“The World of Banksy” è la speciale esposizione delle opere dello street artist britannico Banksy, organizzata nelle gallerie più prestigiose d’Europa e ora a Napoli. Le stampe dei graffiti di un artista di cui conosciamo solo il nome sono state raccolte per l’occasione in unico luogo: l’Arena Flegrea Indoor, presso la Mostra d’Oltremare.
Dall’11 ottobre 2024 al 4 maggio 2025, il nuovo spazio espositivo della città, destinato a diventare uno dei principali centri culturali napoletani, presenta la mostra di un artista i cui graffiti ancora non sono apparsi fra le strade partenopee.
Banksy, che ha impresso, infatti, la sua firma su innumerevoli muri di città in tutto il mondo, ancora deve lasciare a Napoli il suo segno.
ORARI: DAL MERCOLEDI’ ALLA DOMENICA DALLE 10.00 ALLE 19.00 (ULTIMO INGRESSO ALLE 18.00)
BIGLIETTI:
INTERO: 14,50€ – 16,50€
RIDOTTO (dai 6 ai 12 anni): 7€ – 8€
STUDENTI E UNIVERSITARI: 10€ – 12€
RIDOTTO (over 60, insegnanti, giornalisti, militari, guide turistiche): 12€ – 13,50€
DISABILI E ACCOMPAGNATORI: 10€ – 12€
BAMBINI (0-5 anni): GRATIS
GRUPPI SCOLASTICI: 7€ – 8€
GRUPPI ADULTI (da 10): 10€ – 12€
CONVENZIONI ADULTI: 10€ – 12€
FIGLI TESSERATI: 7€ – 8€
Chi è Banksy?
Banksy è uno dei maggiori artisti contemporanei e probabilmente il migliore street artist britannico, la cui vera identità è ad oggi ancora sconosciuta. I suoi graffiti sono incisi in tutto il mondo: Londra, Tokyo, Berlino, New York e Venezia sono solo alcune delle città le cui mura sono state utilizzate come telaio. Anche importanti musei come il British Museum (Londra), la Tate Modern (Londra) e il Louvre (Parigi) ospitano alcuni lavori di Banksy.
Banksy ha realizzato pezzi che documentano la povertà materiale e spirituale dell’uomo. Le sue opere trattano tematiche come le atrocità della guerra, l’inquinamento, lo sfruttamento minorile, la brutalità della repressione poliziesca, il maltrattamento degli animali, il capitalismo, il consumismo e l’ipocrisia. Per veicolare questi messaggi ricorre a una vasta gamma di soggetti, quali scimmie, topi, gatti, poliziotti, soldati e bambini.
Con disegni affascinanti e colorati, che, però, nascondono spesso un senso di inquietudine, Banksy riesce a catturare l’attenzione dei passanti e a trasformare un semplice muro di una strada qualsiasi in un luogo di riflessione sulla cultura occidentale.
Le sue enigmatiche opere, pronte sempre a offrire una interpretazione in chiave allegorico-moralista, hanno così affascinato il pubblico in oltre 10 Paesi.
Alcune tra le opere
Nel murale No Ball Games sono raffigurati due bambini che si lanciano un cartello che vieta loro di giocare con la palla, ma che paradossalmente qui assume il valore della palla. Con questa contraddizione si manifesta una delle caratteristiche di molte delle opere di Banksy: la sua ironia.
Questo pezzo presenta una scritta esplicativa: “niente futuro”, sopra la testa di una bambina seduta e dal volto amareggiato. Il messaggio di Banksy è quello secondo cui le negative condizioni della società occidentale contemporanea non offrono alcun futuro per le giovani generazioni. L’ironia qui è data dal fatto che la “O” di “NO” funge da palloncino, tenuto in mano dalla bambina. Un palloncino che, a differenza di quanto accade di solito, qui non offre alcun divertimento alla proprietaria.
In “Girl with ballon” una bambina è in piedi con il vento che soffia dietro di lei. I suoi capelli sono spinti in avanti come anche la sua gonna. La piccola solleva il braccio destro verso un palloncino rosso a forma di cuore. Accanto all’immagine è presente un’iscrizione: “There is always Hope”, ovvero “c’è sempre speranza”. L’interpretazione a cui Banksy sembra voler condurci è quella secondo cui non dobbiamo abbandonare l’ottimismo e la positività e, in questo caso, non credere necessariamente che alla bambina sia sfuggito il palloncino. Forse lo sta semplicemente per acciuffare.
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