A Sarno riposano le spoglie di Mariano Abignente, uno dei 13 guerrieri italiani che combatterono contro i francesi nella celebre “Disfida di Barletta”! Diversi luoghi della città alludono al condottiero, scopriamoli insieme! Ma prima di tutto bisogna chiedersi: che cosa fu questa “Disfida di Barletta”? E cosa c’entra con Napoli e la Campania?
Il Regno di Napoli conteso tra Spagna e Francia
Da un lato la Spagna di Ferdinando II di Aragona, dall’altro la Francia di Luigi XII: due grandi potenze che ad inizio XVI secolo si contendono il Regno di Napoli. Lo scontro rientra nella Guerra d’Italia (1499 – 1504) e non si risolve con grandi battaglie quanto piuttosto con “sfide cavalleresche“, di stampo squisitamente medievale.
La “Disfida di Barletta” è senza dubbio una delle più celebri tra queste sfide e viene combattuta il 13 febbraio 1503. Tra spagnoli e francesi ad uscirne meglio sono… gli italiani!
Uno dei protagonisti della “Disfida di Barletta”: Mariano Abignente
Come spesso accaduto nella storia, il destino dell’Italia è passato tra le mani di dominazioni straniere. In questo caso, però, l’esercito spagnolo si avvale della collaborazione di valorosi soldati di origine italica. Per la precisione 13, contrapposti ai 13 soldati francesi guidati da Charles de Torgues.
I francesi avevano accusato di codardia gli italiani. É così che Ettore Fieramosca, condottiero originario di Capua, raduna dei prodi guerrieri, alcuni come lui di origine campana. Tra questi anche il nostro Mariano Abignente, originario di Sarno.
La tenzone è vinta dagli italiani e, seppur non direttamente, segna l’inizio della dominazione spagnola in Italia. L’episodio della “Disfida di Barletta” viene avvolto ben presto dall’aura del mito, diventando un soggetto prediletto per opere letterarie ed artistiche.
Mariano Abignente e Sarno
Mariano Abignente nasce nel 1471 a Sarno, appartenente da una nobile famiglia che ha lasciato il segno nella città. Senza dubbio lui ne è il più celebre rappresentante. Come tutti gli altri 12 partecipanti italiani, la vittoria alla “Disfida di Barletta” non fece altro che aumentarne gli onori.
“Mariano, gloria di Sarno, andava davanti a tutti”
Queste le parole che il vescovo Cantalicio gli dedica nel poemetto “Consalvia“, ma non è certo l’unico a rendergli onore. Viene premiato dal Re Ferdinando e dal conte di Sarno Guglielmo Tuttavilla, che gli dona due possedimenti terrieri. Mariano Abignente muore senza lasciare eredi nel 1521, ma la sua presenza è ben visibile a Sarno tutt’oggi.
Il monumento funebre a lui dedicato viene edificato nella chiesa di S. Francesco d’Assisi a Sarno, nella laterale cappella dell’Immacolata, sulla sinistra. Qui, il mezzobusto di Mariano Abignente mostra tutta la sua fierezza, reso ancora più solenne dall’abbigliamento militare, con tanto di spada. A completare il tutto, un’iscrizione in latino che evidenzia il prestigio del commemorato. Ma le testimonianze non finiscono qui!
A pochi passi dalla chiesa di S. Francesco d’Assisi, nella piazza antistante la casa comunale di Sarno, si trova una statua a tutto tondo in bronzo, in cui Mariano Abignente posa stoicamente con tanto di corazza, spada e elmo decorato. Ai lati del basamento sono posti dei vessilli bronzei che rappresentano diverse località della penisola, tra cui anche la lupa di Roma. Il monumento viene collocato nel 1893. L’autore fu lo scultore sarnese Giovanni Battista Amendola, mentre Curri realizza il basamento.
Una delle vie principali di Sarno si chiama “Via Abignente”, e non distante dal monumento si trova anche una cappella privata dedicata alla famiglia. Ulteriori prove del legame della città con uno degli eroi della “Disfida di Barletta”!
Bibliografia
- Calendario d’oro annuario nobiliare diplomatico araldico, Editore Istituto araldico italiano,1904, p. 77.
- G. PROCACCI, La disfida di Barletta tra storia e romanzo, Mondadori 2001.
- C. DI DOMENICO, Sarno. Nella vita e nella storia, Tip. Scala.
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