Tra le tantissime chiese di Napoli che meritano menzione troviamo sicuramente la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, appartenente al Complesso monumentale dell’Arte della Seta.

Arte della Seta -  interno del Complesso, particolare della Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo
Napoli, Chiesa del Complesso Monumentale dei Santi Filippo e Giacomo della Corporazione dell’Arte della Seta – interno.

“Associazione Respiriamo Arte: la rinascita dell’Arte della Seta

L’apertura e le visita guidate alla scoperta dell’intero Complesso si devono all’Associazione Respiriamo Arte che, dopo aver riaperto la Chiesa-Museo di Santa Luciella ed essersi occupata della Chiesa di San Pietro Martire, ha mostrato a Napoli e a chiunque avesse voglia di conoscerli gli antichi fasti delle sete napoletane, rinomati prima ancora della seta di San Leucio.

La Corporazione dell’Arte della Seta

Nella Napoli del 1477, tre consoli diedero vita ad una Corporazione laica vicina ai mercanti della seta, con l’intento di curarne non solo gli interessi ma anche di farsi carico di vicende legali e di gestione delle famiglie dei corporati, in particolare delle loro figlie in caso di decesso dei corporati stessi.

In principio aveva la sua sede nell’area di Piazza Mercato, in cui vi era una cappella dedicata ai SS. Filippo e Giacomo e una struttura destinata ad ospitare le fanciulle rimaste orfane.

Successivamente acquisì i palazzi nobiliari nell’area dell’attuale Via San Gregorio Armeno e le annesse Chiese di San Silvestro e quella di Santa Maria delle Vergini, dando vita al Complesso odierno e che ebbe la sua inaugurazione ufficiale nel 1641.

Arte della Seta - facciata esterna della Chiesa dei SS. Filippo e Giacooe con le  statue realizzate dal Sammartino
Napoli, Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo – Complesso Monumentale dell’Arte della Seta – Dettaglio della facciata

La Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo: corpo centrale del Complesso

Il nucleo centrale del Complesso è rappresentato dalla Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, una struttura seicentesca anche se non mancano rimaneggiamenti con riferimenti al successivo rococò, come dimostrano le acquasantiere.

Arte della Seta - interno - dettaglio dell'acquasantiera in rococò
Napoli, Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo – Complesso Monumentale dell’Arte della Seta – dettaglio delle acquasantiere

La chiesa si presenta con una navata centrale e otto cappelle laterali.

In particolare, vanno ricordate a sinistra la Cappella di San Gennaro, patrono di Napoli, mentre a destra meritano menzione la seconda e la quarta.

Quest’ultima presenta una botola sotto la quale vi è un ipogeo con tanto di terra santa, nel quale trovavano sepoltura gli iscritti alla Corporazione che, alla loro morte, non potevano permettersi altro tipo di interro.

Arte della Seta - ipogeo
Napoli, Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo – Complesso Monumentale dell’Arte della Seta – Ipogeo e terra santa

La seconda cappella a destra, invece, ospita una teca, subito visibile al visitatore al suo ingresso in Chiesa, all’interno della quale c’è una Vergine Addolorata il cui manto nero è realizzato con il cosiddetto ‘nero di Napoli’.

Napoli, Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo – Complesso Monumentale dell’Arte della Seta – teca della Vergine Addolorato con manto realizzato con la tecnica del cosiddetto ‘nero di Napoli’.

Il ‘nero di Napoli

Con la definizione di ‘nero di Napoli‘, s’intende un particolare colore nero che veniva realizzato in sede di tintura della seta.

Il segreto di questo tipo di tintura era legato alla lavorazione: aggiungere al colore nero una limatura in ferro.

Una tecnica che dava vita ad una tipologia di colore che richiamò a Napoli artigiani della materia da più parti della Penisola.

Le sete napoletane, in particolare quelle nere, uscirono ben presto fuori dai confini del regno aragonese, fortemente ricercate ed acclamate.

Un’area monumentale silenziosa e mastodontica

Il Complesso si trova nel cuore vivo della città, leggermente sopra il livello stradale e le enormi statue dei due Santi titolari, ad opera del Sammartino, rendono già un’idea su quanto di bello conservi.

Un’arte, quella della seta, nata con la benedizione di Alfonso d’Aragona nella seconda metà del XV sec., che ha avuto massima espansione coi setifici di San Leucio voluti da Carlo di Borbone nella seconda metà del XVIII sec.

Ancora oggi è viva e trionfa, realizzando anche quelle bandiere che sventolano sopra la Casa Bianca a Washington e a Buckingham Palace a Londra.

Sitografia di riferimento

https://www.respiriamoarte.it/luoghi/chiesa-arte-della-seta/

https://www.filodiritto.com/le-vie-della-seta-nel-regno-di-napoli

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