentiero degli Dei. Nonostante le grandi limitazioni dovute alle restrizioni per il Covid, abbiamo portato più di 800 persone ad esplorare le bellezze della nostra Campania.
Il protagonista di questa attività è il nostro Frank Damiano, in arte Indiana Jones Napoletano, guida ambientale abilitata ed esploratore delle bellezze della Regione con cui abbiamo anche condiviso il progetto della prima visita guidata a distanza.
Innamorati della Campania: una community bellissima
Abbiamo deciso di creare un gruppo di fotografia per onorare l’anima che spinse, per la prima volta, Storie di Napoli ad affacciarsi sul web.
“Innamorati della Campania” è un gruppo di fotografi amatoriali e professionali che condividono un unico scopo: inserire all’interno del gruppo i propri contributi su luoghi, tradizioni, eventi e curiosità fotografiche provenienti dall’intero territorio regionale. L’altissima qualità dei contenuti non è garantita solo dal numero soddisfacente di post, circa 50 al giorno, ma anche dal livello eccellente di partecipazione degli utenti. Abbiamo anche organizzato concorsi fotografici con premiazioni, prima della pandemia.
In questo caso gli onori vanno a Gennaro Truglio, moderatore e responsabile del gruppo assieme agli amministratori di Storie di Napoli.
I protagonisti del gruppo, che sono senz’altro i tantissimi utenti di ogni età che animano le attività con i loro contributi sempre interessanti e ricchi di significato, da Margherita Chiaramonte a Carlo Fabaro, senza dimenticare Federica Musella, Roberta La Marca, Sara Carluccio e tanti altri, sono passati dai 6000 di inizio 2020 ai 12.500 di fine anno. Raddoppiati e sempre più appassionati.
Cosa ci aspetta?
Il 2021 prevediamo non solo di consolidare ed aumentare i numeri che hanno caratterizzato quest’anno da record. Storie di Napoli vuole infatti diventare il principale punto di riferimento culturale della Campania mantenendo due anime: da un lato una struttura di marketing digitale, con “Uà Che Storia!”, e dall’altro una finalità mutualistica e volontaristica che caratterizza l’attività della divulgazione online, realizzata a titolo volontario dagli autori del sito per diffondere la cultura campana con professionalità e qualità sul web e nel mondo reale. Sempre mantenendo indipendenza, libertà, desiderio di educare positivamente il territorio. Orgogliosi di essere nati qui, dove tutte le culture del Mediterraneo sono un felice intreccio di amicizie.