L’Arco di Traiano è uno dei monumenti più belli di Benevento. Ed è anche uno dei più importanti resti dell’epoca romana, dato che si tratta dell’arco trionfale meglio conservato al mondo.

Fu costruito nel 114 d.C., quindi quasi due millenni fa. Ed ancora oggi accoglie i beneventani in festa e i visitatori che ammirano la grandezza delle opere antiche.

Dalla Via Appia alle porte della città

L’idea di costruire un arco trionfale a Benevento venne nel momento in cui gli antichi romani inaugurarono la leggendaria Via Appia, la strada che collegava Roma a Brindisi. Nel caso specifico, l’arco fu realizzato nel momento in cui fu ultimata la Via Traiana, che era una diramazione della Via Appia che collegava Benevento a Brindisi. L’Imperatore nello stesso anno dichiarò guerra ai Parti e fu anche l’occasione giusta per celebrare la grandezza dell’impero più potente del mediterraneo: l’uso degli archi di Trionfo era infatti di grande impatto pubblicitario presso le popolazioni. I romani erano inoltre molto attenti alla Campania, che dotarono di numerose infrastrutture come ad esempio il mitico Acquedotto del Serino.

Nel caso dell’arco, dobbiamo immaginare che la cerimonia del Trionfo era la massima gloria alla quale un uomo poteva aspirare nei tempi dell’antica Roma. Si trattava di un’immensa parata militare in cui sfilavano i militari di ritorno da campagne che esibivano bottini di guerra, prigionieri catturati e ogni sorta di reperto trovato in terre straniere.

L’Arco di Traiano cambiò il suo uso crollò l’impero. Diventò la “Porta Aurea”, dato che i longobardi decisero di non distruggerlo, ma vollero costruirci attorno le mura della città. E fu così che la struttura trovò una nuova funzione, con tanto di cancello. Erano i tempi delle città chiuse e fortificate e Benevento ancora oggi conserva buona parte della sua antica cinta muraria.

Dovremo aspettare altri 1000 anni prima che cambi di nuovo qualcosa: ci troviamo nel 1850 e Papa Pio IX, che era particolarmente affezionato ai territori campani, giunse in visita a Benevento. Rimase scandalizzato nel vedere un’opera romana nascosta e affogata fra edifici e pezzi di mura antiche: ordinò la creazione di una grande piazza per ammirare il monumento, abbattendo tutto ciò che fosse d’incomodo. Ed è così che oggi abbiamo una piazza con l’arco isolato.

Arco di Traiano 1835
L’arco di Traiano nel 1835

Curiosità e dettagli dell’Arco di Traiano

Cerchiamo di analizzare un po’ più da vicino questo arco, che di notte si illumina di azzurro e altri colori grazie ai tanti riflettori messi dalle amministrazioni di Benevento. L’arco riuscì infatti a resistere a due guerre mondiali, invasioni straniere ed anche al crollo del gigantesco Ducato di Benevento. Riuscì anche a rimanere in piedi a 5 terremoti devastanti negli ultimi secoli (ricordiamo ad esempio quello che distrusse Cerreto Sannita). Ma il terremoto del 1980 stava per rivelarsi fatale, con il distacco di numerosi pezzi dalla struttura. Fu deciso un lavoro di restauro totale concluso vent’anni dopo, restituendo alla cittadinanza il monumento come lo conosciamo oggi.

I tanti dettagli che lo caratterizzano sono legati ad episodi della vita dell’imperatore, che morì per giunta pochi mesi dopo l’inaugurazione dell’Arco di Traiano a Benevento. Alcuni dettagli ad esempio mostrano l’imperatore che risolve la causa degli eredi di Giulio Tirone, un episodio realmente accaduto a Civitavecchia, oppure ancora momenti in cui l’uomo più potente del mondo riceveva i capi germanici per ottenere un giuramento di fedeltà. E ancora ci sono episodi di conquista come la “sottomissione della Mesopotamia”.

In tutti i dettagli, dalle divinità ai vari bassorilievi che rappresentano la vita di Traiano, troviamo una continua esaltazione del mondo militare, che a Roma era una considerato una grande virtù, oltre ad essere la base sulla quale si poggiavano le conquiste dell’intero impero.

Arco di Traiano giallorosso Benevento
L’Arco di Traiano illuminato di giallorosso in occasione della festa del Benevento Calcio

L’arco di Traiano: un luogo di festa senza tempo

Sono cambiate diverse cose in due millenni. Dai militari romani al ducato libero, senza dimenticare i secoli vissuti da enclave della Chiesa. Ne sono passate di storie sotto l’arco di Traiano!

Arriviamo allora a circa 1900 anni dopo l’inaugurazione del monumento imperiale. Benevento ha infatti celebrato un nuovo trionfo: nel 2020 l’Arco di Traiano si è illuminato di giallo e rosso per celebrare non più militari in città, ma la squadra dei record che è arrivata in Serie A.

-Federico Quagliuolo

Riferimenti
Vittorio Gleijeses, La Regione Campania: storia e arte, edizioni del Giglio, Napoli, 1979
https://www.comune.benevento.it/bn2_pagine/_mediagallery/pid.php?id=11

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