Le statue del Tesoro di San Gennaro sono statue d’argento, o per meglio dire “busti argentei“, raffiguranti i Santi compatroni della città di Napoli.

statue del tesoro: ovvero i busti dei compatroni della città di Napoli all'interno della Cappella del Santo
https://commons.m.wikimedia.org/w/index.php?search=san+gennaro+napoli&title=Special:MediaSearch&type=image – Napoli, Duomo, Cappella del Tesoro – busti argentei dei compatroni

Le statue del Tesoro di San Gennaro in processione: la tradizione del “miracolo di maggio”

I busti argentei dei compatroni non solo sono parte integrante della decorazione della Cappella di San Gennaro, ma sono anche molto amate dai Napoletani che le attendono annualmente in processione.

La domanda che tradizionalmente fanno i fedeli più distratti è infatti: “Quando escono le statue?”. Esse escono il giorno del cosiddetto “miracolo di maggio“, ovvero quando avviene la prima delle liquefazioni annuali del sangue di San Gennaro.

Questo è l’unico dei tre miracoli che non avviene in una data precisa. L’evento infatti è atteso ogni anno il sabato che precede la prima domenica di maggio e di conseguenza, sebbene sia noto come “miracolo di maggio”, può accadere anche il 30 aprile quantunque la prima domenica di maggio cadesse il giorno 1.

Alla testa del corteo processionale sono presenti il busto bronzeo di San Gennaro e la teca con le ampolle, seguite dai compatroni, gli stendardi regionali e della Città di Napoli.

Le statue del Tesoro in uscita dal Duomo: il corteo processionale

La processione si svolge in perenne ricordo della traslazione delle Reliquie del Santo dall’Agro Marciano a Capodimonte, presso quelle catacombe che hanno preso poi il nome di “Catacombe di San Gennaro”.

Quello che si sa è che la processione avvenne il sabato che precedeva la prima domenica di maggio e, durante la stessa, avvenne la prima liquefazione.

Il corteo dei busti argentei portati a spalla si svolge tradizionalmente il pomeriggio, intorno alle 17: partendo da Via Duomo, giunge alla Basilica di Santa Chiara in Via Benedetto Croce, in pieno centro storico. Qui viene celebrata la Liturgia intorno alle ore 18 e al cui termine, torna al Duomo.

Attraversando le vie del centro storico, il corteo passa davanti alle chiese che lo salutano facendo suonare a festa le loro campane.

Gli infrascati

La processione delle statue è detta anche “degli infrascati“. Il termine “infrascati” deriva da “frasche“, ovvero arbusti, ramoscelli.

Questa denominazione deriva dell’antica usanza del clero di coprirsi il capo durante il corteo con corone di fiori per ripararsi dal sole.

Uno degli eventi più attesi

L’annuale corteo delle statue è uno degli eventi più attesi delle primavere napoletane: la liquefazione del sangue, infatti, è da sempre di buon auspicio per la città e diventa una sorta di buon augurio all’apertura dell’estate partenopea.

Bisognerà aspettare il 19 settembre per sperare in una nuova liquefazione: sarà infatti necessario attendere il giorno in cui Napoli festeggia in pompa magna il suo amato San Gennaro.

Sitografia

cappellasangennaro.it

https://tesorosangennaro.it/

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