Julie Clary, forse il suo nome può risultare poco noto, è stata la moglie di Giuseppe Bonaparte e con lui ha regnato prima come regina di Napoli e poi come regina di Spagna, durante l’età napoleonica.
Tra i suoi antenati non erano presenti duchi, marchesi, contesse o regine, ma grazie alle ambizioni del cognato Napoleone e del marito, divenne regina, anche se per pochi anni, di due tra i più bei regni d’Europa: il Regno di Napoli e il Regno di Spagna.
Julie Clary: un’infanzia tranquilla
Julie Clary nacque a Marsiglia il 26 dicembre 1771, suo padre era Francisco Clary, un ricco commerciante di seta, mentre sua madre era Françoise Rose Somis. La coppia in totale ha avuto due figli e cinque figlie.
Non solo Julie Clary sarebbe diventata regina, prima di Napoli e poi di Spagna, ma anche la sorella Desirée sarebbe diventata regina consorte di Svezia e Norvegia.
Julie Clary era di bassa statura, piccolina ed esile, aveva la pelle molto chiara e grandi occhi neri, ma aveva ricevuto un’educazione degna delle figlie di un aristocratico.
Moglie di Giuseppe Bonaparte
Il primo incontro con Giuseppe Bonaparte, che all’epoca era commissario di guerra, avvenne nel 1793 tramite la sorella Desirée, che in quegli anni aveva iniziato a frequentare Napoleone che stava per diventare generale.
Julie e Giuseppe si sposarono il 29 luglio 1794, il loro fu un matirmonio d’amore, ma Julie Clary non sapeva che avrebbe dovuto sopportare i numerosi tradimenti del marito, mentre Napoleone lasciò Desirée per sposarsi con Josefina Beauharnais, un matrimonio molto più vantaggioso per l’ambizioso “imperatore dei Francesi”.
Dopo il matrimonio, la coppia si trasferì a Genova, sotto la protezione del fratello di Julie, che lì lavorava come banchiere. Qualche anno più tardi, Julie Clary seguì il marito nel suo nuovo incarico come ambasciatore della Repubblica Francese, prima a Parma e poi a Roma. Quando Napoleone venne proclamato imperatore dal Senato francese, tutti i suoi fratelli ricevettereoil titolo di principe e di altezza imperiale. Julie divenne quindi principessa.
Se il marito continuava ad inseguire le sue ambizioni in ambito politico e militare, Julie Clary, che non aveva la stessa brama del marito, preferiva continuare a vivere una tranquilla vita borghese, dedicando anima e corpo alla sua famiglia.
Il carattere di Julie era diverso da quello della maggior parte delle donne della famiglia Bonaparte, in particolare, era l’opposto di Carolina Bonaparte, desiderosa di accrescere sempre di più il suo potere personale.
La prima figlia della coppia, Giulia Giuseppina, nacque il 29 febbraio 1796, ma non visse a lungo, in quanto morì a poco più di un anno. La seconda figlia, invece, Zenaide Laetita Julie, nacque l’8 luglio 1801 e si sposò con il cugino, il principe Carlo Luciano Bonaparte. La terza figlia della coppia fu Charlotte, che nacque nel 1802 e anche lei avrebbe poi sposato il cugino, il principe Napoleone Luigi Bonaparte.
Regina consorte di Napoli
Intanto, i successi militari e politici di Napoleone in Italia portarono Giuseppe Bonaparte sul trono di Napoli, costringendo all’esilio Ferdinando IV di Borbone. Nel 1806 Julie Clary divenne regina consorte di Napoli, ma rimase a Parigi ancora due anni. Non fu un periodo facile per Julie, in quanto spesso si sentiva abbandonata dal marito, più interessato ad accrescere il suo potere che a lei.
A Napoli, Giuseppe aveva numerose amanti, tra cui Maria Giulia Colonna, duchessa d’Atri che gli diede anche un figlio. Giuseppe avrebbe voluto divorziare da Julie, ma Napoleone ordinò alla cognata di trasferirsi a Napoli. Julie, insieme alle figlie, giunse a Napoli nel 1808, e come di solito avviene quando in città arriva una nuova regina, l’accoglienza del popolo napoletano fu calorosa.
La vitalità, il clima e l’azzurro intenso del cielo e del mare di Napoli a Julie ricordavano molto la sua Marsiglia, per cui, la donna subito cercò di ambientarsi. Julie fu molto amata dal popolo napoletano e dalla sua corte per i suoi modi gentili, la sua dolcezza e la sua vicinanza verso le persone più sofferenti.
Regina di Spagna
Ma la permanenza a Napoli della coppia reale stava per terminare.
