I piatti natalizi che si ritrovano nel cenone e nel pranzo di Natale che si ritrovano su tutte le tavole della città di Napoli sono generalmente sempre gli stessi: quelli che la tradizione (anche familiare) comanda.

Sì, ma la tradizione, cosa comanda? Comanda pesce il 24 e carne per il pranzo del 25 di dicembre.

piatti natalizi

I piatti natalizi come tradizione comanda

La tradizione culinaria partenopea vuole pesce al cenone della Vigilia: spaghetti con le vongole, frittura di paranza, polpo all’insalata, insalata di rinforzo.

Comanda carne per il pranzo del giorno di Natale: pasta al sugo, agnello e patate, carciofi arrostiti, magari una ricca minestra maritata al centro della tavola, anche per il giorno 26.

E poi prosciutto, mozzarella rigorosamente di bufala campana, ciociole di Natale e poi struffoli, roccocò, mostaccioli, ma anche pasticceria siciliana che arricchisce le tavole imbandite dei giorni di festa dell’ultimo mese dell’anno. Inoltre tortellini in brodo e, tra i contorni, l’ insalata russa.

I tortellini in brodo

Sebbene siano soprattutto di tradizione emiliana, siano essi cappelletti o tortellini, sono entrati nella tradizione culinaria napoletana.

Il tortellino in brodo, non solo con verdure, ma con l’aggiunta che di un pezzo di carne magra e pezzi di pollame, è oramai un piatto consolidato della cucina natalizia napoletana.

Uno dei pranzi a base di tortellini in brodo è sicuramente quello dell’Immacolata, il pranzo del giorno che – nonostante si siano anticipati i tempi – viene dedicato all’ allestimento degli addobbi natalizi nelle case.

piatti natalizi: ingredienti fondamentali per il brodo

Nel giorno di Natale è il piatto centrale del pranzo, che riscalda al rientro della Messa natalizia del mattino, che alleggerisce dopo il gran cenone della Vigilia.

L’insalata russa

Antipasto o contorno, l’insalata russa è ormai un must della tavola napoletana delle feste.

Che sia preparata in casa, o acquistata nei negozi specializzati, è un piatto che è entrato piano piano nella tradizione napoletana.

Insalata russa – crediti fotografici: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:2023_Sa%C5%82atka_jarzynowa_(1).jpg

Sul perché questa tipologia di contorno si chiami insalata russa, ci sono diverse teorie e, tra le più accreditate, pare sia stato un piatto molto amato nel XIX sec., nell’area della città di San Pietroburgo, ma che vorrebbe la paternità al cuoco dell’Hermitage di Mosca, Lucien Olivier, di probabile origine europea.

La ricetta originale la voleva con la panna al posto della maionese, il cui utilizzo si è diffuso nella seconda metà del XX secolo.

Sta di fatto che ben presto è arrivata sulle tavole europee, in particolar modo quelle piemontesi.

Il piatto da portata che contiene l’insalata russa, grazie anche alla forma datale dallo chef e i colori che la caratterizzano, poggiata sul tavolo, non è solo tradizione: è una festa.

I piatti natalizi

E’ una festa. E’ una festa del gusto. Il Natale non è solo una festa di luci, di suoni, di colori, è anche una festa di sapori e delizie.

Sono golosità che hanno il sapore e il profumo delle tradizioni; tradizioni che si tramandano nel tempo e nel tempo si rinnovano.

Sitografia

https://www.giallozafferano.it/ricette-di-natale

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