Il mosaico con i segni zodiacali della Galleria Umberto parla veneto. Nello specifico, ci riferiamo proprio alla capitale della terra del Doge, la bellissima Venezia. Fu infatti il maestro Giulio Padoan, lo stesso che realizzò anche i mosaici della Stazione di Milano Centrale, a creare l’opera d’arte sul pavimento della galleria.
Un artista internazionale

La sua storia inizia nel 1952, quando fu restaurato completamente il pavimento della galleria, ormai distrutto dall’usura di 80 anni di pedate e, soprattutto, a causa dei danni della guerra, che avevano rovinato gli interni della galleria.

Mosaici milanesi
Il bando fu vinto da una ditta di Venezia, oggi non più esistente, fondata e rappresentata da Giulio Padoan. Fu particolarmente attiva fra gli anni ’20 fino agli anni ’60 del secolo passato, realizzando opere d’arte in numerose città importanti d’Italia e all’estero (ci sono mosaici anche in Brasile!). Questo è anche un tratto in comune fra la Galleria Umberto e la Stazione Centrale di Milano: uno dei mosaici più famosi, commissionati dall’allora amministrazione fascista che fece realizzare l’intero edificio monumentale, doveva celebrare il progresso tecnologico nei trasporti italiani, con tre “ninfe” che rappresentavano l’aviazione, la marina e le ferrovie.
Ristrutturazioni napoletane
Nel caso del progetto previsto dal Comune di Napoli, che all’epoca era guidato da Achille Lauro, il senso del mosaico era molto più semplice, ma estremamente più complesso ed esteso nella realizzazione. Doveva infatti seguire fantasie decorative astratte e colorate come i segni zodiacali, che ancora oggi attirano i turisti alla ricerca di una foto vicino alla propria stella fortunata.
-Federico Quagliuolo