Napoleone aveva deciso di affidare il trono del Regno di Spagna al fratello maggiore, per cui la coppia reale avrebbe dovuto lasciare Napoli per insediarsi a Madrid. Sia Giuseppe che Julie non avrebbero voluto lasciare la città partenopea. Il primo perché avrebbe dovuto dire addio all’amante e al figlio; Julie perché avrebbe dovuto esercitare la reggenza di un regno di cui aveva avuto modo di conoscere veramente molto poco, infatti era arrivata da poco più di due mesi a Napoli.
Dal 23 maggio al 5 luglio del 1808, Julie fu reggente per conto del marito, che il 7 luglio 1808 divenne re di Spagna e delle Indie.
Julie Clary fu poi costretta ad abbandonare Napoli, che di lì a poco avrebbe accolto il nuovo re, Gioacchino Murat, e la nuova regina, Carolina Bonaparte. Intanto, anche il marito, che era appena arrivato a Madrid, stava avendo problemi con il nuovo popolo che doveva governare.
In Spagna la Guerra d’Indipendenza era ancora in atto e gli Spagnoli stavano subendo i saccheggi e le violenze dell’esercito francese.
Napoleone, grazie alle sue abilità diplomatiche, era riuscito a convincere Carlo IV, figlio di Carlo di Borbone e fratello di Ferdinando IV re di Napoli, e l’erede al trono Ferdinando ad abdicare, ma la Spagna era in rivolta contro gli odiati Francesi.
Giuseppe fu costretto a scappare da Madrid e a rifugiarsi nel nord della Spagna e a chiedere l’aiuto del fratello. Nel frattempo, Julie viveva in un clima di tensione, lontana dal marito e dalla guerra ma al sicuro, nella città di Lione. Non sapeva ancora che non avrebbe mai raggiunto il marito in Spagna.
Julie svolse il ruolo di regina consorte di Spagna a Parigi e durante gli anni cercò di mettere pace tra Giuseppe e Napoleone, che erano spesso in disaccordo per motivi politici.
Dopo la disastrosa campagna di Russia e l’ingresso a Parigi delle truppe della sesta coalizione ostili a Napoleone, Julie Clary venne arrestata. Fortunatamente, era riuscita a mettere al sicuro le sue due figlie in Svizzera. Julie venne liberata solo grazie all’intervento dell’amata sorella Desirée, che aveva sposato il generale Bernardotte, che all’epoca era il principe ereditario di Svezia.
La vendetta nei confronti di chi le aveva tolto tutto e la voglia di far ritornare Napoleone al governo furono così forti che Julie organizzò, insieme alla cognata Hortense de Beauharnais, il ritorno del cognato, che era in esilio all’isola d’Elba.
Con la definitiva sconfitta di Napoleone a Waterloo, Giuseppe Bonaparte scappò a New York e continuò a vivere la solita vita sfarzosa che aveva condotto in passato, campando di rendita grazie ai proventi delle opere d’arte che aveva rubato in Spagna e continuando ad avere numerose amanti.
Gli ultimi anni
Julie invece fu costretta ad abbandonare per sempre la Francia, vivendo come esule in varie città d’Europa. Prima abitò a Francoforte per quattro anni, poi a Bruxelles, dove spesso incontrava gli esuli francesi nostalgici dell’età napoleonica.
In seguito, si trasferì a Firenze, nella stessa città dei cognati Paolina Bonaparte e Camillo Borghese. Julie continuava a vivere la sua solita vita, che nel 1839 fu sconvolta dalla morte della figlia Charolette a causa di un parto prematuro.
Charlotte infatti era incinta di un generale polacco. Julie non si perdonò mai la morte della figlia, ritenendosi responsabile, e trovò realmente conforto solo nella preghiera.
Nel 1841, dopo 27 anni, Julie si ricongiunse al marito, che aveva ricevuto il permesso per poter entrare nel Granducato di Toscana. Julie sapeva che tipo di vita aveva condotto il marito nel Nuovo Mondo, sapeva tutte le amanti e i figli che il marito aveva generato con loro, ma nonostante ciò, non aveva mai smesso di amarlo e di essergli fedele.
Giuseppe morì il 28 luglio 1844, tra le sue braccia. Julie lo avrebbe seguito otto mesi dopo, morendo nel sonno. Oggi Julie Clary riposa a Firenze, nella Basilica di Santa Croce, accanto all’amata figlia Charlotte.
Bibliografia
Verdile, N., Regine: spose bambine, eroine e sante dall’Europa alla corte di Napoli, Maria Pacini Fazzi Editore, Lucca, 2018
Storia delle Donne di Napoli, Yvonne Carbonaro, Kairos Editore, 2021, Napoli
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