Uno degli oggetti più particolari che abbiamo a Napoli è certamente la Linea Meridiana, all’interno del MANN.
La Realizzazione della Linea Meridiana
La Linea Meridiana del Museo Archeologico Nazionale di Napoli fu realizzata dall’astronomo Giuseppe Cassella nel 1791, per decreto del re Ferdinando IV di Borbone, nel salone dell’antica biblioteca reale, ora Gran Salone della Meridiana, rimodernato su progetto dell’ architetto Pompeo Schiatarelli al fine di ospitare il primo Osservatorio napoletano, obiettivo presto abbandonato per alterne vicende politiche e anche per l’inadeguatezza del luogo che non consentiva agevoli osservazioni astronomiche a causa di un orizzonte non sufficientemente sgombro da ostacoli visivi.
La Linea Meridiana è lunga ben 27,40 m ed è disposta in diagonale rispetto alla pianta del salone per assumere la corretta inclinazione secondo la direzione nord-sud. E’ formata da 181 listelli di ottone di circa 15 cm, alternati a piccole tacche separatrici; i moduli sono frazioni dell’altezza del foro stenopeico, corrispondenti alla centesima parte di tale misura.
Le uniche indicazioni riportate sono la scansione, di cinque in cinque, delle parti e le dodici costellazioni componenti lo zodiaco, rappresentate nelle date corrispondenti al 21 circa di ogni mese, rappresentate in inserti ovali acquerellati. Il centro delle formelle ovali cade in corrispondenza del centro dell’ellisse luminosa che verrà proiettata in quei giorni dal Sole.
La Linea Meridiana del Museo Archeologico Nazionale di Napoli quindi è un orologio solare formato da un’unica linea, quello del Mezzogiorno (Tempo Vero Locale), che si attiva solo in quella determinata ora grazie all’ingresso della luce solare attraverso un piccolo foro, opportunamente ricavato nel soffitto. I raggi di luce colpiscono la Linea Meridiana nell’istante in cui avviene il transito del Sole sul meridiano locale, ovvero il cerchio massimo verticale della sfera celeste locale passante per i punti cardinali nord e sud e per lo zenit.
Questo è solo uno dei tantissimi motivi per cui visitare il Museo Archeologico Nazionale di Napoli!
Anna Barone
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