Nel 2014 a Salerno è stato avviato un progetto denominato “Muri d’autore” che ha interessato buona parte del centro storico. Opere di street art hanno invaso vicoli e piazzette. Uno dei murales più belli porta la firma di Alice Pasquini e decora la cosiddetta scala dei Mutilati in via Velia. L’iniziativa è nata per omaggiare il poeta locale Alfonso Gatto ed è stata sostenuta dalla Fondazione a lui dedicata. Ma vediamo di cosa si tratta.
Chi era Alfonso Gatto?
Poeta, scrittore, giornalista e personaggio in vista degli ambienti milanesi, Alfonso Gatto nasce a Salerno nel 1909. Lascerà la sua amata città molto giovane per scappare a Milano con quella che sarà sua moglie, Agnese Jole Turco. Arrestato per antifascismo, divenne scrittore della Resistenza e poeta ermetico. Le sue opere sono caratterizzate da un linguaggio essenziale ed allusivo. In esse si legge spesso della sua terra nativa, con note nostalgiche dedicate ai luoghi della sua infanzia.
Muri d’autore: arte e poesia invadono le strade
Alfonso Gatto nacque nel cuore di Salerno, in un quartiere conosciuto come Rione Fornelle. Si tratta di un quartiere popolare in cui il turista difficilmente s’inoltra e che nel periodo natalizio non è inserito nel progetto “luci d’artista”. Nel 2014 fu avviato il progetto dal poeta Valerio Forte e dall’artista Greenpino. Lo scopo era di donare ai bambini e ai giovani del quartiere la poesia di un artista che troppo spesso è dimenticato dai suoi stessi compaesani. Ma perchè limitarsi a scrivere? I muri di un quartiere trasandato diventano le pagine di un libro dove immagini e parole si fondono in un insieme vivace e stimolante. Molti sono gli artisti invitati a donare al rione un’ulteriore attrattiva turistica.
Il progetto è stato presentato alla Fondazione Culturale Alfonso Gatto, diretta dal nipote del poeta che l’ha immediatamente sostenuto. Alcuni murales sono stati realizzati anche in Via S. Bonosio, dove fino a qualche anno fa vi era la sede della Fondazione.
La collaborazione tra Greenpino e Alice Pasquini
Pino Roscigno è il vero nome di Greenpino, artista salernitano estremamente legato al suo territorio e alla sua cultura. L’idea parte da lui ed è sempre lui che esce dai limiti rionali. Oltre a Via S. Bonosio si decide di decorare la scala dei Mutilati in Via Velia. Greenpino si rivolge ad Alice Pasquini, un nome noto nel panorama artistico internazionale.
L’artista romana è anche scenografa e illustratrice. Le sue opere sono dedicate alla donna e alla vitalità della sua figura e questo murales non è da meno: alle donne affianca anche i bambini ed il tema del gioco. Greenpino, invece, si dedica alle parole. Dispone le poesie di Alfonso Gatto lungo i gradini e sulle pareti alternandole ai personaggi di Alice. Tra questi spunta anche il poeta sullo sfondo di una città, forse quella che lo ha accolto o forse quella che gli manca.
L’arte e la poesia si fondono al centro abitato, si adattano ad esso e alle sue strutture, le ingentiliscono e le vivacizzano. Non resta che godersele dal vivo.
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