Dai sarrasti ai romani, passando per gli etruschi e non solo. Il territorio che corrisponde alle attuali Nocera Inferiore e Nocera Superiore un tempo era noto come Nuceria. Una potente città dall’antica tradizione, che per molti secoli costituì uno dei centri urbani più importanti di tutta la Campania.

La fondazione: tra miti e testimonianze

Il toponimo Nuceria è di chiara derivazione latina, ma la fondazione della città è ben più remota. La leggenda vuole che l’abitato fosse fondato dal popolo dei sarrasti, discendenti delle popolazioni pre-elleniche. In realtà la fondazione avvenne tra il VII e il VI secolo a.C., quando le popolazioni autoctone decisero d’insediarsi verso il mare.

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Reperti archeologici esposti nella prima sala del Museo Archeologico Provinciale dell’Agro Nocerino

L’origine di Nuceria è quindi attribuibile ai popoli oschi ed etruschi (due dei popoli italici che abitavano la penisola prima dell’avvento dei romani). L’antico nome di Nuceria pare fosse dunque “Nuvkrinum” che letteralmente significa “nuova rocca“.

Tante altre leggende sono alla base della fondazione. Un epigrafe greca del I d.C. conservata al Museo Archeologico Provinciale dell’Agro Nocerino afferma che la città fosse stata fondata da un dio. Un’altra narra di una principessa etrusca che, scappata dalla città natia per amore, sarebbe venuta a morire in queste zone. In suo ricordo il padre avrebbe eretto una città con il suo nome: Nuceria, appunto!

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Epigrafe del I d.C. conservata al Museo Archeologico Provinciale dell’Agro Nocerino

Etruschi, sanniti e romani: tutti i popoli di Nuceria

In epoca etrusca Nuvkrinum faceva parte della Dodecapoli, l’unione delle dodici città etrusche più importanti del territorio. Fu a capo di una confederazione che comprendeva anche Pompei e Sorrento, battendo una propria moneta e utilizzando un proprio alfabeto: l’alfabeto nucerino.

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Oinochoe (brocca) in bucchero con iscrizioni in alfabeto nucerino

Nel V secolo a.C., però, la città passa sotto il controllo dei sanniti. Il toponimo cambia: da Nuvkrinum diventa Nuvkrinum Alafaternum dal nome della tribù degli Alfaterni. Durante le guerre sannitiche, avvenuto alla fine del IV sec. a.C., la città, fiera della propria origine e indipendenza, si schierò apertamente contro i romani. Ma nonostante ciò fu sconfitta, entrando nell’orbita romana latinizzando il suo nome in Nuceria Alfaterna.

Fino alla fine del I sec. a.C. la città costituì un importante centro culturale e politico romano. In questo periodo avvenne il terribile assedio di Annibale, condottiero cartaginese, che distrusse Nuceria Alfaterna. Fu poi ricostruita per volontà del senato romano, rinnovandola nell’assetto urbanistico.

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Nocera Inferiore, Museo Archeologico Provinciale dell’Agro Nocerino, statua di Atena voluta dall’imperatore Ottone, settimo imperatore romano e marito di Poppea. L’opera fu ritrovata nella località nocerina di Pareti e testimonia l’importanza del territorio in epoca romana

Da Nuceria Alfaterna a Nuceria Constantia

Verso la fine del I sec. a.C., in età augustea, Nuceria Alfaterna divenne una colonia romana, cambiando il nome in Nuceria Constantia, ridimensionando di molto la sua importanza geo-politica. Nonostante ciò fu comunque protagonista d’importanti avvenimenti.

Diede i natali a un imperatore: Aulo Vitellio Germanico Augusto, ottavo imperatore di Roma e predecessore di Vespasiano. Questi fu barbaramente sgozzato per le strade di Roma dopo solo otto mesi di reggenza. Nel 59 d.C., invece, avvenne la celebre rissa con i pompeiani nell’anfiteatro della città di Pompei.

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Moneta con il profilo dell’imperatore Vitellio, originario di Nuceria Constantia

La fine della Nuceria romana

Con la caduta dell’impero romano d’occidente, Nuceria passò in mano all’impero bizantino. In occasione della terza guerra gotica (553 d.C.), combattuta nel territorio, il generale bizantino Narsete sconfisse il sovrano goto Teia. Per celebrare la vittoria fu eretto lo spettacolare Battistero di Santa Maria Maggiore. L’edificio, conosciuto anche come “La Rotonda“, si trova nel territorio di Nocera Superiore e rappresenta un’importante testimonianza architettonica del periodo paleocristiano sulla penisola italiana.

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Battistero di Santa Maria Maggiore, VI sec. d.C.

Con il passare degli anni, Nuceria passò in mano ai longobardi e poi ai normanni, segnando il declino della potente città romana. Si entra poi nel periodo medievale e rinascimentale quando la città subisce numerosi stravolgimenti, a partire dal nome che, italianizzato, divenne “Nocera“, come ora lo conosciamo.

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Pavimento mosaicato emerso dagli scavi del battistero di Santa Maria Maggiore. Appartiene a una dimora dell’antica Nuceria

La storia della grande Nocera non finisce certo qui, e forse in un altro articolo si parlerà delle vicende che interessarono Nocera a partire dal medioevo fino ai giorni nostri. In molte occasioni, infatti, il territorio è stato teatro d’importanti eventi che interessarono l’intera storia della penisola italiana.

Ma anche solo leggendo le vicende dell’antica Nuceria possiamo comprendere l’importanza che questa città ha assunto in ogni fase della storia. Un motivo di orgoglio per chi, oggi, abita il territorio dell’Agro Nocerino-Sarnese.

Fonti

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