Parigi è forse una delle mete più ambite dai viaggiatori di tutto il mondo, compresi gli italiani. La “capitale del diciannovesimo secolo” riesce ancora oggi ad ammaliare i visitatori con la bellezza della sua architettura e la grandezza (tuttavia leggermente sciovinista) dei suoi monumenti. Trovandosi a girare per la città un turista meridionale potrebbe curiosamente ritrovare oggetti o luoghi che gli ricordano casa. Ciò non deve stupire; i fili che legano il Mezzogiorno a Parigi e, più in generale, alla Francia, sono innumerevoli: dai Normanni agli Angioini, dalla discesa di Carlo VIII all’assedio di Napoli da parte del conte di Lautrec fino ad arrivare al periodo Napoleonico.
Volendo, uno di questi fili può esser seguito nel corso di un viaggio. Io, nel mio ultimo soggiorno a Parigi, mi sono ritrovato inconsapevolmente a farlo. Nei vari musei o luoghi monumentali un nome mi è saltato sempre agli occhi: Gioacchino Murat.
Il re di Napoli, dal destino tanto romantico quanto sfortunato, ha lasciato, con la sua istrionica personalità e le sue gesta memorabili, un profondo solco nella storia della Penisola e della Francia. Oggi cercheremo di rintracciare assieme alcuni dei monumenti e oggetti legati a Murat che, in un qualsiasi viaggio a Parigi, potrebbero capitare innanzi ad un ignaro turista, cercando di descrivere un possibile itinerario per un viaggiatore interessato alla storia di uno dei personaggi più peculiari del periodo napoleonico.
Murat nel cimitero monumentale di Parigi
Per un lettore più attento forse il titolo di questo paragrafo potrebbe apparire inconsueto. Murat, infatti, risulta sepolto in Italia. Le sue ossa giacciono, ancora non identificate, nella cripta della Chiesa di San Giorgio a Pizzo Calabro, luogo della sua esecuzione. Tuttavia la famiglia Murat decise di erigere, in onore dell’illustre antenato, un monumento alla sua memoria nel cimitero monumentale di Parigi. Esso è ubicato nel settore 39 del cimitero monumentale, assieme a molti altri sepolcri di funzionari e militari francesi di varie epoche.
Il ritratto di Murat posto su di esso, nel suo marcato neoclassicismo, risulta ripreso dalle medaglie coniate in suo onore nel corso della sua permanenza a Napoli.
Tra Louvre e Musée d’Orsay
Ovviamente la figura di Murat non poteva mancare in alcuni dei maggiori musei di Francia. Al Louvre, all’inizio del settore dedicato alla pittura francese del diciannovesimo secolo, si potrà ammirare un meraviglioso dipinto del re di Napoli a cavallo. Murat è ritratto con alle spalle il Vesuvio con pennacchio, in groppa ad un destriero rampante, forse ulteriore simbologia legata alla capitale del regno. Il dipinto è opera dell’artista Antoine Jean Gros.
Un’ulteriore tributo al re di Napoli è presente sulla fiancata esterna del Louvre dove, tra una serie di statue atte a commemorare i personaggi illustri del primo impero, è ubicata anche la sua.
Il rimando a Murat al Musée d’Orsay potrebbe risultare sconosciuto ai più: si tratta infatti di una piccola chicca che può passare facilmente inosservata. Tra le meraviglie della pittura Impressionista e della scultura di fine ottocento è possibile osservare una graziosa figura di Zinco. Si tratta di un Ussaro a cavallo, con gran probabilità ispirata a Murat.
Museo della Legion d’Onore e Museo delle Forze Armate
Per ovvie ragioni le testimonianze materiali legate al periodo murattiano sono maggiormente rappresentate presso i musei di storia militare, con allestimenti incredibilmente vari e ricolmi di cimeli legati al regno di Napoli e all’Italia di periodo Napoleonico. Ci limiteremo, di seguito, a non indicare ogni singolo oggetto riconducibile al re di Napoli presente in essi, bensì ad appuntare gli allestimenti di interesse e gli oggetti di maggior pregio.
Presso il Museo della Legion d’Onore, tra lo splendore di decorazioni e ordini cavallereschi di ogni epoca e parte del mondo, vi è un fornito allestimento legato al regno delle due Sicilie, dove è possibile ammirare vari esemplari dell’Ordine delle Due Sicilie, l’ordine cavalleresco più importante del regno in periodo napoleonico.
Assieme all’Ordine e a moltissime altre medaglie di periodo murattiano è presente persino una decorazione da bandiera del regno di Napoli con cavallo rampante.
Al Museo delle Forze Armate, famoso per la tomba di Napoleone, è possibile osservare ulteriori cimeli murattiani. Degno di nota è il meraviglioso dipinto di François Gérard che ritrae Murat vestito da maresciallo dell’impero, di recente acquisizione da parte del museo.
Tra le varie decorazioni e vestigia militari del periodo murattiano presenti al museo di particolare rarità risultano essere le chiavi da gentiluomo di camera, oggetti conferiti ai migliori membri del patriziato regnicolo e agli alti funzionari, testimonianza dello stretto legame con il re. Quelle murattiane, tra tutte quelle dei vari regnanti delle due Sicilie, risultano essere le più rare.
–Silvio Sannino
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