Due secoli fa moriva Emanuele De Deo, il primo giustiziato dei rivoluzionari napoletani che portarono alla Repubblica del 1799.
Chi era Emanuele De Deo?
Pugliese di origine, si trasferì a Napoli per studiare e diventare un avvocato, una pratica comunissima per tutti i rampolli delle famiglie benestanti del Sud Italia. Fra i libri di storia e di diritto, riunioni segrete in grotte e discussioni con i docenti, De Deo respirava quel vento di rivoluzione Francese che stava arrivando in tutta Europa.
Esaltato dagli ideali, elettrizzato dai discorsi dei tanti partecipanti, carico di rabbia contro i potenti e con l’incoscienza di un ragazzo, De Deo pensava di diventare l’artefice di una Repubblica Napoletana, ai danni della monarchia borbonica. Era l’anno 1793.
In una riunione segreta in casa di un marchese cospiratore, Del Gallo, urlò “Voglio rendere Napoli una nuova Parigi!” e, con un coltello, strappò un ritratto del Re Ferdinando IV.
Questo episodio lo condannò: quando a Barletta furono arrestati gli altri congiurati di quella serata, dai suoi stessi compagni fu subito indicato il nome di Emanuele, che fu immediatamente arrestato.
L’arresto di Emanuele De Deo
Imprigionato e torturato, gli fu offerta la libertà in cambio dei nomi dei suoi capi, per scoprire la congiura contro il Re. De Deo, pieno di ideali e convinto che i suoi compagni lo avrebbero salvato, rimase in silenzio. Mentre i nobili adulti fecero il suo nome per salvarsi la pelle.
Il processo si svolse contro 30 arrestati, colpevoli di aver prodotto libri proibiti e
Così, usato come capro espiatorio da parte dei suoi stessi compagni del complotto, fu condannato a morte a 22 anni assieme ad altri tre cospiratori contro la monarchia. Gli altri invece si salvarono.
I giorni della Repubblica Napoletana arrivarono 5 anni dopo gli eventi del 18 ottobre 1794, ma fu un’esperienza effimera. che
Emanuele De Deo racconta proprio la storia dei giovani nelle rivoluzioni: caricati di sogni, incoscienza e ideali, spesso diventano carne da cannone.
-Federico Quagliuolo
Riferimenti:
http://www.treccani.it/enciclopedia/emanuele-de-deo_%28Enciclopedia-Italiana%29
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