Print Friendly, PDF & Email
pizza fritta


Si sa che il mondo è fatto di figli e figliastri, come si sa che a Napoli anche ai limiti si trovano scappatoie.
È qui che la bella primogenita Margherita, si trova a fare i conti con la sorella illegittima, che pur vivendo nella sua miseria, trova consensi.
Siamo alla fine della seconda guerra mondiale, periodo di crisi nera, quando anche la pizza napoletana è cibo di lusso. Il pomodoro, la mozzarella? Difficili, o per meglio dire, troppo costosi da recuperare. Per non parlare del forno a legna, mica si trova ovunque. Ed è qui che sta l’ingegno della donna di famiglia napoletana, che se il marito a casa non porta soldi, il piatto a tavola non lo fa mancare, piuttosto, il mestiere se lo inventa!
Serve qualcosa che costi poco, per chi lo produce e per chi lo compra, saporito e da poter cucinare ovunque. È così che nasce un nuovo metodo per cucinare l’impasto della pizza, FRITTA.
La PIZZA DEL POPOLO, perchè sono le stesse donne di casa a venderle per le strade e arrotondare un po’ lo situazione economica della famiglia.

La pizza fritta entra anche nella filmografia, quando De Sica, inserisce nel “L’oro di Napoli” la bella Sofia Loren, a vendere la “PIZZA A CREDITO“: la pizza che si compra oggi e puoi pagare entro otto giorni.

Che dire, i napoletani si fanno riconoscere, sempre.

Lidia Vitale

Se vuoi leggere invece una storia sulla pizza al forno, eccola qui.

Diventa un sostenitore!

Storie di Napoli è il più grande ed autorevole sito web di promozione della regione Campania. È gestito in totale autonomia da giovani professionisti del territorio: contribuisci anche tu alla crescita del progetto. Per te, con un piccolo contributo, ci saranno numerosissimi vantaggi: tessera di Storie Campane, libri e magazine gratis e inviti ad eventi esclusivi!

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *